LA MORTE DI CASALEGGIO LASCIA IL MOVIMENTO DAVANTI ALLE SUE PAURE - BEPPE GRILLO IN TRENO SFOGA IL SUO DOLORE CON GLI ALTRI PASSEGGERI: “ORA VINCIAMO LE POLITICHE O È MEGLIO LASCIARE TUTTO. SIAMO NOI CHE CALMIAMO GLI ANIMI DELLA GENTE. LO FACCIAMO E LO FAREMO, AL GOVERNO”
Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Ore 15.31, Beppe Grillo spia dal finestrino il binario 9 della stazione Termini. Si appoggia all’oblò in plexiglas, anche i riccioli sembrano più bianchi. «È un dolore grande – sussurra ai compagni di viaggio - Sono, anzi siamo più soli, ma andiamo avanti». C’è un silenzio irreale, nella carrozza numero due dell’Alta velocità Roma-Milano. Ogni fiato rimbomba. Una manager in giacca di pelle rosso fluorescente sfida il dondolio dei trecento all’ora. «Ci dispiace molto per Casaleggio, dottor Grillo. Il Movimento continuerà comunque?».
Il leader, posto 16 b, strizza al massimo le rughe, gli occhi sono lucidi: «Le prometto che non molliamo, signora. Andiamo avanti». È saltato a bordo della Freccia a Napoli, per attraversare in un pomeriggio l’Italia. Saranno quattr’ore lunghissime, trasformate in un comizio malinconico ai compagni di carrozza.
Voglia di normalità, di progettare comunque il futuro nonostante il lutto e mentre il terreno frana sotto i piedi. Fino alla promessa che sa di bilancio: «I miei ragazzi andranno avanti – dice all’attempato passeggero della fila 15 – e io sono sempre con loro. Ma stavolta dobbiamo arrivare alla maggioranza, altro che 25% o 26%. Altrimenti non ne vale la pena, altrimenti è meglio lasciar perdere».
I primi chilometri del primo giorno senza Casaleggio sono mesti. Tristi come gli occhi di Roberto Fico e Carla Ruocco, seduti accanto al capo. La quiete dura poco, però. La rompe il ticchettare nervoso di Beppe. E un professore cosentino che attacca bottone. «Questo Paese va cambiato, prof. – si apre il fondatore - E vuole sapere una cosa? Siamo noi che calmiamo gli animi della gente. Lo facciamo e lo faremo, al governo». Annuisce Carla Ruocco, «alle prossime elezioni o la va, o la spacca».
beppe grillo gianroberto casaleggio
Pazienza se il vagone è categoria “premium”, anzi “area del silenzio”. Nessuno si lamenta, non oggi. Le notizie corrono veloci e ogni singolo passeggero della carrozza numero 2 - anche il docente calabrese, anche il capotreno che scorre le news sul tablet e si ferma sulla foto di Casaleggio – capisce che per i cinquestelle molto è destinato a cambiare. Com’è ovvio, Grillo ricorda con affetto il suo compagno d’avventura e non riesce a usare il passato, perché l’addio va metabolizzato. «Io e Gianroberto non bastiamo, per questo chiediamo ai nostri ragazzi di lottare nelle commissioni parlamentari».
C’è bisogno di riempire questo viaggio. Di guardare avanti. Il comico si aggrappa alla pozione magica che la Casaleggio associati gli ha fatto bere per conquistare il consenso. «La tecnologia, con quella arriviamo ovunque. Informiamo la gente, prof., con la condivisione in Rete».
beppe grillo casaleggio marcia perugia assisi
E invece no, dice il professore, «lei è troppo intelligente, senza un’anima dove andrete?». I due si intendono,tanto che alla fine si scambiano anche i biglietti da visita. Se Grillo si muove, tormentando la sua poltrona di pelle, Fico è come pietrificato. Occhiaie profondissime puntate sull’iPhone, un «enorme dispiacere» a tormentarlo.
Un’anziana signora si ferma. «Condoglianze». E si riparte, come a esorcizzare il lutto: «Sa di cosa abbiamo bisogno? Sa per cosa ci battiamo con Gianroberto? Serve un sistema di comunicazione diverso. Noi dobbiamo far capire alla gente che siamo geneticamente diversi ». Discutono delle trivelle. «Se partissimo subito con un piano energetico alternativo...». Di Europa, di come «muoversi a Bruxelles ». Di riforma dell’istruzione, «altro che buona scuola!».
arrivano i giovani grillo e casaleggio e zucconi si arrende
A un anziano sfugge di mano un bicchiere di vino, il corridoio della carrozza diventa impraticabile per un po’. Giornata da cancellare, questo dodici aprile. Un’altra signora saluta, scende a Bologna. E lontana da Grillo confida: «Quanto parlano, che rompib... Ho mandato un sms a mio marito, però, perché invece a lui questo Beppe piace così tanto...».
Quando Milano è a un soffio, il leader inforca gli occhiali da sole neri e solleva una valigia rigida Luis Vuitton. Lo attendono cento telecamere alla stazione Centrale. Napoli e lo spettacolo napoletano del suo tour sono lontani, cancellati. Forse dovrà tornare in pista. E forse dovrà rinunciare al palcoscenico dell’Apollo theater di New York. Tappa pianificata in una missione segreta in Usa, ma domani chissà.
CASALEGGIO E GRILLO f afd a a f f d a ea