BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - RENZIE INCASSA LA FIDUCIA E TWITTA SULLA PRESENZA DI BERSANI PRIMA ANCORA DI SALUTARLO (E CULATELLO CI TIENE A CHIARIRE: “SONO QUI PER LETTA”) - I PIZZINI COI GRILLINI FINISCONO SUBITO SU FACEBOOK

Francesco Bonazzi per Dagospia

Matteo Renzi promette un taglio del cuneo fiscale sul lavoro da 8-10 miliardi e precisa che ieri, quando parlava di taglio "in doppia cifra", si riferiva ai miliardi e non alle percentuali (sarebbe stata una fanta-promessa). E nelle stesse ore in cui il Rottam'attore si guadagna la fiducia alla Camera con un altro discorso ricco di slogan, citazioni ed emozioni, lo spread della concretezza arriva da Strasburgo con le sibilline parole di Olli Rehn.

L'Unione ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell'Italia - ma il rapporto deficit-pil migliora al 2,6%, merito della minor spesa per interessi - e il commissario finlandese sfida così l'erede di Gelatina Saccomanni: "Il nuovo ministro Pier Carlo Padoan è stato autore di relazioni Ocse sulla crescita e le riforme strutturali: conosce benissimo quello che bisogna fare per la ripresa".

In assenza di significative anticipazioni sulle riforme che ha in mente il governo, con il premier che anche oggi si è tenuto abilmente sulle generali ma ha messo pressione ai deputati parlando di "un'unica chance per cambiare", il pezzo forte di giornata è legato al colore.

Renzie si conferma un pistolero dei social network, perché appena vede arrivare in aula Pier Luigi Bersani scrive a razzo: "Grazie a Bersani per essere qui anche oggi. Un gesto non scontato, per me particolarmente importante. Grazie". Prima twitta e poi va a salutarlo. Non è un gesto scontato, il suo rientro proprio oggi dopo il malore, ma il diretto interessato ci tiene a chiarire di "essere qui per Letta". E poi, dovendo parlare del governo, si dimostra già in buona forma: "L'umiltà non è tra le doti principali di questo governo, ma io sono qui per aiutarlo". Sistemato il twittator cortese.

In mattinata, invece, sono stati i bigliettini cartacei scambiati da Renzie con il grillino Di Maio a tenere banco. Misteriosi pizzini? Trattative segrete? Appena ha sentito la parola "pizzino", Di Maio ha subito schiaffato tutto su Facebook. Dallo scambio epistolare si apprezza il tentativo di Renzie di aprirsi un varco (parte da "Ma fate sempre così?" e arriva a offrire un dialogo riservato attraverso Giachetti) e l'abilità del seguace di Grillomao nel rimanere sulle sue e ricordare che la maggioranza che sostiene Renzi ha approvato in questa stessa aula diverse leggi che lui ritiene vergognose. Come si leggeva in certi vecchi chewing gum, "ritenta, sarai più fortunato".

 

 

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