maria elena boschi pier luigi stefania madre fratello emanuele

BOSCHI, UNA FAMIGLIA BEN RAMIFICATA - PRIMA BANCA ETRURIA, ORA LE COOP: MARIAELENA DIVERSIFICA - I FRATELLI EMANUELE E PIERFRANCESCO BOSCHI (UNO CONSULENTE, UN ALTRO ASSUNTO) IMPEGNATI AL SALVATAGGIO DELLE COOP CON UN GIRO DI SOCIETA’ FIORENTINE

Camilla Conti per “il Giornale

 

Salvate il soldato coop. A ogni costo. Le cooperative di costruzioni sono in affanno. L' onda lunga della recessione si è abbattuta sul comparto lasciando in dote dal 2008 al 2014 un calo di circa 64 miliardi di investimenti e una perdita di 529mila posti di lavoro più altri 800mila considerando l' indotto.

matteo renzi maria elena boschimatteo renzi maria elena boschi


Come ha ben ricostruito Antonio Amorosi nel suo libro Coop connection, le «sette sorelle del mattone» da padrone del mercato si sono ritrovate cenerentole: parliamo delle reggiane Unieco, Coopsette e Cmr, Cesi di Imola, Coop Costruzioni di Bologna, Cmb di Carpi e Cmc di Ravenna, la terza impresa di costruzioni del Paese che ancora regge perché del miliardo di fatturato il 60% è ottenuto da commesse all' estero.

 

L' ex presidente di Legacoop, Giuliano Poletti, è stato chiamato da Matteo Renzi proprio per tamponare il collasso, ricorda Amorosi. L'«unità di crisi» di Palazzo Chigi è dunque già al lavoro da tempo. Ma avrebbe affidato una missione in outsourcing agli alfieri del Giglio magico.


Il condizionale è d' obbligo perché nei salottini di Firenze e Arezzo nessuno conferma né smentisce. Ma qualcuno si è lasciato scappare una mezza parola in più. E, in cambio della massima riservatezza, ha riferito al Giornale di una serie di incontri avvenuti nei mesi scorsi presso lo studio di Francesco Bonifazi, avvocato, parlamentare e tesoriere del Pd nonché ex fidanzato del ministro Maria Elena Boschi.

 

SALVATORE BUZZI - GIULIANO POLETTISALVATORE BUZZI - GIULIANO POLETTI

Chi era seduto attorno al tavolo? Lo stesso Bonifazi, l' avvocato fiorentino Leonardo Romagnoli (nominato nel 2015 commissario della Cantarelli, storica azienda aretina d' abbigliamento, e chiamato nel 2009 da Renzi nel cda dell' Ataf, l' azienda di trasporti pubblici del capoluogo toscano), Vincenzo Onorato (presidente del Consorzio cooperative costruzioni di Bologna) e Emanuele Boschi.


Ovvero il fratello del ministro, nonché ex responsabile dell' analisi dei processi di costo di Banca Etruria. Boschi junior lascia la popolare aretina a marzo 2015 e si appoggia per alcune settimane allo studio fiorentino di Luciano Nataloni, in via delle Mantellate 8, commercialista ed ex membro del cda della stessa Etruria.

 

Nataloni è stato indagato per conflitto d' interessi dalla procura di Arezzo per i finanziamenti erogati dalla banca a 14 società vicine a lui e all' ex presidente Lorenzo Rosi, che avrebbero causato 30 milioni di euro di buco.

 

Nel giugno 2015 Emanuele Boschi si trasferisce a pochi passi, al civico 9 della stessa via, chiamato da Bonifazi, per ricoprire la carica di presidente del cda della Mantellate Nove Srl, che offre servizi aziendali rivolti a studi legali e contabili. Ed è dunque come consulente di fiducia che si sarebbe seduto attorno al tavolo che avrebbe dato vita al piano salva coop.

 

MARIA ELENA BOSCHI FRANCESCO BONIFAZI A FORMENTERA  MARIA ELENA BOSCHI FRANCESCO BONIFAZI A FORMENTERA

Ovvero lo scorporo della parte «buona» da quella «cattiva» (seguendo un po' lo stesso schema delle good e bad bank testato con l' Etruria) della galassia del consorzio CCC che ha duecentoquaranta imprese associate e ventimila addetti e una sede di nove piani nel quartiere periferico di Bologna Borgo Panigale.

 

La genesi operativa del progetto resta da chiarire ma la notte del 4 aprile il vecchio Consorzio CCC ha affittato il ramo d' azienda relativo all' acquisizione degli appalti al neonato consorzio Integra, con sede a Bologna, un giro d' affari complessivo di circa 6 miliardi con una capitalizzazione di 42 milioni sottoscritta in meno di un mese.

 

Nella nuova società è stato trasferito il portafoglio lavori da 2 miliardi di euro di CCC e a presiedere Integra è stato chiamato Onorato. Il rilancio passa dunque dalla good company. Meno certo è il destino del vecchio consorzio CCC, da quattro anni in contratto di solidarietà, dove rimarranno 86 dipendenti (55 sono migrati in Integra) e il cui timone è stato ceduto da Onorato a Domenico Livio Trombone, già nel collegio sindacale di big della cooperazione come Unipol, Cpl Concordia e Coopsette, e considerato vicino al sindaco piddino di Modena e presidente della Provincia, Gian Carlo Muzzarelli.

maria elena boschi francesco bonifazimaria elena boschi francesco bonifazi

 

boschi col fratello pier francesco 1boschi col fratello pier francesco 1

I fornitori, gli artigiani, che non hanno ancora incassato i lavori svolti, dove andranno a finire?, si chiedono in Emilia. Ricordando che nel consuntivo del Ccc al 25 giugno 2015 erano iscritti debiti per 990 milioni. Senza dimenticare i soci prestatori che vantano crediti verso le vecchie coop edili: solo quelli residenti in territorio reggiano erano esposti per complessivi 70 milioni. Tutti elettori che il partito rischia di perdere. E questo l'«unità di crisi» del Giglio magico lo sa bene.


Il destino delle coop di costruzione sta inoltre a cuore alla famiglia Boschi: Pier Francesco, il fratello più piccolo che lo scorso 2 giugno ha accompagnato Maria Elena al Quirinale per la festa della Repubblica, è assunto alla Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA GIÀ PRONTO IL DISCORSO (“HO SALVATO IL MONDO”) E INVECE HA DOVUTO FARE PIPPA DI FRONTE AL NIET DEL PRESIDENTE RUSSO ALLA TREGUA DI 30 GIORNI IN UCRAINA – ZELENSKY COTTO E MANGIATO: “SE NON SEI AL TAVOLO DEL NEGOZIATO, SEI NEL MENÙ” – LE SUPERCAZZOLE DEL TYCOON SU IRAN E ARABIA SAUDITA E LA PRETESA DELL’EX AGENTE DEL KGB: ACCETTO IL CESSATE IL FUOCO SOLO SE FERMATE GLI AIUTI ALL’UCRAINA. MA TRUMP NON POTEVA GARANTIRE A NOME DELL’EUROPA – DOPO IL SUMMIT A GEDDA DI DOMENICA PROSSIMA CI SARÀ UNA NUOVA TELEFONATA TRA I DUE BOSS. POI L’INCONTRO FACCIA A FACCIA…

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO…