BOSSI CONTRO IL BANANA PASSERIZZATO SUI MONTI: “LA FRATTURA POTREBBE ESSERE INSANABILE. OFFRIRANNO A MONTI IL GOVERNO ANCHE OLTRE IL 2013” - VENDOLA IL “MA-ANCHISTA” NON SI SCUSA CON VELTRONI - LEO: DELEGA SULLA RIFORMA FISCALE ENTRO MARZO - LA MARGHERITA SARà LIQUIDATA - MASTRAPASQUA (L’UOMO DEI 30 INCARICHI): 30 MILIONI DI ITALIANI HANNO BENEFICI “IRRINTRACCIABILI” DALLO STATO - VIGILI ROMA, GIULIANI: “BERNABEI PRIMA DI PAGARE POTEVA DENUNCIARE” - I PASSEGGERI BLOCCANO IL TRENO ROMA-OSTIA…
1 - MA ANCHE
Jena per "la Stampa" - E' contro la Tav ma anche contro la violenza, Vendola ci è diventato veltroniano.
2 - GOVERNO: BOSSI, MONTI OLTRE 2013? PARE DI SI', NAPOLITANO E BERLUSCONI SUOI AMICI
(Adnkronos) - Offriranno a Mario Monti la possibilita' di restare e andare avanti oltre la fine della legislatura? "Mi pare di si', vediamo come si comporta. Il Presidente della Repubblica e' suo amico e quella e' una sponda importante. E anche Berlusconi pare sia suo amico". Cosi' il leader della Lega, Umberto Bossi, risponde ai giornalisti lasciando Montecitorio. E a chi gli domanda se l'amicizia con Berlusconi sia finita, il Senatur risponde secco: "be', fa il contrario di quello che avevamo deciso di fare".
3 - BOSSI, FRATTURA CON BERLUSCONI POTREBBE ESSERE INSANABILE...
(Adnkronos) - La frattura con Berlusconi, in vista delle amministrative, e' insanabile? "E' difficile, mi pare di si'". Cosi' il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, risponde ai giornalisti lasciando Montecitorio.
4 - NOI FACCIAMO ANCHE SENZA SOLDI BERLUSCONI
(Adnkronos) - Sul finanziamento delle campagne elettorali del Pdl, tra le questioni al centro del vertice del partito ieri a Palazzo Grazioli, ironizza il leader della Lega Umberto Bossi. "Che dire? Noi della Lega non abbiamo problemi, non abbiamo mai fatto campagne elettorali con soldi di Berlusconi...".
5 - MONTI: 15 MESI NON MI BASTANO. COSÃ IL PREMIER SI RICANDIDA AL 2013
Affaritaliani.it - "Non possiamo sperare di completare in 12 o 15 mesi un cambiamento generazionale che normalmente richiede una generazione. Ma è importante metterlo in movimento". Mario Monti esce allo scoperto e inizia a mettere le mani avanti prospettando l'ipotesi che i pochi mesi che lo separano dalle elezioni non siano sufficienti a cambiare l'Italia. Già Affaritaliani.it aveva raccolto un rumor che prevedeva uno slittamento delle elezioni previste per il 2013 a data da destinarsi per lasciare il tempo al premier di fare il suo lavoro. Un lavoro che né il Pdl né il Pd hanno il potere e la voglia di fare...
La comunità internazionale già oggi riconosce che "l'Italia sta cambiando marcia, cercando di dotarsi di un sistema di governo un pò meno bizantino e un pò più trasparente". E la missione che il Governo Monti intende portare a termine entro la legislatura è questa. Perchè "non possiamo sperare di completare in 12 o 15 mesi un cambiamento generazionale che normalmente richiede una generazione. Ma è importante metterlo in movimento".
E' quanto ha detto il Premier Mario Monti nell'intervista all'agenzia Bloomberg anticipata ieri per stralci, di cui oggi è stata pubblicata la versione integrale. Ed è in questo contesto che Monti ha affermato la frase che ha suscitato da ieri sera sui mezzi di informazioni ipotesi e scenari circa un secondo mandato a palazzo Chigi per lui e i suoi ministri nella prossima legislatura. "Se io e i ministri del mio governo faremo molto bene il nostro lavoro -ha detto il Premier- non credo che siano molte probabilità che ci chiedano di rimanere in carica".
6 - FISCO: LEO, ENTRO MARZO DELEGA SU RIFORMA IN COMMISSIONE CAMERA
Radiocor - 'La delega sulla riforma fiscale potra' essere esaminata dalla Commissione Finanze della Camera tra la meta' e la fine di marzo. Auspico che questo possa avvenire in sede deliberante per evitare il passaggio in Aula che allungherebbe i tempi per l'approvazione almeno fino alla pausa estiva'. Lo annuncia Maurizio Leo, presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tributaria, intervenendo alla cerimonia per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario tributario del Lazio.
'Tra i temi che saranno affrontati - aggiunge Leo - ci saranno certamente quelli dell'abuso di diritto, del raddoppio dei tempi per l'accertamento e quelli relativi ad una serie di norme sul contenzioso tributario finalizzate ad agevolare il rapporto tra il fisco e il contribuente'.
7 - ROMA: PASSEGGERI ROMA-LIDO IN RIVOLTA, CONTRO RITARDI BLOCCANO TRENO
(Adnkronos) - Invasione binari in stile No-Tav. Non succede in Valsusa, ma a Roma. A cento metri dalla fermata Magliana della linea Roma-Ostia, in direzione Piramide. Esasperati dai continui rallentamenti e da fermate apparentemente ingiustificate, dopo l'ennesima sosta di mezz'ora, alcuni passeggeri hanno aperto le porte dei vagoni e sono scesi, in massa, nel bel mezzo della ferrovia. Raggiungendo a piedi la stazione e bloccando in tal modo anche il traffico degli altri treni, ancor prima dell'inizio dello sciopero di quattro ore indetto per oggi a partire dalle 8,30.
8 - ACI: CORTE CONTI, CONTINUA TREND NEGATIVO A CAUSA RIDUZIONE FORMALITA'
(Adnkronos) - L'Aci risente finanziariamente della 'sburocratizzazione' delle pratiche automobilistiche e della crisi del mercato e per questo ha avviato da tempo un contenimento della spesa. Il giudizio e' della Corte dei Conti, che ha esaminato la gestione finanziaria dell'Automobile club d'Italia (Aci) per gli esercizi dal 2008 al 2010 e dei 106 Automobile club provinciali e locali (AA.CC.) per gli esercizi dal 2007 al 2009.
Nella relazione si rileva che, negli esercizi in riferimento, ''sono stati effettuati interventi di aggiornamento degli assetti ordinamentali interni che hanno consentito, in particolare, il passaggio, a decorrere dall'esercizio 2011, ad un sistema di contabilita' economico-patrimoniale in sostituzione del sistema di contabilita' finanziaria finora utilizzato, e l'adozione di un nuovo regolamento interno della federazione Aci nonche' del regolamento di governance delle societa' controllate, volto ad un piu' funzionale e omogeneo governo delle societa' strumentali'', spiega la Corte dei Conti.
LA MARGHERITA SARÃ LIQUIDATA
Sa. Men. per "Il Messaggero" - Finirà con la liquidazione di tutti i beni, la storia del partito Margherita. L'ha deciso il gruppo di lavoro istituito dai leader dell'ex partito dopo lo scandalo dei tredici milioni sottratti dall'ex tesoriere Luigi Lusi. Ieri il documento che contiene i primi dettagli della proposta firmata da Francesco Rutelli è stato consegnato nelle mani dei pm Stefano Pesci e Alberto Caperna che indagano sulle sottrazioni ai fondi del partito.
Due pagine di testo in cui si spiega: «Mentre si svolge l'accurata due diligence che consentirà di presentare all'Assemblea Federale documenti e proposte di deliberazioni rigorose e puntuali, occorre definire la proposta di destinazione dei fondi, una parte dei quali dovrà essere accantonata come fondo di garanzia, una parte destinata a definire le prospettive del quotidiano Europa e a concludere tutte le situazioni amministrative e del personale tuttora in esercizio. Tutti concordano che con la prossima Assemblea si definisca la fase di liquidazione della Margherita-Dl».
9 - VENDOLA A VELTRONI: «NON MI SCUSO»
Da "la Stampa" - «Per aprire il congresso del Pd, Veltroni se la prende con me. à surreale». Niente scuse di Nichi Vendola a Walter Veltroni, dopo il botta e risposta tra i due sulla «destra con il loden». «Sono sbalordito, io non ho inteso partecipare a nessuna baruffa di palazzo. Non mi interessano le polemiche spicciole - ha detto il leader di Sel -. Con rispetto, non mi occupo di Veltroni, non parlo di Veltroni ma di contenuti per un cambiamento e una speranza». «In tutto il mondo la contesa tra progressisti e conservatori è comprensibile. In Italia una parte del fronte progressista discute di abbattere l'articolo 18, soggiogata dalle ricette del liberismo».
10 - PENSIONI: MASTRAPASQUA SU INVALIDITA', IN 30 MLN CON BENEFICI SCONOSCIUTI DA STATO
(Adnkronos) - ''Io ritengo sia arrivato il momento di decidere di fare qualcosa in questo sistema dove c'e' grande confusione. Non e' vero che mancano i soldi: zero euro nel fondo autosufficienza, ma 17 miliardi di euro nel fondo invalidita'. Ci sono regole vecchissime che sfuggono, 30 milioni di italiani ricevono benefici dallo Stato che sono sconosciuti e non tracciabili''. Ad affermarlo e' Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps e' intervenuto a L'aria che tira, condotto da Myrta Merlino su LA7 alle 11, in tema di invalidita'.
''Non parlo di falsi invalidi -sottolinea- perche' ho troppo rispetto dell'invalidita'. Mi scuso per i controlli che stiamo facendo agli invalidi veri e per il disturbo anche alle loro famiglie ma l'obiettivo e' di cambiare la percezione che oggi si ha quando si vede un pass di invalidita' su un'auto: si pensa subito alla truffa allo stato''.
Mastrapasqua ha aggiunto, in relazione alle chiamate di verifica, che ''l'Inps ha tentato il dialogo con le Regioni ma ci hanno obbligato a fare tutto senza collaborazione''. Ha fatto l'esempio ''dei medici delle Asl che si ribellano quando i medici dell'Inps sono chiamati per controllare le documentazioni e gli assistiti''.
11 - ROMA: COMANDANTE GIULIANI, BERNABEI DOVEVA DENUNCIARE PRIMA DI PAGARE
(Adnkronos) - "Trovo singolare che la vittima di una concussione denunci l'accaduto dopo aver pagato la mazzetta". Lo ha dichiarato, in un'intervista a 'Il Messaggero', Angelo Giuliani, comandante generale del corpo dei vigili di Roma.
"Se - ha continuato - lo avessimo saputo prima saremmo potuti essere piu' incisivi: si segnano i soldi, si utilizzano le telecamere... Insomma, avremmo potuto procedere anche agli arresti. Con i fratelli Bernabei ho avuto dei contatti, ma come ne ho con tantissimi altri imprenditori, residenti, commercianti, giornalisti e politici. Credo sia normale per il mio ruolo".
Giuliani si e' anche espresso sulla questione della sparizione di alcuni hard disk nella sede del Gruppo Sportivo dei vigili ubani, sponsorizzato fra l'altro dai fratelli Bernabei, affermando che "questa storia del circolo non ha nulla a che fare con l'esposto di Bernabei. Io credo che chi ha fatto irruzione dei locali del gruppo Sportivo fosse a caccia di qualcosa per mettermi in difficolta'. Ma gli e' andata male perche' avevamo copia di tutto. Sono forte - ha continuato - di aver operato sempre nella legalita'. Il sindaco non mi ha chiesto di farmi da parte. il sindaco ha voluto chiarimenti. Ha fatto bene. Io - ha concluso - al suo posto avrei fatto altrettanto".
12 - ROMA: PARLA VIGILE 'PENTITO' DEL RACKET, COSI' IN CITTA' PRENDIAMO LE MAZZETTE
(Adnkronos) - "Sono stato sulla strada per 20 anni. Non so bene com'e' cominciata. Ricordo solo la prima volta che mi sono trovato in tasca un 'regalo': aveva fatto tutto il mio collega". Lo afferma un vigile romano pentito del racket, che ha voluto rimanere anonimo, oggi costretto alle dimissioni, in un'intervista a 'la Repubblica'. "La canna fumaria di quell'esercizio - spiega - faceva pena, ma sulla relazione di controllo abbiamo scritto che era a norma. Poi e' andata avanti cosi'".
"Ogni giorno - continua -mi assegnavano i controlli da fare. Sopralluoghi di vario tipo. Attivita' che subentrano ad altre cessate, ampliamenti, variazioni di destinazioni d'uso dei locali. Se il titolare e' nuovo e' meglio, ha fatto la voltura della licenza e delle utenze e in genere e' interessato ad avere la superfice piu' ampia possibile. Quando ero li' mettevo in chiaro tutto quello che serviva per aprire e quantificavo le modifiche. La facevo sempre difficile. Cominciavo a chiedere i riscontri di tutti i lavori, cacciavo il regolamento comunale e glielo facevo vedere, le norme sono centinaia. E' impossibile che non ci sia qualcosa fuori posto. Il negoziante vuole aprire presto e al minor costo possibile, mi chiedeva subito come poteva fare".
"Io - prosegue - gli rispondevo 'Non le faccio il verbale ora. Si deve mettere in regola. Conosce qualcuno all'ufficio tecnico? Io ho un amico che ci puo' dare una mano...'. A quel punto era fatta. Il mio amico incassava la mazzetta, metteva tutto in regola sulla carta, il negoziante pagava e io incassavo la meta'. Un vigile che sta da anni in un comando conosce tutti in tutti gli uffici. Sa da chi andare. All'incartamento che ti interessa fai fare un iter che dal verbale all'ufficio tecnici e ritorno non presenta rischi, e' un giro di persone di cui ti puoi fidare. I colleghi onesti, - conclude - capiscono, ma stanno zitti. Costa troppo parlare, i comandanti sono, tranne qualche rarissimo caso, puliti".
13 - BAGARRE A BORDO VOLO MISSIONE BONIVER PER MAURITANIA
(ANSA) - La presenza di un immigrato espulso ha innescato all'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi una bagarre a bordo di un volo della Air France in partenza per la Noukchott, capitale della Mauritania, sul quale viaggia in missione di Stato l'onorevole Margherita Boniver, inviato speciale del ministero degli Esteri per le emergenze. La bagarre è scoppiata - racconta il personale di bordo - quando l'immigrato ha incominciato a urlare che non voleva essere espulso, scatenando le proteste degli altri passeggeri, in maggioranza africani, che non volevano viaggiare in una situazione di tensione.
I poliziotti francesi sono saliti a bordo dell'aereo in tenuta antisommossa. Alla fine il comandante ha deciso di far scendere l'immigrato espulso, che avrebbe dovuto essere trasportato in Guinea Conakry. La polizia ha trascinato via con la forza anche alcuni passeggeri che avevano cercato di opporsi all'espulsione e sono stati quindi denunciati per interruzione di pubblico servizio. Il volo, sul quale l'onorevole Boniver viaggiava in missione di Stato in Mauritania assieme ad alcuni giornalisti, tra cui l'inviato dell'ANSA, è partito con oltre due ore di ritardo per via delle procedure di sicurezza e di ritiro dei bagagli delle persone arrestate dalla polizia.






