“LA LEGA NORD È STATO IL GRIMALDELLO PER FAR FUORI I PARTITI DELLA PRIMA REPUBBLICA: PRIMA LA DC, POI I SOCIALISTI E I COMUNISTI” - LA REGIONE LOMBARDIA LO PREMIA CON LA ROSA CAMUNA E BOSSI SI SCATENA - L’ABBRACCIO CON CONFALONIERI, CHE NEI GIORNI SCORSI HA RIUNITO I DIRETTORI DI RETE DI MEDIASET E LI HA INVITATI CALDAMENTE A “TIRARE LA VOLATA” A FORZA ITALIA PER LE EUROPEE PER AIUTARE A REALIZZARE IL SORPASSO SU SALVINI – LE BORDATE DI LEONI, SODALE DEL SENATUR, CONTRO I PASTICCERI SALVINI E CALDEROLI - VIDEO
Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera” - Estratti
bossi confalonieri ROSA CAMUNA
C’è Fedele Confalonieri che lo abbraccia e gli dice: «Ti voglio bene». C’è Giuseppe Leoni, con cui quarant’anni fa a Varese fondò la Lega autonomista lombarda che lo accoglie con un sorrisone. C’è Alessandro Patelli, il primo responsabile organizzativo e cassiere della Lega lombarda, che lo rivede dopo tanti anni.
E molti altri, rappresentanti delle istituzioni, compagni di partito e di avventure. Sono tutti lì per Umberto Bossi, il vecchio leone a cui la Regione Lombardia ha assegnato il premio Rosa camuna.
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Accompagnato dalla moglie Manuela e dai figli Renzo e Sirio, quando è chiamato sul palco Bossi, seppur con voce affaticata dagli acciacchi e dall’età, sfoggia l’orgoglio per ciò che ha rappresentato la sua creatura politica: «La Lega Nord è stato il grimaldello per far fuori i partiti della Prima Repubblica: prima la Dc, poi i socialisti e i comunisti».
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Il suo antico sodale Leoni non si lascia scappare l’occasione di rimarcare la distanza tra le origini e l’attualità: «Noi sognavamo una cosa diversa, questi sono i pasticceri che si sono messi a far politica. Era gente seria quella che pensava la politica di allora. Un pasticcere è Roberto Calderoli che faceva il dentista, riparava i denti e ora tenta di riparare la Costituzione».
Ma è una voce isolata. A Palazzo Lombardia è un pomeriggio di festa, non c’è spazio per le polemiche. Per Bossi è una delle ormai rarissime uscite in pubblico. Quando entra in sala lo accoglie un applauso scrosciante. Tutti gli si fanno intorno per scattare un selfie, sotto lo sguardo preoccupato della moglie Manuela che non ama gli assalti al senatur.
Lui saluta tutti, con Confalonieri l’abbraccio è carico di affetto. L’ex braccio destro di Silvio Berlusconi, a sua volta premiato, dal palco gli rivolge parole cariche di nostalgia: «Qui c’è l’Umberto, che bello.Quanti ricordi che mi riportano ai primi tempi. Tanti scontri ma anche incontri...».