BERSANI TROVA IL “PICCOLO ICHINO”: CARLO DELL’ARINGA CANDIDATO COL PD - ECONOMISTA LIBERAL, FU IN BALLOTTAGGIO CON LA FRIGNERO PER IL POSTO DI TECNOMINISTRO DEL LAVORO - E GIA’ AVVERTE VENDOLA: “DIALOGO CON LE FORZE MODERATE DI CENTRO” - SINISTRATI ALLE PRESE CON LE LISTE: MANCANO ALTRI 90 “NOMINATI” DA INSERIRE NEI POSTI SICURI - IN POLE I SEGRETARI REGIONALI - DONNE E GIOVANI TRIONFATORI ALLE PRIMARIE…

Flavia Amabile per "la Stampa"

Il Pd taglia il traguardo del ricambio. Si possono discutere i criteri scelti, alcune esclusioni eccellenti- o comunque di rango - ma dalle consultazioni sono emersi molti nomi nuovi di giovani e di donne, molte delle quali tra i trenta e i quarant'anni. Sono una quarantina le candidate ad essere risultate prime nelle preferenze nelle rispettive province, più di un terzo del totale. A loro vanno aggiunte quelle che invece hanno ottenuto un secondo posto così rilevante da rendere quasi sicuro il seggio in Parlamento.

Alla fine, insomma, come già nelle politiche di cinque anni fa, il Pd assicura che almeno il 30% degli eletti nelle sue liste sarà donna. Per questo motivo il regolamento delle primarie ha cercato di prevedere un'alternanza uomo-donna e, se vi fossero squilibri, il partito promette che le direzioni regionali interverranno nelle riunioni convocate tra domani e dopodomani. L'ultima parola spetterà alla direzione nazionale dell'8 gennaio.

A questo punto, quindi, il partito è impegnato nel completamento dell'elenco dei candidati . Saranno circa 950 i nomi che saranno messi in lista tra Camera e Senato, in nove casi su dieci si tratta di persone scelte durante le primarie del 29 e 30 dicembre ma solo un quarto di loro avrà un posto blindato in lista. Gli altri dovranno tentare l'impossibile per essere eletti.

Restano ancora da scegliere circa 90 candidati, tutti con l'elezione assicurata. Sono i vertici del partito a decidere in queste ore chi saranno. Ieri si è saputo che nel gruppo degli eccellenti ci sarà anche l'economista Carlo Dell'Aringa che, con il suo curriculum di accademico e profondo esperto dei temi del lavoro, rappresenta la risposta all'uscita dal partito di Piero Ichino, che a Bersani e al Pd ha preferito le liste del premier uscente Mario Monti.

«Sono molto contento di accettare la candidatura del Pd ha commentato ieri lui, dopo l'ufficializzazione della notizia - Condivido in tutto l'idea del segretario Bersani di costituire una solida maggioranza, dialogante con le forze moderate di centro, necessaria per coniugare il necessario rigore del bilancio pubblico con una politica che vada maggiormente incontro alle esigenze delle famiglie, del lavoro e delle imprese».

Dell'Aringa ha studiato Scienze Politiche all'università Cattolica di Milano e ha conseguito il D.Phil in economia all'università di Oxford. Dal 1980 è professore di Economia Politica all'Università Cattolica. Collabora con enti come l'Arel e il Cnel.

Nei giorni scorsi erano filtrati altri nomi di peso, come quello di Maria Chiara Carrozza, rettore più giovane d'Italia. Nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più sui posti ancora vacanti che, con tutta probabilità, verranno occupati da persone interne al Pd che non hanno partecipato alle primarie.

Ma ci saranno anche 47 capilista, alcuni scelti tra i più votati alle primarie, altri dai vertici del Pd. E, quindi, in totale, saranno circa 120 i candidati che otterranno un posto in lista senza essersi sottoposti alle primarie. E altri 200 posti almeno andranno divisi fra i vincitori delle primarie. Ma è un numero destinato a crescere perché si basa sul numero attuale di seggi in Parlamento, cifra che il Pd conta di veder aumentare.

 

CARLO DELL'ARINGAPierluigi BersaniPIERLUIGI BERSANIEnrico Letta

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