BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI – DOPO SEI MESI DI GESTAZIONE, IL PATTO DEL NAZARENO DIVENTA SCRITTO - ECCO L’EMENDAMENTO SUL SENATO NON PIÙ ELETTIVO
Francesco Bonazzi per Dagospia
RENZI ALFANO FIDUCIA AL GOVERNO RENZI IN SENATO FOTO LAPRESSE
E al sesto mese il Patto del Nazareno si fece testo. Con la firma dei relatori di Forza Italia, Pd e Lega Nord, è arrivato oggi l’emendamento al ddl di Madonnona Boschi che istituisce il Senato non più elettivo. Ma la giornata politica rischia di passare alla cronache (giudiziarie) più che altro per la decisione della Camera di non sospendere lo stipendio agli onorevoli in carcere. Il tutto a sei giorni dal voto sulle manette per l’ex ministro Giancarlo Galan.
VIA COL VENTO RENZI E BERLUSCONI
L’idea era venuta ai grillini, che l’hanno proposta in ufficio di presidenza della Camera, ma non è passata per la fiera opposizione di tutti gli altri “coadiutori” della Boldrinmeier, che hanno trovato un’ottima scusa: “serve un’iniziativa legislativa ad hoc”, non basta cambiare un regolamento interno. La norma, per restare alla stretta attualità, andrebbe a toccare il piddino messinese Francantonio Genovese e rischiava di doversi applicare presto al forzista Giancarlo Galan.
Proprio il caso Galan, nei prossimi giorni, avvelenerà il clima nella settimana clou delle riforme costituzionali. Oggi la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camere, con in mano la richiesta d’arresto del gip di Venezia per lo scandalo del Mose, ha preso tempo e domani voterà la sua proposta all’Aula.
giancarlo galan presenta la sua difesa alla camera
Con Pd e M5S che hanno già dichiarato che diranno “sì” al carcere per l’ex presidente del Veneto, e con il meccanismo del voto palese, significa che ci sono già 13 voti su 21 contro Galan. Forza Italia ed alfaniani voteranno “no”. L’assemblea di Montecitorio invece voterà martedì prossimo e lì può succedere di tutto, anche se è difficile immaginare il Pd che fa un favore del genere a Berlusconi.
Le attenzioni sono comunque tutte, ufficialmente, sulla riforma del Senato alla quale Renzie ha praticamente scelto di legare la sopravvivenza del proprio governo.
L’emendamento del Nazareno prevede che i prossimi senatori (che saranno solo 100) siano scelti dai consigli regionali in proporzione alla consistenza dei gruppi consiliari. I Fiorito di oggi, tanto per usare un esempio caro a chi ama usare la parola “casta”, sceglieranno i senatori di domani tra i propri colleghi e tra i sindaci dei rispettivi territori.
Con un emendamento del democratico Gotor, invece, cambiano le modalità di elezione del presidente della Repubblica, con il quorum abbassato alla maggioranza assoluta che entra in gioco soltanto dopo otto votazioni a vuoto (e non tre). Diventano più difficili anche i referendum popolari, con lo stop a quelli “manipolativi” e con il divieto di togliere singole parole dalle leggi. Che sarebbe un’innovazione di civiltà se però valesse anche per gli emendamenti, e non per uno dei pochi strumenti di democrazia diretta. Inoltre le firme necessarie salgono da 500 a 800 mila. Non sono poche.
GRILLO RITWITTA IMMAGINI SU BERLUSCONI E RENZI
Per Beppe Grillo, che sta tentando di rientrare in gioco almeno sulla legge elettorale, il Patto del Nazareno “serve solo a salvare Silvio Berlusconi”. I tempi previsti sono questi: domani in Aula e votazioni tra martedì e giovedì. La prossima settimana, insomma, farà caldissimo davvero.