bossi salvini

BOSSI DI SEPPIA - "IL PIENONE A PONTIDA? SE CI PORTI ANCHE L’AFRICA…HO VISTO TANTA GENTE PROVENIENTE DAL SUD CHE VUOLE SOLO ESSERE MANTENUTA - IN EUROPA SALVINI NON ANDRÀ DA NESSUNA PARTE: COME SI PUO’ PENSARE CHE FRANCESI O TEDESCHI SI FACCIANO METTERE IL CAPPELLO IN TESTA DA NOI ITALIANI? RISPONDIAMO ALLA NOSTRA GENTE. QUELLA DEL NORD…"

bossi salvini maroni

Cesare Zapperi per il Corriere della Sera

 

La Pontida dei record non l' ha vista. Se l' anno scorso era presente dietro il palco ma non lo fecero parlare, ed era la prima volta nella storia iniziata nel lontano 1990, domenica Umberto Bossi il «sacro suolo» non l' ha proprio calpestato. «Non stavo tanto bene» cerca di giustificarsi, senza essere troppo convincente. Il motivo ufficiale della clamorosa assenza sarebbe un fastidioso mal di schiena, ma basta insistere un po', mentre nel tardo pomeriggio scende dall' auto che lo riporta a casa dopo qualche ora trascorsa a trovare vecchi amici, per capire che nella Pontida 2018, al di là delle innovazioni cromatiche, si sarebbe sentito un corpo estraneo.

BOSSI DITO MEDIO

 

Senatore Bossi, non le è dispiaciuto non partecipare ad una delle edizioni più partecipate del raduno leghista?

«Non mi sentivo bene, con questo mal di schiena...».

A Pontida il suo successore Matteo Salvini ha fatto il pienone.

«E come no. Se ci porti lì anche l' Africa... Ma non è una gara a chi porta più gente.

Dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi».

 

La Lega sovranista che a lei non piace molto ha però conquistato la simpatia di elettori in tutta Italia. Domenica c' erano pullman carichi di militanti provenienti dal Sud. Questa novità la turba?

giorgetti bossi

«Guardi, ho visto solo un sacco di gente interessata ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c' è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali?».

 

Perché esclude che le idee di Salvini possano rivelarsi giuste?

«La storia va da un' altra parte. Non basta parlare».

Bossi si ferma improvvisamente. Distoglie lo sguardo dall' interlocutore che cerca di incalzarlo e fissa un punto lontano. Come se parlare della Lega sovranista gli procurasse fastidio, se non dolore.

pontida

È un pomeriggio afoso, nelle stradine di Gemonio non passa anima viva, il vecchio «capo» leghista sta rinchiuso nella sua auto blu.

Senatore, gli ultimi sondaggi dicono che il Carroccio veleggia attorno al 30 per cento. Lei al massimo era arrivato al 10.

«Non credo molto ai sondaggi, la gente vota nelle urne. E comunque, se tutti i giorni fai una promessa e sollevi polveroni qualcuno finisci per tirarlo dalla tua parte. Ma i cittadini mica sono stupidi. Oggi ti votano, domani ti voltano le spalle se non mantieni tutte le promesse che hai elargito».

 

BOSSI

Da poco più di un mese la Lega guida il Paese grazie al contratto di governo con il Movimento 5 Stelle. Come giudica l' esecutivo di Giuseppe Conte?

«Mah... Finora non hanno fatto niente».

 

Sempre al raduno di Pontida Salvini ha anche lanciato una sfida di respiro europeo, parlando dell' obiettivo di dare vita alla Lega delle leghe. Nemmeno questo le piace?

«Ma non si va da nessuna parte, non scherziamo. Come potete pensare che francesi o tedeschi si facciano mettere il cappello in testa da noi italiani? Su dai, guardiamo in casa nostra e rispondiamo alla nostra gente. Quella del Nord, eh...».

 

salvini a pontida 2018 MARONI BOSSIBOSSI salvini a pontida 2018pontidaBOSSI BERLUSCONIumberto bossiBOSSIBOSSIRENZI PRIMO GIORNO DA SENATORE CON CERNO E BOSSI

Ultimi Dagoreport

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...