TEATRINO MAL-DESTRO - BERLUSCONI VEDE I SONDAGGI DISASTROSI (LEGA SOPRA) E SI BUTTA ALLA CONQUISTA DEI NONNI PROMETTENDO “PIÙ DENTIERE PER TUTTI” E DÀ L’OK AL PARTITO PER SCENDERE IN PIAZZA NEL “NO TAX DAY”

1. DOVE OSANO LE DENTIERE

Massimo Gramellini per “la Stampa

 

renzi e berlusconi 2 2renzi e berlusconi 2 2

Quell’uomo. La mia opinione sul lato oscuro di Berlusconi non è cambiata (ieri il sodale Verdini ha collezionato il quarto rinvio a giudizio in quattro mesi), però bisogna riconoscere che ha proprio la faccia come il marketing. Preso atto che è impossibile essere più berlusconiani di Renzi (sapevate che la nuova mail di Palazzo Chigi è matteo@governo.it?), l’Originale ha sterzato sull’unico mercato di voti che l’avatar toscano non potrà contendergli, almeno per i prossimi quarant’anni.

 

Gli anziani. Proprio lui che ha cercato di prolungare il confine della giovinezza oltre i limiti della natura e del ridicolo intende trasformarsi nel simbolo dei pensionati, la categoria di elettori più numerosa nonché quella esposta da più tempo alle radiazioni cerebro-astringenti delle sue balle. 

renzi berlusconirenzi berlusconi

 

La nuova lista delle promesse a vuoto, contenuta in una lettera ai club di Forza Italia, è uno spettacolo d’arte varia: dentiera, operazione alla cataratta, veterinario e treno gratis. E poi bonus taxi, cinema pomeridiano gratuito e naturalmente i vecchi classici: l’aumento delle pensioni minime, compresa la tredicesima, e l’abolizione delle tasse su casa e risparmi.

 

Chiedergli con quali soldi intende finanziare queste meraviglie sarebbe di cattivo gusto, ma soprattutto inutile. Parafrasando Shakespeare, le sue panzane elettorali sono fatte della stessa sostanza dei sogni, anche se al contrario dei sogni non si realizzano mai. Parafrasando Dudù, ha detto che il 36% degli italiani dorme con il cane o il gatto sul letto e il 16% li accoglie addirittura sotto le coperte. Sarà una statistica, una balla o il solito gustoso mix di entrambe?

 

2. BERLUSCONI SI SMARCA CON IL NO TAX DAY: IN CAMPO ALLA GRANDE

Paola Di Caro per il “Corriere della Sera

 

RAFFAELE FITTORAFFAELE FITTO

Che il clima sia «cambiato» dopo la «forzatura di Renzi» che ha costretto Berlusconi a scendere a patti con chi lo sfidava nel partito, a presentarsi battendo i tacchi all’incontro a Palazzo Chigi e a dargli un via libera generico sulle riforme riconfermando il Nazareno, in Forza Italia lo dicono in tanti.

 

E così, la lettera inviata ieri ai suoi parlamentari e ai suoi elettori, con la quale invita alla mobilitazione per il «No tax day» del weekend del 29 e 30 novembre (la prima di una serie di manifestazioni) e all’opposizione contro le politiche economiche del governo, non arriva a sorpresa. 
 

Era annunciata la missiva del Cavaliere, che è ancora ricoverato a Milano per l’uveite ma che domani tornerà a Cesano Boscone. E in parte era anche scontata: si contestano le politiche che hanno portato a più tasse sulla casa e non solo, come si criticano le decisioni di Renzi che si è mosso «a favore del proprio elettorato di riferimento», «tartassando» tutte le altre categorie.

 

Ma c’è un di più che non è passato inosservato: è quando Berlusconi specifica che la mobilitazione del No tax day «servirà a dare un segnale chiaro della nostra opposizione alle politiche economiche e fiscali del governo». E quando, alla fine, fa capire che sta davvero per rientrare sulla scena con tutto il suo peso: «Tra poco torno in campo, innocente e alla grande». 
 

Verdini DenisVerdini Denis

Non significa che stiano per saltare gli accordi di collaborazione siglati con Renzi. Non ora, comunque. Ma significa certamente che il clima idilliaco degli scorsi mesi, complici anche i prossimi appuntamenti elettorali, è venuto meno. All’ex premier non è piaciuto come Renzi abbia cercato di metterlo in riga sulle riforme, come abbia forzato la mano anche imponendo modifiche alla legge elettorale non gradite. E Berlusconi ha cominciato a notare crepe nello «stellone» del premier, che «perde consensi», non «doma» l’opposizione interna e sembra — dice — «in affanno e nervoso». 
 

Per questo diventa una sorta di prova del nove il cammino della legge elettorale, solo apparentemente scontato. Ieri FI ha votato con la maggioranza l’ok al testo base in commissione, ma ha drizzato le antenne (come tutti gli altri che non vogliono rischiare il voto anticipato) quando la presidente della commissione e relatrice Anna Finocchiaro ha dato ragione all’ex presidente della Consulta, Silvestri, che avvertiva come sarebbe impossibile varare una legge elettorale valida solo per la Camera e non per il Senato, almeno finché questo resterà in carica. 
 

RENATO BRUNETTA A BALLARORENATO BRUNETTA A BALLARO

Un’ovvietà in teoria, ma non in pratica: perché se si prevedesse una soluzione anche per il Senato, una volta varato l’Italicum si potrebbe andare a votare in qualsiasi momento, al di là di qualsiasi rassicurazione sul prosieguo della legislatura che Renzi si è già affannato a dare ai suoi alleati come a FI. 
 

E quindi si annuncia complicato il cammino della legge, sulla quale gli azzurri si tengono le mani libere almeno sul punto che meno condividono, quello del premio alla lista e non alla coalizione. Un cammino che risentirà anche dei risultati del voto delle Regionali di domenica: un tracollo eventuale di FI ai danni della Lega in Emilia e degli avversari in Calabria indebolirebbe ulteriormente il patto del Nazareno. 

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