berlusconi - fitto - capezzone - verdini

BUIO FITTO IN FARSA ITALIA - L’EX GOVERNATORE ARRUOLA ANCHE GLI EX AN ALEMANNO, RONCHI E STORACE - SALTA IL CHIARIMENTO CON BERLUSCONI CHE SBOTTA: “CON FITTO STANNO I DEMOCRISTIANI, E LUI SAREBBE IL NUOVO? MA VADA A QUEL PAESE”

Carmelo Lopapa per “la Repubblica

 

raffaele fitto silvio berlusconi raffaele fitto silvio berlusconi

Salta il pranzo a Palazzo Grazioli che avrebbe dovuto suggellare quanto meno un armistizio. Scende il gelo con la telefonata di pochi minuti tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto, la tregua tra i due dura lo spazio di una sera.

 

L’ex governatore pugliese vorrebbe incontrare il capo per un chiarimento a due, un faccia a faccia risolutivo sul futuro di Forza Italia dopo l’ufficio di presidenza del giorno prima. Il leader invece gli risponde che no, a quell’appuntamento lui ha già invitato il consigliere Giovanni Toti e Gianni Letta, Denis Verdini e Deborah Bergamini, i capigruppo Romani e Brunetta, oltre alla solita Maria Rosaria Rossi: «Se si parla di partito non posso tenerli fuori».

 

Allora è Fitto a tirarsi fuori: «Meglio rinviare, a questo punto, io ho poco tempo, terrò la mia manifestazione nel pomeriggio». Il pranzo ufficialmente è solo rinviato alla prossima settimana, ma il clima è glaciale.

fitto berlusconi fitto berlusconi

 

Berlusconi è su tutte le furie, ai commensali ospitati a Palazzo Grazioli non ne fa mistero: «Qui io dialogo, apro, mi mostro accomodante, ma è una roba a senso unico, allora vada a quel paese» sbotta alludendo a Fitto che la sera prima, appena uscito dalla riunione di partito, ha chiesto davanti alle telecamere l’azzeramento di tutte le cariche.

ALEMANNO SI FA UN SELFIE COL TRICOLORE ALEMANNO SI FA UN SELFIE COL TRICOLORE

 

Figurarsi quando, da lì a qualche ora, l’eurodeputato pugliese tiene di fatto a battesimo la sua corrente in un affollatissimo Tempio di Adriano nel cuore della Capitale, colmo almeno tre volte più di quanto lo fosse due giorni prima alla presentazione del libro di Vespa con l’ex Cavaliere ospite d’onore. Si parla di legge di stabilità, si pensa al fortino assediato di Palazzo Grazioli. Ai 32 parlamentari già vicini a Fitto se ne sono affiancati altri, da Laffranco ad Aracri.

Andrea Ronchi Andrea Ronchi

 

C’è Augusto Minzolini e poi gli ormai schierati Francesco Paolo Sisto, Saverio Romano, Daniele Capezzone. Si sono rivisti tutti insieme per organizzare la «resistenza» anche mercoledì a tarda sera, dopo l’ufficio di presidenza forzista, appuntamento alla “catacomba”, come ormai l’hanno battezzata. Si tratta di una sala sotterranea dell’hotel Cosmopolitan in centro, “catacombe” che evocano già di loro l’inizio del declino dell’Impero romano. Ma in platea al Tempio compaiono a sorpresa anche pezzi del mondo ex An.

 

Ecco in prima fila Francesco Storace («Berlusconi dia fiducia al campione in casa Fitto e si liberi di tante pippe »), in seconda Gianni Alemanno interessato a «tutto quello che di nuovo si muove nel centrodestra», ma anche Adolfo Urso e Andrea Ronchi, il più motivato: «Fitto ha il merito di accendere i motori di una macchina in grado di competere con la “rossa” di Renzi».

Francesco Storace Francesco Storace

 

L’eurodeputato rilancia su primarie e non solo: «Basta improvvisazione, la rifondazione deve partire dai contenuti. Dobbiamo fare autocritica, le contrapposizioni non ci interessano, con Berlusconi non c’è nessuno scontro, ci vedremo presto». E poi a Salvini, investito del ruolo di “goleador” dal capo: «Io ero un buon centrocampista e so quanto sono importanti schemi e squadra».

 

Il leader legge le agenzie e commenta sarcastico: «È tutta una liturgia democristiana, quei professionisti della politica, reduci da Prima Repubblica, sarebbero il nuovo che pretende che mi faccia da parte?» In fondo alla sala della kermesse di Fitto compare anche Antonia Ruggiero, aveva fondato il club “Silvio ci manchi” con Francesca Pascale in Campania, prima di diventare assessore ad Avellino e oggi consigliere regionale. Conquistata anche lei da Fitto? «Non parlerei di conquista ma di politica. Mi hanno invitato e mi sembrava giusto esserci, anche Berlusconi dice che dobbiamo essere tutti uniti».

ANTONIA RUGGIERO jpegANTONIA RUGGIERO jpeg

 

Ultimi Dagoreport

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO