urbano cairo

URBANETTO UBER ALLES! - IL BANANA SFANCULA TOTI E SCEGLIE CAIRO COME SUCCESSORE - PER POTER SCENDERE IN POLITICA, IL PRINCIPALE OSTACOLO SI CHIAMA ''CORRIERE DELLA SERA'': TRAMITE IL CAV, AVREBBE CONTATTATO IL GRUPPO TEDESCO BURDA - COME REAGIRA' BANCA INTESA, GIA' IN ALLARME PER LA CAUSA BLACKSTONE, CHE HA FINANZIATO CAIRO PER L'OPS SU RCS? - E C'È ANCHE IL PARTITO-MEDIASET CAPITANATO DA CONFALONIERI CHE… - VIDEO: CAIRO ESULTA ALLA FESTA DELLA GAZZETTA DELLO SPORT

Urbano Cairo scatenato alla festa della 'Gazzetta'

 

 

1. SILVIO HA SCELTO CAIRO. MA SE PENSA DI VENDERE IL ''CORRIERE'' AGLI STRANIERI, URBANETTO NON HA FATTO I CONTI CON BANCA INTESA

urbano cairo silvio berlusconi

DAGONEWS - Come abbiamo già scritto più volte, Berlusconi non lo dice apertamente ma vede un solo erede di Forza Italia all'orizzonte: Urbanetto Cairo.

 

Come diceva Oscar Wilde, imitation is the sincerest form of flattery, ovvero l'imitazione è la forma più sincera di adulazione. E a Silvio il cursus del suo ex dipendente Publitalia piace, avendo replicato le sue gesta (anche se in sedicesimo), e lo considera l'unico che può capire cosa vuol dire costruire un piccolo o grande impero dalle fondamenta.

 

Niente primarie, ci può essere solo una successione e il prescelto è Urbano. Il messaggio è arrivato chiaro anche a Giovanni Toti, che promette sfracelli ma rischia la fine di Fitto, il governatore rampante che dal basso del suo scranno regionale si volle fare leader nazionale dopo l'auto-investitura a delfino del Banana.

berlusconi galliani allo stadio con urbano cairo in fondo

 

Solo che sulla strada di Cairo verso la politica c'è quel dettagliuccio del Corriere della Sera, ovvero il primo giornale italiano, che non potrebbe mantenere in caso di discesa in campo. Sul Foglio si è parlato di contatti tra Rcs e le case editrici Burda e Axel Springer, e a questi avvicinamenti ci ha pensato l'antico Banana.

 

La domanda che gira a Milano è questa: di una vendita all'estero di RCS cosa ne pensa Banca Intesa che, attraverso Banca Imi allora guidata da Gaetano Micchichè, finanziò l'Ops di Urbanetto per la conquista del Corrierone? 

giovanni toti in tuta con berlusconi

 

Già la banca di Carlo Messina dà segni di preoccupazione per la guerra folle di Cairo nei confronti del colosso americano Blackstone per la vendita degli immobili di via Solferino a una cifra, secondo Cairo, inferiore al reale valore. Nella foga di acchiappare soldi, Urbanetto si è forse dimenticato che quella transazione aveva come advisor proprio Banca Intesa.

 

Ovviamente, anche dentro Mediaset/Fininvest a molti non piace l'ipotesi Cairo, visto che il gruppo dei Confa-boys aveva già investito Toti come successore preferito. Sia perché è uomo di Cologno (lui ex direttore del Tg4 e la moglie Siria Magri promossa condirettore di Videonews lo scorso febbraio) sia perché è uomo di Salvini. Il partito Mediaset è governista per definizione, e Confalonieri ha espresso pubblicamente il suo sostegno per il leader della Lega facendo così incazzare Berlusconi.

 

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 4

 

Cairo ha quindi due ostacoli notevoli sul suo cammino: la cessione dei giornali e l'ostilità in Mediaset. Riuscirà a superarli? Al momento, la pressione sul lato finanziario lo avrebbe convinto a desistere, e aspettare tempi migliori…

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 3

 

 

2. DA BERLUSCONI NESSUNA APERTURA, TOTI VERSO L' ADDIO A FORZA ITALIA

Paola Di Caro per il “Corriere della sera”

 

Se tre indizi fanno una prova, la storia sta per chiudersi qui. Il conto alla rovescia perché Giovanni Toti - neo co-coordinatore di FI assieme a Mara Carfagna - lasci l' incarico e il partito è cominciato. E potrebbe già concludersi all' inizio della prossima settimana, con un annuncio pubblico su Facebook in cui spiegherà che non ci sono le condizioni per la rivoluzione annunciata ed è meglio che ognuno prenda la sua strada.

 

FEDELE CONFALONIERI GIOVANNI TOTI

La sua è già quasi scritta: la fondazione di circoli civici da lanciare con un tour a settembre. Con un possibile doppio esito: o fondare un nuovo partito che vada a occupare lo spazio al centro del centrodestra, occupato finora da una FI con la quale a oggi Salvini non vuole avere niente a che fare, o costruire la seconda gamba dello schieramento, assieme a Giorgia Meloni, con la quale da giorni sono ripresi i rapporti.

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 2

 

Un esito che da settimane tanti paventavano dal partito, ma che oggi appare quasi inevitabile. E questo perché, ha spiegato Toti ai suoi, tutti i segnali che arrivano dal partito sono negativi. Primo, il tavolo delle regole, quello presieduto da lui e dalla Carfagna e allargato a Gelmini, Bernini e Tajani: doveva riunirsi questa settimana, ma è destinato a slittare.

 

Secondo, la bozza di nuovo regolamento: quella proposta dal governatore della Liguria - che di fatto mirava a primarie aperte - e rappresentava politicamente il passaggio dalla Repubblica presidenziale berlusconiana a una parlamentare con il premier (eletto con le primarie) al quale spettavano i reali poteri decisionali, nonostante sia stata limata e rivista, non ha ancora avuto l' okay nemmeno della Carfagna, pur disposta ad aperture.

Infine, a Toti non è piaciuta la cautela dei colleghi sul tema delle autonomie, e nemmeno il no al decreto sicurezza («ci si poteva astenere»).

TOTI MELONI SALVINI

 

La sostanza comunque è chiara: da Berlusconi non arriva nessuna apertura ad un partito realmente contendibile. E nessuno in FI ha la voglia, o piuttosto la forza, di opporsi.

Per questo, Toti è pronto a rompere gli indugi. Con numeri alla mano: dai sondaggi che ha fatto effettuare, FI sarebbe attestata ormai attorno al 6,5%.

 

E se tra questo elettorato duro e puro è vero che ancora Berlusconi è considerato il leader più forte, se si allarga a chi vota centrodestra il giudizio sul gradimento dei leader, dopo Salvini (43) e Meloni (32) è proprio Toti a ottenere i maggiori consensi (22), seguito da Berlusconi e Carfagna (15), dati Swg.

urbano cairo scatenato alla festa della gazzetta 1

 

 

Quanto basta a Toti per immaginare anche un partito che possa ambire a un minimo del 2-3% fino a un massimo del 7-8%, secondo le stime. Molto dipenderà dalla conquista di posizioni sul territorio, che interessa a Toti più dei numeri parlamentari: una dozzina di deputati e altrettanti senatori potrebbero seguirlo, ma sono gli amministratori quelli che gli interessano. Per un colpo di scena il momento è adesso.

O mai più.

Ultimi Dagoreport

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…