alessandro di battista hamas palestina

DI BATTISTA E’ IL NUOVO "MULLAH" DEGLI ANTI-ISRAELE: TUONA CONTRO “IL GENOCIDIO A GAZA” (STESSA DEFINIZIONE USATA IERI SUI SOCIAL DA BEPPE GRILLO) E INCASSA LIKE E CONSENSI DAI “PACI-FINTI” PER LA SUA LINEA PRO PALESTINA – MEZZO M5S LO CANDIDEREBBE ALLE EUROPEE (PERÒ CONTE NON SEMBRA FAVOREVOLE ALL’IDEA), SANTORO LO INSEGUE: MA LUI RESTERÀ FUORI A MENARE DURO CONTRO I PARTITI, SPECIE CONTRO IL PD...

Luca De Carolis per il "Fatto quotidiano" - Estratti

 

alessandro di battista

Per il cosiddetto centrosinistra che gioca in Parlamento, l’ex che gioca da fuori può essere tutto e il suo contrario: un pungolo, una provocazione, una rottura di scatole, una risorsa che magari averla in lista, magari per le Europee. Comunque è un disturbo, Alessandro Di Battista, qualcuno da osservare, di cui tenere conto.

 

“Alessandro non è mai stato così popolare”, sostiene un ex 5Stelle che lo conosce benissimo.

 

 

(...)

 

alessandro di battista mostra la prima pagina di libero

Il Pd guarda, ma ormai dice ovunque che la manifestazione nazionale dell’11 novembre a Roma sarà innanzitutto sulla pace. Perché Elly Schlein, e almeno un pezzo dei sempre dilaniati dem temono di perdere contatto con il mondo del pacifismo e con ciò che gli gira attorno. Area caotica e variegata, potenziale serbatoio di voti dove semina e se ne sta comodo proprio lui, Di Battista. Quello che in tv e sui social parla e scrive contro “il genocidio a Gaza” (stessa definizione usata ieri sui social da Beppe Grillo): e allora gli arrivano tantissimi like e anche nuovi iscritti per la sua associazione “Schierarsi”, per ora a quota 2500.

 

video di alessandro di battista sottotitolato in arabo su tiktok 2

Soprattutto piovono ringraziamenti, servizi tv e attenzioni dal mondo arabo, e così Libero gli dedica due prime pagine due, dandogli del “mullah” e accusandolo di “fatwa”, e l’ex deputato si diverte, intravede il regalo mediatico, il riconoscimento a un nemico politico.

Sabato alla manifestazione per la Palestina a Roma lo hanno accolto come un idolo, e giorni fa un attivista del Pd gemeva sui social: “Schlein, perché quello che dice Di Battista sulla Palestina non lo diciamo noi?”. Ma l’ex è un tema, certo, anche per i Cinque Stelle, quelli che non nomina quasi mai. Diversi grillini farebbero carte false per candidarlo nelle Europee. “Può spostare tanti voti, prendere a sinistra come a destra”, ammette un contiano di rango. Però Giuseppe Conte non sembra dell’idea.

 

Troppo ingombrante l’ex deputato, troppo incontrollabile.

 

E poi su di lui, a proposito di fatwe, ci sarebbe ancora il veto di Grillo. “Ma Alessandro per ora non ha alcuna voglia di candidarsi” giura un altro ex del Movimento. Però molti del M5S che fu lo stanno chiamando, Virginia Raggi confida in un suo ritorno, la base – o ciò che ne resta – lo ritiene un intoccabile. La sua linea non è lontana da quella di Conte, ma non è sovrapponibile. “Alessandro guarda solo al campo dei palestinesi” riassume il big contiano.

alessandro di battista a dimartedi

 

Per Michele Santoro, invece, Di Battista sarebbe il candidato perfetto, il centravanti da preferenze per la sua lista pacifista. Lo ha corteggiato per mesi: inutilmente. L’ex deputato resterà fuori, a rinfacciare ai partiti certe parole che non possono dire, duro soprattutto verso il Pd. Sabato ha in programma una presentazione di “Schierarsi” a Verona, la prima tappa mai fatta al Nord. Proseguirà così, pezzo dopo pezzo. Perché non ha fretta.

alessandro di battista alla manifestazione pro palestina a roma

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