NESSUNO METTE BIBI IN UN ANGOLO - BENJAMIN NETANYAHU ATTESO AL CONGRESSO USA: 200 PERSONE SONO STATE ARRESTATE PER LE PROTESTE CONTRO IL PREMIER ISRAELIANO A CAPITOL HILL - DECINE DI DEPUTATI E SENATORI DEMOCRATICI (TRA CUI OCASIO CORTEZ E SANDERS) BOICOTTERANNO IL DISCORSO DI "BIBI". ANCHE KAMALA HARRIS NON CI SARA’ E LA SUA ASSENZA POTREBBE ESSERE VISTA COME UN PRIMO SEGNO DI DISTACCO – IL RAPPORTO IDILLIACO TRA NETANYAHU E TRUMP: I DUE SI INCONTRERANNO A MAR-A-LAGO, IN FLORIDA…
Da ansa.it
"Circa 200 persone sono state arrestate per aver manifestato all'interno dell'edificio della Cannon House.
Manifestare all'interno degli edifici del Congresso è illegale": lo ha reso noto la polizia del Capitol su X, dopo aver ammonito i manifestanti filo palestinesi che inscenavano proteste contro il discorso che il premier israeliano Benjamin Netanyahu terrà nel pomeriggio (locale) al Campidoglio.
Proteste contro Netanyahu pure davanti al suo hotel, al Watergate, dove c'è un imponente dispiegamento di polizia, con strade sbarrate, droni e motovedette sul Potomac.
proteste contro netanyahu a capitol hill
Gli attivisti, un centinaio, hanno presidiato l'area con slogan contro "il genocidio", contro Netanyahu e a favore della Palestina libera, davanti ad un cordone di agenti. Altri raduni sono previsti per oggi.
Decine di deputati e senatori democratici boicottano Netanyahu
Decine di democratici boicotteranno il discorso del premier israeliano Benjamin Netanyahu in Congresso, probabilmente molti di più dei 58 che lo hanno evitato nove anni fa quando alla Casa Bianca c'era Barack Obama.
Fra coloro che salteranno l'atteso intervento ci sono la deputata Alexandria Ocasio-Cortez che ha definito Netanyahu un criminale di guerra, ma anche il senatore Dick Durbin che ha denunciato la brutale strategia di difesa di Israele.
NETANYAHU
Lorenzo Vita per il Messaggero- Estratti
BENJAMIN NETANYAHU DONALD TRUMP
Sono giorni complessi per Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano era sbarcato negli Stati Uniti con l'obiettivo di incontrare soprattutto il presidente Joe Biden. Mentre adesso, il vertice con il capo della Casa Bianca rischia di passare in secondo piano.
La rivoluzione in casa democratica ha messo al centro della scena la vicepresidente Kamala Harris, di fatto già candidata contro Donald Trump per il trono di Washington. E Bibi si trova nella posizione di dovere fare i conti con un presidente in scadenza e due sfidanti che hanno posizioni molto divergenti tra loro in politica estera.
donald trump e benjamin netanyahu
Netanyahu conosce bene The Donald. Sotto la sua presidenza i rapporti erano idilliaci, e non a caso venerdì il premier israeliano incontrerà il candidato repubblicano a Mar-a-Lago, in Florida. Ma il punto interrogativo ora è rappresentato da Kamala Harris. Secondo le ultime indiscrezioni, l'incontro tra Harris e Netanyahu probabilmente avverrà venerdì. Ma sulle affinità tra il primo ministro israeliano e la (quasi certa) candidata democratica alla Casa Bianca, le ombre sembrano essere più delle luci.
IL PIANO Da vice di Biden, Harris ha seguito la linea del suo presidente. Ma è altrettanto vero che la sua visione politica, le sue posizioni sulla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e un'elezione in cui pesano anche la sinistra radicale e le minoranze musulmane lasciano aperti diversi scenari.
Già a marzo, Nbcnews aveva rivelato che il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca aveva dovuto rivedere un intervento di Harris perché appariva troppo duro nei confronti di Israele.
E la conferma della sua assenza al discorso di Netanyahu al Congresso - scelta comunicata allo staff israeliano già prima della rinuncia di Biden e motivata da altri incontri - potrebbe essere letta da qualche osservatore come un primo segno di distacco.
COMIZIO DI KAMALA HARRIS A MILWAUKEE
La settimana di Netanyahu sarà in ogni caso decisiva. Sia per confermare gli impegni di Biden, sia per sondare il terreno con Trump e la vicepresidente. Una missione non facile, che arriva mentre Israele e i mediatori provano a blindare l'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi con Hamas, ma anche mentre la Cina entra di nuovo nella partita palestinese
benjamin netanyahu con i soldati israeliani a gaza
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