i talebani al forum di san pietroburgo 1

MA CHE BELL'AMBIENTINO ALLA "DAVOS" DI PUTIN! - IL FORUM ECONOMICO DI SAN PIETROBURGO QUEST'ANNO OSPITA AUTOCRATI E PERSINO I TALEBANI: DEL RESTO GLI OCCIDENTALI HANNO DISERTATO L'EVENTO DOPO L'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA, E COSÌ A "MAD VLAD" NON RESTA CHE SPERARE NEI MERCATI ASIATICI - TRA I PARTECIPANTI CI SONO CINA, EMIRATI ARABI, EGITTO E TURCHIA, CIOÈ I PAESI NEUTRALI RISPETTO ALLA GUERRA… - VIDEO

Giovanni Pigni per “La Stampa

 

i talebani al forum di san pietroburgo 4

Con una cannonata sparata a salve, il leader della repubblica separatista di Donetsk, Denis Pushilin, ha aperto l'ultima edizione del Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo.

 

Nel primo giorno della "Davos di Putin", senza leader occidentali, tra gli stand si aggiravano alcuni rappresentanti dei taleban.

 

san pietroburgo

L'inaugurazione inusuale del forum e il suo slogan ufficiale, "nuove opportunità in un mondo nuovo", riflettono l'attuale realtà geopolitica in cui si trova la Russia: un Paese in conflitto aperto con l'Occidente e alla ricerca di nuovi vettori di sviluppo economico.

 

Il forum, che quest'anno si svolge dal 15 al 18 giugno, è stata in passato un appuntamento imperdibile per imprese e governi occidentali interessati a investire nel mercato russo. Ha ospitato in passato leader di primo piano come il presidente francese Emmanuel Macron e l'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, ma anche pop star del calibro di Robbie Williams.

Ora leader e investitori occidentali hanno boicottato in massa l'evento, fatta eccezione per alcuni uomini d'affari da tempo legati alla Russia, tra i quali Vincenzo Trani, presidente della camera di commercio italo-russa, e le sue controparti francese e statunitense.

 

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Secondo quanto riferito da Bloomberg, molti partecipanti temono di finire nel mirino delle sanzioni e preferiscono mantenere un basso profilo: alcuni avrebbero persino richiesto agli organizzatori di non indicare sui badge le aziende di appartenenza. E il governatore di San Pietroburgo, Aleksandr Beglov, ha parlato della «pressione esterna colossale» esercitata sui partecipanti al forum.

 

i talebani al forum di san pietroburgo 2

Nonostante la reputazione "tossica" dell'evento, i rappresentanti di 115 "territori e paesi" hanno confermato la loro partecipazione secondo le autorità russe. Tra questi ci sono le nazioni rimaste neutrali in merito al conflitto in Ucraina, come Cina, Emirati Arabi, Egitto e Turchia.

 

Il forum sarebbe dunque un'occasione per Putin di dimostrare che la Russia non è affatto isolata. Un concetto delineato da Putin in un messaggio ai partecipanti al forum, in cui il presidente russo ha accusato le sanzioni «illegittime» e le politiche economiche occidentali di aver portato a «un'ondata di inflazione globale, alla distruzione delle consuete catene logistiche e produttive, a un forte aumento della povertà e della carenza di cibo».

Non a caso tra i partecipanti al forum ci sono i rappresentanti dei governi che, come la Russia, sono soggetti a sanzioni occidentali, come il Venezuela di Maduro, la dittatura militare di Myanmar e l'Afghanistan dei talebani.

 

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Altri temi centrali sono la sostituzione delle importazioni occidentali, le prospettive del Made in Russia e lo sviluppo di sistemi di pagamento alternativi allo Swift.

 

Il momento più atteso dell'evento è la sessione plenaria di venerdì, quando, secondo le anticipazioni del Cremlino, Putin pronuncerà un discorso di «estrema importanza». Il succo è stato anticipato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: «Spingere la Russia fuori dalla vita internazionale è una cosa assolutamente futile ed essenzialmente impossibile».

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