MA UNA VILLA AD ANTIGUA, NO? BERLUSCONI E’ USCITO DALLA TERAPIA INTENSIVA E ORA AFFRONTERA’ LA RIABILITAZIONE - DOVE? POTREBBE RESTARE AL SAN RAFFAELE, L’ALTERNATIVA E’ IL TRENTINO - RIDOTTE LE VISITE: SILVIO NON DEVE AFFATICARSI. CONTINUANO I MESSAGGI DI SOLIDARIETA’
Salvatore Dama per “Libero quotidiano”
CASA DI CURA EREMO ARCO DI TRENTO
Alle 12 e 50 Silvio Berlusconi esce dalla terapia intensiva e torna nella sua suite, al sesto piano del San Raffaele. Il che significa, come hanno spiegato i suoi medici, che potrà tornare a mangiare e a camminare. Piccoli passi verso la normalità. Anche se il professor Alberto Zangrillo raccomanda riposo assoluto e un numero di visite assolutamente centellinato.
A 48 ore dall' intervento di sostituzione della valvola aortica, il paziente risponde egregiamente al percorso programmato per la convalescenza. Il personale medico è soddisfatto. Addirittura sorpreso dalle capacità di ripresa berlusconiane. Che mercoledì notte, non appena ripreso conoscenza, ha subito notato l' infermiera spagnola che lo stava assistendo, piazzando lì complimenti e una proposta di lavoro a TeleCinco.
Berlusconi in ospedale - Pascale si affaccia commossa alla finestra
Abbandonata la terapia intensiva, adesso l' ex premier dovrà trascorrere quattro-cinque giorni di assoluto riposo nella sua suite al sesto piano dell' edificio Diamante. Poi dovrà decidere insieme allo staff medico quale luogo sarà il più opportuno per la riabilitazione. Può farla al San Raffaele, senza doversi spostare. Ma l' ospedale milanese rischia di diventare meta di pellegrinaggio di amici, dirigenti d' azienda e di partito.
san raffaele stanza d ospedale
Eventualità che i figli considerano assolutamente deleteria per il babbo. Che adesso deve concentrarsi solo sulla sua salute. L' alternativa è il Trentino. La casa di cura Eremo di Arco, che ha una struttura specializzata in riabilitazione cardiologica e collabora stabilmente con il San Raffaele di Milano. L' amministratore delegato Sergio Fontana fa sapere che nulla è ancora deciso.
Nel caso, però, sono pronti a fare posto al Cavaliere. Lui? Al momento sembra intenzionato a dare ascolto a Zangrillo, che ha prescritto riposo assoluto. Il decorso post-operatorio, ribadisce, è stato «assolutamente regolare, il migliore che ci potessimo aspettare». Questo non vuol dire che il paziente sia pronto al ritorno immediato alla vita di prima.
Ieri sono state ridotte allo stretto necessario anche le visite di familiari e stretti collaboratori. Non si sono visti, per esempio, né l' avvocato Niccolò Ghedini né il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, che nei giorni precedenti all' intervento aveva fatto la spola con il reparto dell' ex premier anche più volte al giorno. Pure i figli del presidente di Forza Italia hanno rispettato il diktat del professor Zangrillo. Limitandosi al contatto telefonico.
Da Roma è arrivata anche la chiamata di Gianni Letta: «Ho sentito il presidente Berlusconi», ha rivelato il consigliere a margine di un convegno, «sta bene e tutto procede bene. Sono ottime notizie». L' unico che fa capolino in mattinata è Paolo Berlusconi, presenza costante accanto al fratello in questi giorni delicati.
Uscendo dall' ospedale, l' editore si è soffermato con i giornalisti che stazionano davanti all' ingresso, dando le ultime novità sul paziente più noto d' Italia: «Siamo tranquilli», ha detto Berlusconi junior lasciando la struttura nel pomeriggio, «tutto procede bene», i valori del presidente del Milan «sono buoni».
È stato lo stesso Paolo a spiegare la nuova disciplina sulle visite: «Il "maresciallo Zangrillo"», ha detto ridendo, «ha dato ordini di fare visite assolutamente brevi perché l' operazione è stata complessa» e «il paziente non si deve affaticare». Silvio, ha concluso, deve recuperare «qualche decennio di affaticamento e di super lavoro».
Per i primi di luglio Berlusconi dovrebbe essere pienamente ristabilito. E pronto a tornare a casa sua. Ottavio Alfieri, il cardiochirurgo che ha operato il presidente di Forza Italia, ha garantito che «non c' è possibilità di rigetto», la protesi della valvola aortica «non darà nessun problema per almeno 15-20 anni».
san raffaele stanza d ospedale
E quindi, dato che il Cavaliere va per gli ottanta, «può considerarsi una soluzione definitiva». I medici non hanno escluso la possibilità di un ritorno all' attività politica: «Il cuore è ancora buono», ha spiegato Zangrillo, «non mi sento di dire che non può fare campagna elettorale. Lo deciderà lui. Non credo che cambierà la sua vita». Però nel frattempo ogni decisione è rinviata, mentre la gestione dell' ordinario è affidata alla supervisione del trio Letta-Confalonieri-Ghedini.
Intanto da Roma continuano ad arrivare auguri e attestati di amicizia. «Sono ottimista», spiega Giorgia Meloni a proposito della saluta berlusconiana, «perché so che è un leone e supererà questo ostacolo con la forza di sempre. Gli ho fatto e gli faccio mille auguri di pronta guarigione», aggiunge la leader di Fratelli d' Italia, «ma non so molto sulle condizioni di salute perché la famiglia sta tenendo il massimo riserbo e credo che sia giusto così».
san raffaele stanza d ospedale