BIANCHI (FONDAZIONE OPEN) FA IL GANASSA: "I FINANZIAMENTI DI ROMEO SONO VECCHI DI 4 ANNI. CI DIANO, DI MAIO E I SUOI COMPAGNI DI VIAGGIO DI DESTRA E DI SINISTRA, I LORO FINANZIATORI, E FACCIAMO UN BEL CONFRONTO'' – E RAFFAELE CANTONE RICONOSCE: “LE CRITICITA’ DEL BANDO DI GARA DELLA CONSIP ERANO GIA’ EMERSE, MA I NOSTRI CONTROLLI NON POSSONO RIGUARDARE TUTTI GLI APPALTI”

 

Alberto Bianchi, presidente della Fondazione Open

 

ALBERTO BIANCHI ALBERTO BIANCHI

“Leggo dichiarazioni di grillini e di esponenti della destra come sempre apparentati, che scoprono stasera che Open è stata finanziata da Romeo, e ne approfittano per chiedere di rivelare i finanziatori di Open. La Isvafim s.p.a, non Romeo, ha finanziato Open 4 (diconsi quattro) anni fa, con un contributo che corrisponde a meno del 2% dei finanziamenti avuti complessivamente da Open.

 

luigi di maio luigi di maio

“Quel finanziamento sta sul sito di Open da 4 (quattro) anni. Ci diano, Di Maio e i suoi compagni di viaggio di destra e di sinistra, i loro finanziatori, e facciamo un bel confronto. Open ha pubblicato i nomi di TUTTI i suoi finanziatori, salvo quelli che non può pubblicare perchè una legge dello Stato non lo permette senza il loro consenso, e il cui contributo medio non raggiunge comunque i 5mila euro. Cambino la legge, e Open pubblicherà anche quelli, insieme agli sconosciuti finanziatori di Di Maio e dei suoi amici di destra e di sinistra.

 

“Se poi qualcuno ipotizza che in cambio di quel finanziamento Open o il suo presidente abbiano dato qualcosa alla Isvafim o a Romeo, ci divertiremo davanti al presidente Cantone o a un Giudice della Repubblica, a scelta di Di Maio”

 

Da Rai Radio1, ‘La radio ne parla’

 

renzi cantonerenzi cantone

Raffaele Cantone, Presidente dell’Anac, l’Agenzia Nazionale Anti Corruzione, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Rai Radio1 nel programma ‘La radio ne parla’ sulla vicenda che riguarda la Consip. Ai microfoni di Ilaria Sotis si è espresso così: “Credo che la Consip sia un momento fondamentale in una strategia degli appalti che il paese sta mettendo in campo soprattutto nella logica di riduzione delle stazioni appaltanti, ovviamente la vicenda in questo senso diventa ancora più preoccupante, c’è un problema nelle modalità con cui devono essere strutturati gli appalti, che è un tema che avevamo già individuato con una nostra ispezione nel 2016.

 

“A volte questi lotti così strutturati hanno caratteristiche tali da rendere molto limitata la concorrenza, è un tema che abbiamo già segnalato alla Consip sul quale evidentemente bisogna intervenire. La Consip è uno strumento fondamentale nell’ambito della politica degli appalti e quindi l’indagine deve essere l’occasione per evitare ulteriori vicende di questo tipo si possano ripetersi”.

raffaele cantoneraffaele cantone

 

Dalle ispezioni precedenti Cantone precisa che: “Erano emerse delle criticità che riguardavano proprio le modalità con cui era stato formato il bando. Ovviamente le criticità non significa che ci siano fatti corruttivi, evidenziano quelle criticità che restringono il mercato che è uno strumento purtroppo pericoloso perché spesso significa fa venir meno la concorrenza o creare la possibilità di fare accordo tra gli operatori e soprattutto lì dove c’è meno concorrenza c’è meno trasparenza.

 

raffaele cantone raffaele cantone

“I controlli dell’Aanc non possono riguardare tutti gli appalti, noi stiamo ampliando a molte situazioni l’istituto della vigilanza collaborativa, istituto che era stato avviato con Consip su altri appalti. Il tema vero è di provare a dare norme che sul piano della regolazione, possano creare situazioni che rendano il più difficile situazioni di concentrazione o la costruzione di bandi che possano già identificare uno o più soggetti concorrenti.  La novità del Codice appalti sta soprattutto in questo campo, nella necessità di individuare sempre minori stazioni appaltanti: si va verso una logica di maggiore concentrazione, ma questa logica non deve significare riduzione della concorrenza.

 

striscione per cantonestriscione per cantone

“La risposta ai cittadini davanti a questi episodi, senza sottovalutare il tratto della corruzione nel nostro paese che sicuramente è molto grave e sistemica, è però sicuramente la scoperta di fatti di corruzione. La prova di una reazione del sistema per cui c’è il bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, l’emersione di fatti di corruzione è certamente un momento di reazione positiva.

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