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"DIBBA" IS BACK: "LA LEGA ALIMENTA L'ODIO MA RIFAREI L' ALLEANZA CON SALVINI. LA TAV? OPERA DA BLOCCARE" -  IL GADGET VIVENTE DEL M5S DI BATTISTA SCATENATO AL COMIZIO DEL LEADER DI MAIO: "MI RIVEDRETE PRESTO IN PARLAMENTO, MA NON DA CANDIDATO PREMIER" – “IL PD? OGGI RAPPRESENTA LA PEGGIOR DESTRA BECERA E CAPITALISTA” – E SUL GOVERNO…

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Federico Capurso per www.lastampa.it

 

La piazza è mezza vuota. Un migliaio scarso di persone gironzolano sotto il palco, allestito davanti allo slargo di Bocca della Verità, a Roma, in attesa di Luigi Di Maio. L' arrivo del leader è previsto alle 20, poi alle 20e30, «facciamo alle 21», sbuffa un organizzatore, pregando che la piazza nel frattempo si riempia. Le elezioni Europee, d' altronde, non hanno mai scaldato i cuori del popolo grillino. L' unico in grado di farli battere, in una serata di fine maggio altrimenti sonnacchiosa, è Alessandro Di Battista. Viene accolto dagli attivisti come si avvista la terra dopo una traversata in mare: «C' è Dibba!».

 

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E lui, ormai gadget vivente del Movimento, si presta paziente a foto, autografi, video commemorativi. Quando si ferma a fumare una sigaretta, al riparo dagli smartphone e dalle telecamere, a La Stampa rivela le sue preoccupazioni per queste Europee. Che sono «decisive», per il futuro dell' Europa. Un' occasione - dice - perché «dei problemi della xenofobia e del razzismo si sta giustamente parlando tanto, e non solo in Italia, ma dobbiamo capire che l' unico modo per contrastare questa intolleranza, in Italia come nel resto d' Europa, è ricostruire lo stato sociale». Ecco, in Italia però c' è chi accusa proprio la Lega, alleata del Movimento, di fomentare intolleranze e razzismo.

 

alessandro di battista foto di bacco (1)

Dibba ci pensa su e trova la formula giusta. «La Lega utilizza delle parole che hanno aiutato ad alimentare questo clima».

Poi, smorza lo schiaffo: «Però abbiamo approvato insieme delle leggi giuste. Per questo, rifarei l' alleanza con Salvini». In fondo, tra 24 ore, «si deve tornare a lavorare insieme».

 

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Allo spettro delle elezioni anticipate si può non pensare, ma aleggia ormai nell' aria, anche su di lui. «Dibba, torna», gli gridano le attiviste dallo stand dei gadget. Lui sorride - «sì, tornerò» - ma questo allontanamento forzato, negli ultimi mesi, si era reso necessario: «Forse non era il momento giusto. Quando uno si ributta nella mischia deve poterlo fare al 100 per cento». E in questa campagna elettorale, con la responsabilità di governo sulle spalle, era meglio «sostenere il Movimento da fuori. Anche per questo ho preferito non candidarmi, ma tornerò in Parlamento. E di certo, non da candidato premier».

 

Anche perché da candidato premier potrebbe dover riscaldare il forno con il Pd. E l' ipotesi viene accarezzata con la consueta diplomazia: «Dopo averli visti votare contro la legge anticorruzione, contro il taglio dei parlamentari, contro il reddito di cittadinanza, contro l' inasprimento del reato di voto di scambio, allora ho capito che il Partito democratico è la vera destra, in questo Paese. Tolti alcuni toni della Lega in materia di immigrazione, il partito che oggi rappresenta la peggior destra becera e capitalista è il Pd».

di maio

 

di battista

Nessun rischio voto dopo le Europee, ripete. «Con la Lega si ridimensionerà il livello dello scontro. Non conviene a nessuno interrompere adesso questa esperienza. Solo così possiamo raggiungere risultati importanti, soprattutto nella ricostruzione dello stato sociale». Dopo le Europee forse non succederà nulla, ma in autunno, con una manovra complicata da affrontare e il nodo Tav da sciogliere, potrebbe essere difficile andare avanti. Dei due problemi, quello che più sta a cuore a Dibba è senz' altro l' alta velocità in Val Susa. E sembra cosciente che non tiri una bella aria per il Movimento: «Ieri ho sentito alcune dichiarazioni di Luigi sulla Tav. Dice che tutto sta procedendo nel migliore dei modi - alza le spalle, spunta un sorriso imbarazzato -. Speriamo che tutto stia procedendo come dice Luigi. Nei cantieri della Tav si sta continuando a lavorare?

 

Mah, speriamo di no... si conosce il mio pensiero su quest' opera. Guarderò anche io gli sviluppi, ma ad oggi sono soddisfatto di questo governo». Ad oggi. In autunno, chissà.

alessandro di battista foto di baccoALESSANDRO DI BATTISTA IN GUATEMALA

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