''I MAGISTRATI NON DEVONO FARE POLITICA''. VIDEO: QUESTA BATTUTA NON È LA COSA PIU' DIVERTENTE DETTA DA DAVIGO IERI SERA A ''DIMARTEDÌ''. L'ANEDDOTO PIÙ CROCCANTE È QUELLO SULLA PROPOSTA CHE GLI FECE BERLUSCONI: ''VOLEVA FACESSI IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA'' NEL SUO PRIMO GOVERNO, QUELLO NATO QUANDO MANI PULITE ERA ANCORA IN CORSO. ''DISSI DI NO ALLORA E DIREI DI NO ANCHE A PRENDERE IL POSTO DI BONAFEDE''
Non sarà Piercamillo Davigo a sostituire Alfonso Bonadfede al Ministero della Giustizia. Il magistrato più amato dal Movimento 5 Stelle, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, prima evita di entrare sul caso che potrebbe portare alla sfiducia del Guardasigilli grillino: "Non so niente di cosa sia avvenuto tra Bonafede e Di Matteo".
Poi. incalzato da Paola Tommasi che gli chiede di una sua possibile discesa in campo, ribadisce secco: "Lo ripeto da anni, i magistrati non devono fare politica. Noi ragioniamo in termini completamente differenti dai politici: noi decidiamo se uno è innocente o colpevole, non se una cosa è conveniente o dannosa". Poi l'aneddoto che stupisce anche i presenti: "Ho già rifiutato una proposta di diventare ministro, dal primo governo Berlusconi (nato quando l'inchiesta Mani Pulite era ancora in corso, ndr)". Davigo non spiega se a chiederlo è stato lo stesso Silvio Berlusconi, ma rivela la sua risposta: "Non puoi indossare la maglia di una squadra se nel primo tempo facevi il guardalinee".
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