tav -1f322bac5c99_5d1964c3c62de879c21de9664b98db4c-30995-kddf-uque2re6macgpay-1024x576@lastampa

AGGIUNGI UN POSTO A TAV - BELPIETRO: “IL COMUNE DI TORINO PUÒ VOTARE ANCHE UNA MOZIONE AL GIORNO CONTRO LA TAV, MA NON HA ALCUNA POSSIBILITÀ DI INCIDERE SUL PROGETTO - GLI ESPONENTI LOCALI DEL MOVIMENTO 5 STELLE HANNO FATTO APPROVARE UNA MOZIONE IN CUI SI IMPEGNA IL COMUNE A VALUTARE COSTI E BENEFICI DELL'OPERA. MA L'ILLUSTRE CONSESSO PUÒ FORSE DISPORRE CHE LE ESCAVATRICI SI BLOCCHINO? NO. LA TAV SI FARA' E ANCHE IL TAP...”

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

Premessa indispensabile: sono favorevole alla Tav. La realizzazione di opere infrastrutturali come la linea ad alta velocità Torino-Lione credo che sia necessaria per evitare che il nostro Paese rimanga tagliato fuori dal traffico commerciale europeo. Dunque non vedo di buon occhio le truppe grilline che sono contrarie ai lavori in Val di Susa. E ancor meno mi piace il movimento No Tav, che da anni assedia il cantiere per impedire alle talpe di scavare la galleria da cui passeranno i treni.

 

Ciò detto, non posso evitare di dire che quella a cui abbiamo assistito ieri è la più gigantesca operazione di mistificazione che mi sia capitato di registrare negli ultimi anni. Tutti i grandi giornali, infatti, hanno titolato in prima pagina sulla Tav, spiegando che il Movimento 5 stelle aveva fatto approvare dal consiglio comunale di Torino un ordine del giorno contro la realizzazione dell'opera. Un lettore disattento e poco informato circa le procedure che riguardano le grandi opere, leggendo gli articoli avrebbe potuto trarne la convinzione che nel capoluogo piemontese fosse stato recitato il de profundis per la Tav, seppellendo il progetto prima ancora che le ruspe entrassero in azione.

alberto perino no tav

 

La decisione fatta passare dai grillini sarebbe stata di tale gravità da aver indotto un tipo navigato come Piero Fassino, ex sindaco Pd di Torino, a violare le regole del Consiglio, al punto da essere espulso dall'aula. Insomma, un disastro che, oltre a far perdere un'occasione al Paese, avrebbe provocato anche una perdita secca, con contratti da risarcire, penali da pagare e così via. In realtà si è trattato solo di un'inutile cagnara.

 

alberto perino no tav

Nell'aula consigliare del capoluogo piemontese, in pratica, non è accaduto nulla di rilevante. Soprattutto nulla che meritasse la prima pagina dei quotidiani nazionali. In breve, gli esponenti locali del Movimento 5 stelle hanno messo al voto e fatto approvare una mozione in cui si impegna il Comune a valutare costi e benefici dell'opera in discussione. La decisione era talmente importante che la sindaca Chiara Appendino se n'è partita per Dubai, lasciando che a sbrigare la pratica fossero altri.

 

Secondo i maliziosi commentatori, volando verso gli Emirati la prima cittadina avrebbe voluto prendere le distanze da una decisione che l'imbarazza e non doversi quindi giustificare con quella parte di elettori della media borghesia che pure l'ha votata. Tuttavia c'è una domanda a cui bisognerebbe preliminarmente rispondere: che imbarazzo può avere un sindaco se il suo Consiglio comunale vota una mozione che non ha alcun effetto pratico? Già, perché il documento approvato in grande pompa e rilanciato dalla stampa nazionale non incide di un millimetro sulle decisioni operative che riguardano la Tav. È forse il Comune di Torino che dirige i lavori?

 

grillo no tav

Può forse l'illustre consesso piemontese disporre che le escavatrici si blocchino?

L'autorevole autorità sabauda è in grado di disdire gli accordi presi a livello internazionale o di stracciare i contratti con le aziende che hanno avuto assegnati gli appalti? La risposta alle suddette domande è una sola: no. Il Comune può votare anche una mozione al giorno contro la Tav, ma non ha alcuna possibilità di incidere sul progetto. Del resto non ci vuole un'aquila per capirlo, ma è sufficiente fare un confronto con quello che è accaduto in Puglia nei giorni scorsi con un' altra opera osteggiata dal Movimento 5 stelle locale.

 

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 7

Come è noto, dalle parti di Lecce deve approdare un tubo del diametro di 90 centimetri che, dopo essere partito dall'Azerbaijan e aver attraversato l'Adriatico, deve portare il metano in Italia. Al gasdotto sono contrari, nell'ordine, vari comitati ma anche numerosi sindaci, tra i quali quello del Comune di Melendugno che dovrà essere attraversato dall' infrastruttura. A opporsi, oltre al Consiglio comunale, c' è anche il governatore della Puglia nella persona di Michele Emiliano, il quale non ha firmato ordini del giorno, ma ha dichiarato guerra a più riprese al famoso tubo.

 

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 4

Bene: pensate che dopo il dispiegarsi di forze tipo i comitati, i consigli comunali e il prestante governatore sia cambiato qualche cosa? No, assolutamente nulla. Il governo, nonostante le proteste, ha deciso di andare avanti. Con la scusa delle penali da pagare (che non si chiamino penali ma indennizzi è irrilevante, ma pure su questo sui giornali si è aperta una polemica del piffero), l' esecutivo ha respinto le contestazioni al mittente. Il Tap, dunque, si farà. Proprio come la Tav. Nonostante mozioni, ordini del giorno e sonate di trombette dei giornali.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…