vladimir putin olaf scholz mario draghi boris johnson

SANZIONI STONATE – BORIS JOHNSON, NELL’INTERVISTA ALLA BBC IN CUI HA RACCONTATO DELLE MINACCE TELEFONICHE DI PUTIN (“NON VOGLIO FARTI DEL MALE, MA CON UN MISSILE MI CI VORREBBE SOLO UN MINUTO”), HA ANCHE RICORDATO LE “DIFFERENZE DI OPINIONE” DEGLI ALLEATI SULLA RISPOSTA ALL’INVASIONE UCRAINA,  “PARTICOLARMENTE DA PARTE DEI NOSTRI AMICI TEDESCHI. IO PENSAVO CHE SI POTESSERO TAGLIARE GAS E PETROLIO RUSSO. MA MARIO DRAGHI DISSE: ‘MI DISPIACE, MA NON POSSIAMO FARLO…’”

 

1 - BORIS JOHNSON: «PUTIN MINACCIÒ DI UCCIDERMI CON UN MISSILE»

Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per il “Corriere della Sera”

 

BORIS JOHNSON VLADIMIR PUTIN

Vladimir Putin minacciò Boris Johnson di ucciderlo all’istante. La straordinaria rivelazione è stata fatta alla Bbc dall’ex premier britannico, che ha raccontato di una lunga telefonata l’anno scorso col leader russo, nella quale Putin a un certo punto gli disse: «Boris, io non voglio farti del male, ma con un missile mi ci vorrebbe solo un minuto».

 

Johnson ha commentato che «dal tono molto rilassato che aveva assunto, da quell’aria di distacco che sembrava avere, si stava solo prendendo gioco dei miei tentativi di indurlo a negoziare». Ma a Londra hanno preso sul serio la sparata e ieri la notizia campeggiava sulle prime pagine dei giornali inglesi.

 

vladimir putin

[…] Il premier britannico cercò in qualche modo di rassicurare il leader russo e dissuaderlo dallo scatenare una guerra. Putin gli chiese: «Boris, tu dici che l’Ucraina non entrerà nella Nato “a breve”. Cos’è “a breve”?»; al che Johnson rispose: «Beh, non entrerà nella Nato per quanto si possa prevedere nel futuro, e tu lo sai molto bene».

 

Ma allo stesso tempo Boris lanciò un chiaro ammonimento: «Guarda — disse a Putin — se fai questo sarà una catastrofe totale. Significherà un massiccio pacchetto di sanzioni occidentali e continueremo a intensificare il nostro sostegno all’Ucraina».

 

MARIO DRAGHI OLAF SCHOLZ

Johnson ha però confermato che c’erano «differenze di opinione» fra gli alleati occidentali, «particolarmente da parte dei nostri amici tedeschi», che riguardo alle sanzioni auspicavano una «ambiguità creativa».

 

«Non lo capivo io stesso — ha raccontato Boris — pensavo che gli si potesse dire che taglieremo il gas e il petrolio russo, che sanzioneremo ciascuno degli oligarchi, e che tutti sarebbero stati con me. Ma Mario Draghi disse: “Guarda, mi dispiace, ma devo semplicemente dirti che non possiamo farlo, non possiamo fare a meno del gas e del petrolio russi”». […]

 

2 - BORIS JOHNSON E LE MINACCE DI PUTIN "VOLEVA BOMBARDARE IL REGNO UNITO"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Agliastro per “la Stampa”

 

BORIS JOHNSON E ZELENSKY A KIEV

[…]  Quella che l'ex premier Tory definisce «la più straordinaria telefonata» si sarebbe svolta il 2 febbraio 2022 e Johnson sostiene che durante la conversazione avvisò Putin che la guerra sarebbe stata «una completa catastrofe», che le sanzioni occidentali sarebbero aumentate e ci sarebbero state più truppe della Nato ai confini della Russia.

 

Tutt'altra la versione di Mosca: «O questa è una bugia deliberata» o «non è stata intenzionale» e Johnson «di fatto non ha capito di cosa gli stesse parlando Putin». Secondo il Cremlino, Putin avrebbe detto che, in caso di adesione dell'Ucraina alla Nato, «un potenziale dispiegamento di missili (...) vicino ai confini» russi «significherebbe che qualsiasi missile potrebbe raggiungere Mosca in pochi minuti».

 

boris johnson joe biden olaf scholz emmanuel macron mario draghi

«Se quel passaggio è stato percepito in questo modo», ciò «rende la situazione molto imbarazzante». Difficile dire come siano andate davvero le cose. Di certo c'è che purtroppo di lì a poco i soldati russi avrebbero invaso l'Ucraina in una guerra criminale costata la vita a migliaia e migliaia di persone.

MACRON - DRAGHI - SCHOLZ A KIEVOLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI

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