BEPPE GURU MARCIA SU ROMA - GRILLO SI CALA COMPLETAMENTE NELLA PARTE E FESTEGGIA LA VITTORIA ALLE AMMINISTRATIVE DA SOLO, DAVANTI AL PC - PARLA SOLO VIA WEB, NON COMPARE DA NESSUNA PARTE SE NON SOTTOFORMA DI POST E MESSAGGI SU TWITTER E FACEBOOK - FISICAMENTE ASSENTE, MA MEDIATICAMENTE STRARIPANTE: “IL M5S SERVE AI CITTADINI PER AMMINISTRARE SE STESSI. SENZA SOLDI, I CITTADINI SI ELEGGONO E VANNO A GESTIRE LE CITTÀ. PRESA STALINGRADO, ORA TOCCA A BERLINO”…

Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"

Vetrata, un mare bellissimo, la costa degli Etruschi che arriva fino a Piombino: ha lasciato la villa di Sant'Ilario a Genova ed è sceso qui, a Marina di Bibbona, in quest'altra casa pazzesca («La comprai dal marchese Ginori seguendo il consiglio del mio amico Gino Paoli, che però abita un po' più giù, a San Vincenzo»).

Altri leader politici corrono da uno studio televisivo all'altro. Urlano ordini ai portaborse. Telefona al direttore. Chiedi se, spiegagli che, digli che. S'arrabbiano, minacciano, implorano un minuto di collegamento in più.

Lui, invece, sta lì: le dita che picchiano frenetiche sulla tastiera. Immaginatevelo che scrive e sghignazza, scrive e si esalta, scrive e poi spalanca gli occhi sul monitor, pupille come mosche impazzite.

Sapete che faccia sa mettere su Beppe Grillo quando fa il comico. Non fosse che ora il comico è diventato capopopolo carismatico e geniale, leader politico astuto e senza scrupoli, guru che esalta, provoca, trascina, vince.

Il Movimento 5 stelle si prende quattro municipi, compreso quello prestigioso di Parma, e lui invece di organizzare trionfali conferenze stampa, invece di correre ad abbracciare i suoi nuovi sindaci davanti alle telecamere, preferisce diventare entità astratta, fotografia formato tessera che appare nel web. Solo nel web.

Facebook.
Twitter.
www.beppegrillo.it

O avete un computer, oppure Beppe Grillo ve lo perdete. Ma se non avete un computer, siete vecchi, dice lui. Siete polverosi, puzzate di naftalina, magari vi piacciono ancora le sezioni di partito.

E mai, in una sezione di partito, mai si sarebbe vista tanta gente come su Face, alle 16, quando lui posta (postare, nel gergo degli internauti, significa pubblicare una foto o uno scritto) posta le prime proiezioni de La7. «Parma: Pizzarotti 60,1%-Bertazzoli 39,8%». Nel volgere di pochi secondi, i commenti sono 895. E in 4.566 cliccano su «mi piace».
Per gli esperti in comunicazione si tratta di dati spaventosi. Ma non c'è tempo per lo stupore. Perché Grillo è già saltato su Twitter.

Ora 16,20: «Forza Belin!».
Ore 17: «Pizzarotti è sindaco! Parma a 5 stelle!».
Ore 18,15: «I nuovi sindaci a 5 stelle: Pizzarotti (39 anni) Maniero (26) Fabbri (29), Castiglion (32): età media, 31 anni e 6 mesi».
Ore 18: «La campagna elettorale di Pizzarotti a Parma è costata 6 mila euro!».
Ore 18,20: «E adesso riprendiamoci questo disperato Paese!».

Grillo rimbomba più che in cento dirette televisive. Straordinario uso della rete. Fisicamente, assente. Mediaticamente, straripante (la foto che circola, con lui abbracciato a Pizzarotti, è una foto scattata venerdì scorso, a Parma, in piazza della Pace, per il comizio di chiusura della campagna elettorale).
Al telefono risponde infastidito, bofonchia qualcosa, mette giù.
Lasciatemi stare davanti al mio computer. Sto registrando una cosa.

Così, alle 20, ecco arrivare su Facebook anche il suo commento.
Come già accadde due settimane fa, voce che giunge da lontano, sensazione di remoto, lunare. Impatto fortissimo.
«Innanzitutto, grazie a tutti. Abbiamo conquistato Stalingrado, ora siamo sulla strada di Berlino... Due considerazioni su questa cosa che è successa: dovranno chiedersi come abbiamo fatto a vincere con pochi euro. E poi non ha vinto Pizzarotti a Parma, hanno vinto tutti i cittadini di Parma...».

Prende fiato, quel modo di sospirare che avete imparato a conoscere quando presentava il festival di Sanremo o «Te la do io l'America», oppure il «Beppe Grillo Show».
Poi prosegue.
«Bisogna capirlo questo concetto: il Movimento a 5 stelle è lo strumento che serve ai cittadini per amministrare se stessi. Cittadini che si eleggono tra loro... Quindi è una vittoria della democrazia sul capitalismo. Senza soldi, i cittadini si eleggono e vanno a gestire le città... è un fatto di democrazia che non era mai successo... Un abbraccio, e ci vediamo a Berlino!».

Stop.

Nient'altro. Se non che forse, a questo punto, è opportuno ricordare ciò che Grillo disse a Bologna l'8 settembre di cinque anni fa, sul palco del primo Vaffanculo-Day.
«I politici penseranno che noi siamo dei mattacchioni, e che stiamo scherzando. Ma quando capiranno che siamo tremendamente seri, per loro sarà troppo tardi».

 

GRILLO vittoria PRIMO PIANO DI BEPPE GRILLO BEPPE GRILLO MOVIMENTO 5 STELLEBEPPE GRILLO AD UN COMIZIO grillo e pizzarottiPizzarotti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...