BEPPUZZO FASCISTA? DE PIÙ: NAZISTA! - SUL WEB CIRCOLA COME UN VIRUS UN DISCORSO DI HITLER DEL ’32: “MI HANNO PROPOSTO UN’ALLEANZA, MA LORO SONO MORTI” - DAI SINISTRATI A BERLUSCONI, TUTTI PRONTI A UTILIZZARE UN PAIO DI PASSAGGI IN COMUNE CON CERTI DISCORSI DI GRILLO – L’ANTI-GRILLO LERNER: “SOLO SCHERMAGLIE” - LA ARMENI SFOTTE: “A ME SEMBRA CHE IN QUESTO PAESE CHIUNQUE VINCA LE ELEZIONI DIVENTA AUTOMATICAMENTE FASCISTA…”

Fabrizio Roncone per il "Corriere della Sera"

Raccontano che Silvio Berlusconi, negli ultimi giorni, si diverta a sorprendere i suoi interlocutori con un indovinello. Proprio così: non una barzelletta, ma un vero indovinello.
Per cominciare, immaginate lui che mette la mano in tasca, e che dalla tasca estragga un foglietto.

Ora immaginate di sentire la sua voce: «Allora... il giochino è questo: adesso vi leggerò due frasi, e voi dovrete dirmi chi le ha pronunciate. Pronti?».
Le frasi: «Mi hanno proposto un'alleanza, ma loro sono morti... Non hanno capito di avere a che fare con qualcosa di completamente diverso da un partito politico».

«Allora? - chiede Berlusconi - Chi è che parla dicendo cose così?».
Di solito, gli interlocutori del Cavaliere, dopo qualche istante di esitazione, rispondono con prontezza, sicuri di aver indovinato: «Ma è Grillo, presidente! Questo è quel comico di Grillo! Ah ah ah! Bravo, presidente! Bravo!».
Berlusconi, però, puntualmente li guarda e li gela con un sorriso dei suoi: «Sbagliato. È Hitler».

A Palazzo Grazioli c'è evidentemente qualcuno che viaggia sul web e che ha informato Berlusconi di quanto, da oltre una settimana, sta dilagando sui social network: un discorso di Adolf Hitler che sembra avere un paio di passaggi in comune con certi discorsi ripetuti di recente, e praticamente da ogni palco, dal gran capo del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.
Insieme alle frasi (quelle proposte da Berlusconi nel suo indovinello) spesso viene pubblicato anche un video, che comunque potete vedere su YouTube (condiviso, insieme ad altri 18 video a tema, da EagleAndShield). Immagini in bianco e nero, Hitler arringa la folla a Berlino in un comizio, è il 4 aprile del 1932.

Sul sito Polisblog.it hanno fatto un lavoro che sembra accurato. Hanno visto il video di YouTube, sottotitolato in inglese, e hanno tradotto. «I due passaggi che caratterizzano maggiormente la similitudine tra Hitler e Grillo sono: quel "Mi hanno proposto un'alleanza" e quel "Sono morti"». Ebbene, sostengono nel blog, «Grillo non dice, esplicitamente, nessuna delle due cose».
Cominciamo dalla frase «Sono morti».

«Hitler dice per la precisione: "We've one goal before us: to fanatically, ruthlessly, shove all these into the grave". Che si può tradurre così: "Abbiamo un obiettivo davanti a noi: spingere tutti questi nella tomba, fanaticamente e senza pietà"».

Passando quindi alla questione delle alleanze, la traduzione appare anche più complessa. Nel discorso elettorale - spiegano sul blog - Hitler racconta infatti di aver incontrato il ministro dell'Interno, il quale gli avrebbe chiesto di sciogliere le Sturmabteilung, le squadre d'assalto, il primo gruppo paramilitare del partito Nazionalsocialista. Basta questo per dedurre la «proposta di un'alleanza?».

Lunedì scorso, in un suo commento su Repubblica, Gad Lerner dimostra di essersi accorto di quanto accade nella Rete. E, in un passaggio, scrive: «Per replicare all'idea M5S di una democrazia senza partiti, nei giorni scorsi è stato diffuso su Internet un filmato di Hitler che nel 1932 adoperava contro i partiti della Repubblica di Weimar un linguaggio molto simile a quello grillino: "Noi non siamo come loro! Loro sono morti, e vogliamo vederli nella tomba!" Ma sono schermaglie di scarso significato».

A Berlusconi, però, la faccenda - oltre a divertire parecchio - sembra possedere anche le caratteristiche per minare mediaticamente Beppe Grillo (tra l'altro, negli anni, è spesso accaduto che alcuni atteggiamenti, certe espressioni, siano state utilizzate sul web per tracciare del Cavaliere di Arcore un identikit del tutto simile al Cavaliere di Palazzo Venezia).

Sul sito «Qualcosa di sinistra», www.enricoberlinguer.it titolano con ironia: «Tu chiamale se vuoi... coincidenze». Ritanna Armeni, solida intellettuale di sinistra, sospira annoiata: «Mah! A me sembra che, in questo Paese, chiunque vinca le elezioni poi, quasi automaticamente, diventi fascista...».

Su Facebook e su Twitter, comunque, la sarabanda impazza, e i commenti si aggiungono. «Grillo come Hitler? O viceversa?».

Tacciono, così pare, i grillini. Del resto, però, come ripeteva sempre Giulio Andreotti, «è inutile smentire una notizia. Si finisce solo per darla un'altra volta» (e Internet, ai suoi tempi, non esisteva ancora).

 

 

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