BERSANI E RIGOR MONTIS, (DE)BENEDETTI DALLA TESSERA NUMNERO UNO DEL PD - L’INGEGNERE IN CATTEDRA: “MI AUGURO CHE MONTI POSSA CONTINUARE” - “LA MERKEL NON RIESCE A RISPONDERE AI PROBLEMI CHE MONTI LE PONE SULL’ECONOMIA” - “IO LE PRIMARIE NON LE AVREI FATTE, MA MI AUGURO CHE VINCA BERSANI” (DUE ANNI FA LO DEFINIVA “INADEGUATRO”) - MARCHIONNE SUGLI INVESTIMENTI “RACCONTA UNA PALLA BEN STUDIATA” - MONTI IMBARAZZA LA MERKEL…

Annachiara Sacchi per il Corriere della Sera

Le primarie e l'appoggio a Bersani, il «Monti bis» (che auspica) e le difficoltà del Paese («ridicolo pensare a una ripresa nel 2013»), il ricambio generazionale («necessario nella classe dirigente») e le aspettative per il futuro, la Fiat e Sergio Marchionne. Carlo De Benedetti a colloquio con gli studenti del Collegio di Milano. Risponde alle loro domande, parla di politica ed economia, racconta aneddoti («non barzellette come Berlusconi»). E lancia un messaggio ai ragazzi: «Sta a voi riprendere la strada della speranza e della crescita».

Inaugurazione del nuovo anno accademico, ieri mattina. Nel campus dei giovani «eccellenti», il presidente onorario di Cir - introdotto dal presidente del Collegio, l'ex ministro Giancarlo Lombardi, e dal direttore Stefano Blanco - dà inizio alla sua prolusione. I temi sono tanti. Filo conduttore, la fiducia in un'Italia migliore, nei giovani «che devono ritrovare lo spirito del Dopoguerra», la volontà di «mettersi in gioco» (titolo del suo nuovo libro, in uscita per Einaudi).

Anche per questi motivi De Benedetti dà pieno sostegno a Mario Monti: «Il mio giudizio sul suo operato è totalmente positivo, mi auguro possa continuare». Bene la riforma delle pensioni, («nonostante la gaffe sugli esodati»). Chiosa: «Negli ultimi anni, all'estero, mi vergognavo per via del bunga bunga. Ora, invece, tutti ci invidiano il premier. Se lasciasse, il mondo non capirebbe».

Un «Monti bis». Ma anche un Bersani vincitore delle primarie e con un «importante ruolo nel prossimo governo». Sollecitato dai ragazzi, De Benedetti spiega: «Io le primarie non le avrei fatte: a sei mesi dalle elezioni questo bordello non serve. Ma mi auguro che vinca Bersani: è equilibrato, saggio e non ci porterebbe verso nessuna avventura». Eppure il quadro non è roseo: «Andiamo incontro a una balcanizzazione della politica e la classe dirigente non è all'altezza delle sfide da affrontare».

I motivi: «Stiamo vivendo una profonda crisi economica e morale. È ridicolo prevedere la ripresa nel 2013: quest'anno, credo, l'Italia chiuderà con un Pil negativo del 3 per cento». Inoltre, «l'altissimo livello di corruzione ci fa pensare al '92 come a un'occasione persa: poteva essere un risorgimento e invece il suo prodotto è stato Silvio Berlusconi che ha venduto per novità un inganno». Vent'anni «sprecati». Una generazione persa. «E anche il centrosinistra, quando è stato al governo, ha mancato di coraggio».

È uno scenario amaro quello che Carlo De Benedetti illustra agli universitari. Per questo li sprona: «Riprendete in mano il Paese». Dagli spalti, Maria chiede: «Come concilia Bersani con il nuovo?». Risposta: «Penso che Bersani debba scrollarsi di dosso una nomenklatura che lo ha condizionato e che ha fatto male all'Italia. Credo lo farà. E se vincerà le primarie, e dovesse diventare premier o avere un ruolo di rilievo nel governo, penso che farà crescere una classe politica più adeguata».

C'è tempo per parlare di Fiat: «Marchionne ha avuto il merito straordinario di salvarla. Ma affermare, come fa lui, che con il mercato debole non vale la pena investire in nuovi prodotti, significa raccontare una palla. Ben studiata, ma una palla». Di Telecom: «La scalata voluta da Colaninno decretò la fine della compagnia telefonica». Di Olivetti: «Quando si parla di un suo fallimento, si dice una cosa fuori dalla realtà».

E del ruolo di Monti in Europa. Con aneddoto. «L'ex ambasciatore tedesco in Italia mi ha raccontato che Angela Merkel, dopo aver incontrato Monti per la prima volta, si complimentò con il diplomatico definendo "straordinario" il nostro premier. La seconda volta, stessa chiamata, stessa opinione. La terza, dopo un bilaterale, la cancelliera chiamò dicendo: "Per favore, non mi organizzi più incontri con Monti. Mi pone problemi economici cui non so rispondere. Non facciamone più"». Applauso dei ragazzi.

 

 

CARLO DEBENEDETTI MARCHIONNE MONTEZEMOLOPIER LUIGI BERSANI E MARIO MONTI BONANNI E MARCHIONNE MONTI E BERSANI A CERNOBBIO

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