giletti martinetti

BEAUTIFUL IN SALSA GIANDUJA – COME PROSSIMO SINDACO DI TORINO BERLUSCONI VUOLE MISTER GROM O MASSIMO GILETTI (CHE PERÒ AL MOMENTO SI TIRA INDIETRO) – C’È DA BATTERE LO SPAVENTAPASSERI FASSINO E L’ESTABLISHMENT BANCARIO

Gabriele Guccione per "la Repubblica"

 

silvio berlusconi con francesca pascalesilvio berlusconi con francesca pascale

Sarà che d' estate un buon gelato non se lo nega nemmeno Berlusconi. Sarà che è un corteggiamento che dura ormai da anni e l' occasione, con l' avvicinarsi delle elezioni comunali a Torino, potrebbe essere quella buona per mettere a segno un colpo. Per l' ex Cavaliere è arrivato il momento di tornare su un suo vecchio pallino: portare in politica Guido Martinetti, fondatore insieme all' amico Federico Grom, della nota e omonima catena internazionale di gelaterie.

 

«Il gelataio», come ama definirsi lo stesso Martinetti, pur essendo a capo di un gruppo con 32 punti vendita in Italia e 7 nel mondo, da New York a Giacarta, aveva declinato il primo invito all' epoca delle politiche: «Non adesso». Era il 2012. «Splendido quarantenne » dalla faccia di un Jude Law nostrano, il giovane imprenditore torinese piace a Berlusconi proprio perché incarna il modello del «sogno italiano ». E pare fosse stato pure testato da Alessandra Ghisleri.

massimo giletti vs mario capanna  3massimo giletti vs mario capanna 3

 

Il diretto interessato si schermisce: «Non ci ho nemmeno parlato, con Berlusconi ». Quindi, stavolta che farà? «Guardi, è sempre la stessa storia di Berlusconi che mi corteggia », risponde Martinetti, che fa intendere di poter rispondere soltanto di fronte ad una proposta di matrimonio fatta con tutti i crismi. Altrimenti Mister Grom continuerà a "fare" i gelati.

 

Guido Martinetti e Federico Grom 2Guido Martinetti e Federico Grom 2

Berlusconi lo vorrebbe nella sua nuova formazione di "campioni", quell'«Altra Italia » che sta cercando di mettere in piedi per dare un volto nuovo al centrodestra e replicare alle prossime comunali del 2016, anche a Torino, contro la sempre più probabile ma non ancora ufficiale ricandidatura di Piero Fassino, il "modello Venezia", dove a vincere è stato quel Brugnaro che, al di là delle insegne di partito, ama definirsi «renziano ». Proprio come il gelataio Martinetti.

 

Il coordinatore piemontese di Forza Italia, Gilberto Pichetto, è stato ad Arcore giovedì scorso per vagliare i nomi. Su Martinetti non si sbilancia: «Non confermo, né smentisco ». Ma che Berlusconi stia cercando una faccia lontano dalla politica dei partiti e capace di bucare lo schermo lo si capisce anche dal corteggiamento fatto a Massimo Giletti. «Mi hanno chiamato, ma non dirò chi», ha raccontato a Repubblica, il conduttore e giornalista Rai. Giletti però ha declinato l' invito: «La politica è meglio che la facciano i politici».

Guido Martinetti e Federico GromGuido Martinetti e Federico Grom

 

GUIDO MARTINETTIGUIDO MARTINETTI

L' identikit dell' anti-Fassino di cui è alla ricerca il centrodestra rivela anche il volto di Marco Boglione, il patron di Robe di Kappa: una carta già accarezzata, ma poi rimessa nel mazzo, all' epoca delle comunali del 2011. In fondo al mazzo ci sono poi i nomi più locali: l' avvocato Luca Olivetti, il presidente dell' Ance Piemonte, Giuseppe Provvisiero, il numero uno dei costruttori torinesi, Alessandro Cherio, il quale agli amici confida: «Non scherziamo, son renziano».

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