TORY PER LE CORNA – BORIS JOHNSON GODE PER LO SCANDALO CHE INGUAIA DAVID CAMERON, CON CUI RIVALEGGIA DAI TEMPI DI OXFORD. IL PREMIER BRITANNICO HA ORDINATO UN’INCHIESTA SULL’AMICO-NEMICO PER LE SUE CONSULENZE MILIONARIE ALLA “GREENSILL CAPITAL”, MA IL RISCHIO È DI CREARE IMBARAZZO PER TUTTO IL PARTITO CONSERVATORE, CHE POTREBBE ESSERE TRAVOLTO – VIDEO: COSA DICEVA CAMERON DIECI ANNI FA SULLE LOBBY
I must admit, Cameron couldn’t have put it better!
— Richard Burgon MP (@RichardBurgon) April 12, 2021
“The far too cosy relationship between politics, government, business and money. I’m talking about lobbying - and we all know how it works: the lunches, the hospitality, the quiet word in the ear....” pic.twitter.com/oQdlOoX7qI
Alessandra Rizzo per "la Stampa"
«È il prossimo scandalo pronto a scoppiare. Sto parlando del lobbismo», diceva David Cameron una decina d' anni fa in un video che da giorni impazza su Twitter. «Sappiamo tutti come funziona: un pranzo, un po' di ospitalità, una parola sussurrata all' orecchio». L' ex premier aveva ragione, ma non poteva immaginare che sarebbe stato proprio lui, novello lobbista, a finire al centro dello scandalo.
Adesso deve affrontare un' inchiesta ordinata dal suo eterno amico-nemico, l' attuale primo ministro Boris Johnson. Downing Street assicura che l' unico obiettivo è la trasparenza, mentre in molti sospettano un colpo basso di Johnson per danneggiare il rivale di una vita. Ma lo scandalo si sta allargando, e rischia di travolgere altri Tory e creare imbarazzo al primo ministro stesso.
david cameron contro il lobbismo nel 2010
Al centro della vicenda c' è la Greensill Capital, una società finanziaria anglo-australiana oggi fallita di cui Cameron è stato consulente per i rapporti con il governo. E così Cameron, dimessosi da primo ministro dopo aver perso il referendum sulla Brexit nel 2016 e arruolato dalla Greensill nel 2018, si è dato da fare per garantire all' azienda un trattamento favorevole: un drink con Matt Hancock, il ministro della Salute; messaggi sul telefonino di Rishi Sunak, il ministro del Tesoro; contatti con sottosegretari vari.
scandalo Greensill per David Cameron
Per il Times, il primo a rivelare lo scandalo, Cameron avrebbe confidato ad amici di poter guadagnare fino a 60 milioni di sterline grazie alle sue azioni. Ha anche accompagnato il fondatore Lex Greensill in Arabia Saudita per incontrare il principe ereditario Mohammed Bin Salman, incontro avvenuto circa un anno dopo l' assassinio del giornalista dissidente Jamal Khasshoggi.
david cameron e boris johnson a oxford
L' ex premier ha ammesso che, nei suoi contatti con il governo, avrebbe dovuto usare solo «canali di comunicazioni formali così da non lasciare spazio a fraintendimenti». Ma ha negato ogni illecito, sottolineando di aver rispettato l' intervallo di due anni previsto dalla legge prima che ex ministri o funzionari pubblici possano intercedere presso il governo per conto di un' azienda privata.
Davide Cameron con Lex Greensill
A Johnson non è bastato. Il primo ministro ha ordinato un' inchiesta «seria e indipendente» che si concluderà a giugno. Per gli osservatori, Johnson è ben felice di mettere all' angolo David Cameron dopo aver passato anni nella sua ombra (un' ombra certo ingombrante): prima a Oxford, dove Cameron ha ottenuto migliori risultati accademici; poi nel partito conservatore (all' epoca all' opposizione) dove Cameron, due anni più giovane di Boris, è diventato segretario nel 2005; infine a Downing Street, dove Cameron si è insediato nel 2010, quando Johnson era sindaco di Londra.
Vite parallele in cui Johnson, più brillante e carismatico ma meno disciplinato, è finito spesso in seconda fila, ma sempre col fiato sul collo del rivale. Poi ci ha pensato la Brexit, Johnson per il divorzio, Cameron contro, a cementare la frattura e rovesciare i ruoli.
Johnson corre però il rischio che il partito, spesso accusato di fare favori ad amici potenti, finisca invischiato in uno scandalo già definito il più grave nelle istituzioni britanniche da vent' anni a questa parte.
bullingdon club osborne cameron e boris johnson
Nei giorni scorsi un' altra rivelazione: un alto funzionario pubblico lavorava anche come consulente part-time della Greensill. Il Labour vorrebbe un' inchiesta più ampia (richiesta per ora respinta), e accusa Johnson di puntare il dito contro Cameron solo per distogliere l' attenzione dalle accuse di favoritismo rivolte al governo durante pandemia. Il segretario Keir Starmer azzarda un paragone con gli scandali degli Anni 90 sotto John Major, ripetendo una parola, «sleaze» (sporcizia, immoralità), che riporta alla mente quel periodo. «Clientelismo e sporcizia - dice - sono tornati nel cuore del partito conservatore».
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