meloni salvini pier silvio marina berlusconi

"BISCIONE", CHE CETRIOLONE! - LA VENDETTA DI GIORGIA MELONI: LA MOSSA (SGRADITA A MEDIASET) DI RIVEDERE IL TETTO PUBBLICITARIO DEI CANALI RAI  SAREBBE LA RISPOSTA DELLA "SORA GIORGIA" PER LA MESSA IN ONDA DEI FUORIONDA DI GIAMBRUNO DA PARTE DI "STRISCIA" – LA NORMA SI ASSOCIA AL BLITZ DI SALVINI SUL CANONE (RIDOTTO DA 90 A 70 EURO), E SAREBBE UN BEL GUAIO PER MEDIASET, MA ANCHE PER LA7 DI URBANO CAIRO - QUANDO SCOPPIA UNA GUERRA C’È CHI SI ARRICCHISCE A SPESE DEI BELLIGERANTI. IN QUESTO CASO SONO LE...

Stefano Mannoni per Mf- Milano Finanza - Estratti

 

matteo salvini giorgia meloni

Guerra fratricida. Così si può commentare lo scoop di MF-Milano Finanza sull’ipotesi o, meglio, sul progetto di innalzare il tetto alla pubblicità raccolta dalla Rai per compensare il previsto minore introito del canone. E quando scoppia una guerra vi è chi si arricchisce a spese dei belligeranti.

 

Non sono in questo caso i neutrali, ossia coloro che non hanno interesse a sfruttare la situazione, bensì i cobelligeranti occulti, che prendono parte alle ostilità senza esporsi in prima persona. Chi sono in questo caso? La risposta non è difficile. Le grandi piattaforme internet godranno da morire. Non aspettavano altro che l’equilibrio costruito faticosamente in 20 anni nel settore televisivo si alterasse per approfittare ancora più di quanto stiano facendo della torta pubblicitaria.

 

pier silvio marina berlusconi

Che stanno erodendo sistematicamente negli ultimi dieci anni, frenati faticosamente da norme europee mirate appunto a salvaguardare un assetto difficile che veda protetti gli attori del pluralismo, che sono le televisioni e i giornali, non certo piattaforme su sui si scatenano a ogni piè sospinto tutti gli spiriti animali che si annidano nelle viscere di individui completamente spaesati.

 

 

 

meloni salvini

(...) Ora proprio nel momento in cui, con due pericolosissimi conflitti in corso, vi è più che mai bisogno del ruolo di guardiani del pluralismo delle televisioni nazionali, si rompe l’equilibrio in nome di una rappresentazione ormai superatissima della realtà del mercato.

silvio berlusconi con marina e pier silvio

 

Duopolio televisivo? Era un dibattito degli anni Novanta e degli inizi del 21° secolo che oggi non rispecchia più le dinamiche sul campo. Che sono quelle di una resistenza a oltranza dei pilastri della sfera pubblica - televisioni e giornali - contro l’assalto alla diligenza della pubblicità da parte delle superpotenze transnazionali digitali. Far West si diceva una volta per fustigare l’appropriazione delle frequenze e della pubblicità da parte di Rai e Mediaset.

 

Ebbene, chi ha seguito lo sviluppo del digitale terrestre sa bene che questa è storiografia. Il far west c’è, ma è quello offerto dall’assalto alla diligenza di tutte le risorse disponibili per il sostentamento della sfera pubblica da parte dei banditi digitali nordamericani. Ma, se tutto questo è vero, perché non attenersi alla raccomandazione latina quieta non movere? Spostando le condizioni dell’equilibrio si precipita solo in una crisi di cui proprio il valore costituzionale del pluralismo non ha in questo momento alcun bisogno

giorgia meloni matteo salvini in versione barbie

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...