TUTTI IN GROPPA AL CAV - BERLUSCONI PIACE A TUTTI: RAFFORZA LA MAGGIORANZA, SPACCA IL CENTRODESTRA, SERVE A META' PD E A DI MAIO PER DEPOTENZIARE IL PROTAGONISMO DI “GIUSEPPI”, FA FELICE MATTARELLA CHE VUOLE UN GOVERNO STABILE E MANDA IN SOLLUCCHERO L’EUROPA OSTILE AL SOVRANISMO SALVINI-MELONI - NON BASTA: ANCHE BIDEN NON DISDEGNA UN ''CONTE AI GIARDINETTI'' CHE NEL 2018 “POLITICO.COM” DEFINÌ “LA CHEERLEADER DI DONALD TRUMP”
1 - DAGOREPORT
giuseppe conte e luigi di maio
“Berlusconi è ridicolo e va compatito”, “i grillini sono scappati di casa” e via snocciolando offese e diffidenze le une sulle altre a segnare anni di reciproca ostilità tra Di Maio e Silvio Berlusconi.
Ma i tempi cambiano, il pragmatismo prende il posto dell’ideologia, i confini si fanno magmatici e sottili. E ora, nonostante le prudenze di rito, Di Maio gioisce per il sostegno più o meno velato di Forza Italia al governo.
Intervistato dal “Corriere”, il leaderino di Pomigliano si mette il passato alle spalle e apre al Banana ritinteggiato versione "Padre della patria": “Ci sono stati molti cambiamenti. Forza Italia in questo periodo sta mostrando grande senso di responsabilità”.
Non è dato sapere se Di Maio abbia effettivamente rivalutato il Cav dopo anni di contumelie. In ogni caso, ora ha bisogno dei voti del fu "Caimano". Per un personale calcolo politico. Se Berlusconi infila la pompetta nella traballante maggioranza giallorossa, quel volpino di Conte sarebbe immediatamente costretto a ridimensionare il suo ruolo di condottiero solitario.
All’idea di zio Silvio in squadra, gongola anche mezzo Pd che ha sul groppone il protagonismo del duplex Conte-Casalino. Anche il Colle, che da mesi predica collaborazione tra le forze politiche, non vede l'ora di rifiatare potendo dialogare con un governo più stabile, almeno fino a primavera. Persino l’Europa, che non perdona alla Lega l’alleanza con i tedeschi estremisti di “Alternative fur Deutschland”, fa una standing ovation all’ingresso del Cav in maggioranza, pur di frantumare il centrodestra a trazione populista.
La stessa Lega, che inveisce contro “il Caimano”, è nel pantano e non sa che pesci prendere. La pandemia ha fermato i piani di spallata al governo e l’ala Zaia-Giorgetti, che spinge per un Carroccio più integrato in Europa e meno ostile a Bruxelles, ha dovuto fermare l’opa sul partito.
Un Conte dimezzato (o silurato) non dispiacerebbe neanche a Joe Biden, verso cui “Giuseppi” (che nel 2018 “Politico.com” definì “la cheerleader di Donald Trump”) è stato molto freddo dopo l’elezione alla Casa bianca, a differenza degli altri leader europei. Tutto cospira affinché il Cav, consigliato da Gianni Letta, porti acqua e tinta corvino al mulino di Conte. Almeno fino a quando la pandemia non avrà allentato la sua morsa...
2 - LUIGI DI MAIO «IL RIMPASTO SAREBBE UN INSULTO SÌ AL CONFRONTO CON L'OPPOSIZIONE»
Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
Luigi Di Maio, lei non ha fatto il premier per non dialogare con Berlusconi e ora si parla di un suo possibile ingresso in maggioranza...
«Guardi sarò sincero, non è questo il punto, la politica ha tempi propri e da due anni a questa parte ci sono stati molti cambiamenti, sarebbe dunque irragionevole mettere a confronto due fasi totalmente distinte, peraltro mentre affrontiamo una pandemia. Quel che le dico è che Forza Italia in questo periodo sta mostrando grande senso di responsabilità verso le istituzioni e credo gli debba essere riconosciuto, non era scontato. Ciò che ho detto è che va benissimo il dialogo all' interno del perimetro tracciato dal presidente Mattarella, ma ognuno al suo posto. L' opposizione è una cosa, il governo un' altra».
Lei ha diversi contatti con il mondo forzista, a partire da Gianni Letta.
«Ho contatti con molti esponenti anche di altri partiti. Esistono le persone, i valori umani, e li preferisco di gran lunga alle etichette. In Forza Italia come nel Pd, nella Lega e in Fratelli d' Italia , insomma in tutte le forze politiche ci sono persone con cui dialogo. Se c' è una certezza granitica è proprio questa mia propensione al dialogo, che a mio avviso, e continuo a dirlo, va esteso a tutta l' opposizione, perché ora c' è bisogno della forza di tutti».
Anche con Salvini? Il suo è un riavvicinamento?
«Dico che non riusciremo a rialzarci se a prevalere saranno i tatticismi. Ogni giorno sento qualcuno che parla di rimpasto. Domandiamoci quale messaggio viene dato agli italiani. L' obiettivo deve essere coinvolgere tutti in un clima costruttivo e, dalle proprie posizioni, maggioranza e opposizione, recepire il meglio affinché l' Italia torni a correre già da gennaio. Le imprese e tutto il mondo industriale non possono aspettare oltre, le risposte servono subito e devono essere corali».
LA CONDANNA DI BERLUSCONI PELLEGRINAGGIO A PALAZZO GRAZIOLI GIANNI LETTA
Appunto, nel governo si continua a evocare il rimpasto. Ma ci sarà?
«Secondo me parlare di rimpasto oggi è un insulto a migliaia di famiglie e lavoratori che vivono e soffrono nell' incertezza. La rotta qui dobbiamo darla noi. La storia ci giudicherà, gli italiani lo stanno già facendo».
Ha detto che il M5S deve pesare di più: come?
«Bisogna assumere maggiore consapevolezza del ruolo che ricopriamo. Siamo la prima forza politica in Parlamento, in questa legislatura peraltro si eleggerà anche il presidente della Repubblica. Sono compiti gravosi, che richiedono determinazione e lucidità. Nel rispetto degli alleati e della coalizione di governo credo che il M5S debba cogliere l' occasione per tracciare la strada, come abbiamo fatto quando abbiamo portato a casa il carcere per i grandi evasori, il taglio dei parlamentari o l' ecobonus. Siamo i primi responsabili di questo governo, non dimentichiamocelo».
Diversi nel M5S la vorrebbero capodelegazione.
«Bonafede sta facendo un ottimo lavoro ed è come un fratello per me. Sto pensando a fare il ministro degli Esteri.
Ora bisogna completare la nuova struttura del M5S e ricominciare a correre: legge per bloccare le trivellazioni petrolifere, riforma del Fisco a partire dagli autonomi, escludere i Benetton dalle autostrade, meritocrazia nelle nomine della sanità, su queste cose dobbiamo accelerare».
È favorevole alle riaperture in vista del Natale?
«Il primo obiettivo è difendere la vita, ma credo anche che senza lavorare farlo sia difficile. Il Natale è un' occasione di festa, in cui credo molto, naturalmente non potrà essere come tutti gli altri, ma dovremo saper conservare lo spirito insieme alle nostre famiglie. E per quanto riguarda le aperture non possiamo nasconderci che dicembre è un mese florido per i consumi, mi auguro che i dati scientifici ci permettano di riaprire, soprattutto i ristoranti e le attività commerciali».
DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA
Davide Casaleggio ha sottolineato che eventuali cambiamenti nella maggioranza vanno ratificati su Rousseau.
«Sia il governo con la Lega, sia quello con il Pd sono nati facendo votare gli iscritti».
Mentre il M5S si dota di un organo collegiale Rousseau guarda alla base e apre le sedi territoriali digitali. «Non ho avuto ancora modo di approfondire. Ad ogni modo concentriamoci sui risultati degli Stati generali. Il Movimento ha bisogno di un' organizzazione capillare su tutto il territorio con spazi fisici, ruoli di responsabilità e risorse per gli attivisti».
Di Battista ha posto condizioni: cosa farete?
«Vorrei concentrarmi sul Paese. O ci mettiamo tutti nell' ottica che bisogna remare insieme oppure diventa complicato».
Con Joe Biden cosa cambia per l' Italia?
«Il legame con gli Usa è indissolubile. Abbiamo lavorato molto bene con l' amministrazione Trump e lavoreremo altrettanto bene anche con l' amministrazione Biden».
Il vicepresidente della commissione Ue Dombrovskis ha già detto che vuole tornare al tavolo delle trattative commerciali con gli Usa.
«Sono d' accordo con Dombrovskis. L' Ue deve riprendere e intensificare i rapporti commerciali con gli Stati Uniti. Serve una nuova ripartenza ed è doverosa una riforma dell' Organizzazione mondiale del commercio. Per farlo dobbiamo lavorare uniti, con impegno e senza pregiudizi».
Come giudica le parole di Morra sulla defunta governatrice Santelli?
«Ho letto che Morra si è personalmente scusato, il che è un bene, perché quando si parla di persone che non ci sono più e che peraltro hanno dovuto lottare contro una bruttissima malattia, bisogna avere tatto e sensibilità».