BRUSH HOUR/ LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI – “IL CAVALIERE SI ALLEA CON ALFANO, LEGA E TUTTE LE DESTRE, MENTRE IL PD LO SFIDA INSIEME A VENDOLA… FINISCE CHE BERLUSCONI, DOPO AVERLO RESUSCITATO, LO FACCIAMO PURE VINCERE” (FINIRA’ COSI’?)

Francesco Bonazzi per Dagospia

Gran colpo quello di Renzie sulla legge elettorale, a cominciare dall'accordo con Silvio Berlusconi. Ma se poi con questo sistema vince il Banana, che "aggrega" di più e meglio del sindachino? La domanda comincia a circolare tra i piddini più anziani, e soprattutto tra il Quirinale e Palazzo Chigi, dove uno degli uomini più vicini a Lettanipote mette in fila le armate del prossimo Risiko: "Il Cavaliere si allea con il Figliol Prodigo Alfano, con la Lega e con tutte le destre possibili e immaginabili, mentre noi li sfidiamo insieme a Vendola... Finisce che Berlusconi, dopo averlo resuscitato, lo facciamo pure vincere".

Se questo ragionamento è corretto, allora si capiscono meglio le grandi manovre di giornata sull'Italicum, come è stato sinistramente chiamato il post-Porcellum. Renzie è pronto ad accettare l'innalzamento della soglia per il premio di maggioranza dal 35 al 38%, come pare sia autorevolmente suggerito anche dal Colle più alto, mentre il Cav manda a dire che non sa che farsene di una "miglioria" del genere. Il capo della rinata Forza Italia è invece disposto ad abbassare un po' la soglia dell'8% per chi va da solo, se però si trova il modo di inserire un emendamento salva-Lega. Segno che è pronto a rifare una grande coalizione per sfidare Renzie e i "comunisti".

Il dialogo tra i due padrini del "Renzusconi" è dunque entrato in una fase cruciale. Probabile un nuovo incontro a breve e già oggi c'è chi giura che si siano telefonati. Intanto c'è da registrare che se il Pd ha ritirato quasi tutti i suoi emendamenti, su ordine del Rottam'attore che non vuole "insabbiamenti" alla Camera, non altrettanto ha fatto Forza Italia, ovvero il partito che fino a ieri veniva dipinto come quello maggiormente refrattario ai ritocchi. Anche questo non è un bel segnale. Mentre Sel, Lega e Fratelli d'Italia hanno talmente tante correzioni da fare all'Italicum da aver chiesto più tempo in commissione Affari costituzionali. Il testo della legge, tuttavia, dovrebbe arrivare in Aula entro fine mese.

Sul fronte del governo, che appare sempre più debole e in bilico, Enrico Letta va a Bruxelles senza avere in tasca né un rimpasto né un nuovo programma. Mentre l'esecutivo rischia di dover far pagare la seconda rata Imu se la Bodrinmeier non riesce a venire a capo entro questa sera dell'ostruzionismo grillino sul decreto in scadenza.

Un ostruzionismo che ha fatto perdere la testa a un giovane deputato bresciano, Giorgio Sorial, che ha veduto bene di insultare il capo dello Stato dandogli del "boia". Se l'esponente del Movimento Cinque Stelle voleva sviare l'attenzione dal maxi-regalo alle banche nascosto nel decreto sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia bisogna ammettere che ci è riuscito alla perfezione.

 

ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI ASSEMBLEA PD PRIMA FILA MADIA RENZI LETTAGRILLO RITWITTA IMMAGINI SU BERLUSCONI E RENZI GIRGIS SORIAL

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