meloni belloni valensise del deo caravelli parente

PRONTI, CHI SPIA? BRUTTI SEGNALI PER LA MELONI: IL CASO ALMASRI DIMOSTRA LA SPACCATURA NEI SERVIZI DOPO LE DIMISSIONI DELLA BELLONI - L'EX CAPA DEL DIS, DIVENTATA NUOVA CONSIGLIERA DIPLOMATICA DI URSULA VON DER LEYEN, ERA RIUSCITA A DOMARE SCAZZI E DISSIDI DENTRO LE NOSTRE DUE AGENZIE DI INTELLIGENCE, AISI E AISE. LA VICENDA DEL TORTURATORE LIBICO, CHE VANTA RAPPORTI CON LA NOSTRA INTELLIGENCE, DOVEVA ESSERE GESTITA DIVERSAMENTE. E PURE GLI ACCERTAMENTI SUL CAPO DI GABINETTO DELLA PREMIER CAPUTI SI INTRECCIANO CON QUESTO CAOS CHE FA VACILLARE IL GOVERNO – IL RUOLO DI GIUSEPPE DEL DEO, EX AISI E ORA NUMERO DUE DEL DIS, CHE SECONDO L’AISI AVREBBE ATTIVATO L’INDAGINE SU CAPUTI, SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE (DOMANDA: PARENTE DA CHI AVEVA RICEVUTO TALE RICHIESTA?) - LO SPOSTAMENTO DI DEL DEO AL DIS E LA MISTERIOSA PERQUISIZIONE NOTTURNA DELLA MACCHINA DI ANDREA GIAMBRUNO, L’EX DELLA PREMIER…

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/politica/domani-scodella-testo-integrale-documento-dell-aisi-fa-tremare-governo-422608

 

Marco Zini per lettera43.it - Estratti

elisabetta belloni alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini copasir

 

Sono bastate appena tre settimane per vedere gli effetti tra le fila della nostra intelligence delle dimissioni di Elisabetta Belloni dal Dis, peraltro fresca di nuovo incarico come consigliera diplomatica di Ursula von der Leyen.

 

E non si tratta di un bel segnale per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, indagata sulla vicenda del rimpatrio del carceriere libico Almasri, e dunque profondamente preoccupata per quanto potrebbe succedere nei prossimi mesi. Perché la querelle fa emergere chiaramente un aspetto, cioè che la guerra nei nostri Servizi è ricominciata.

 

ELISABETTA BELLONI ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI IN AUDIZIONE AL COPASIR

 

Si tratta di un pessimo segnale. Perché con le varie anime dell’intelligence in subbuglio non si sa mai quello che può accadere. 

(...)

 

Bisogna sempre ricordare che i servizi segreti sono la camera di compensazione della politica e della diplomazia, non solo internazionale ma anche interna.

 

Il dipartimento delle informazioni per la sicurezza nazionale (Dis) coordina il nostro spionaggio e controspionaggio (Aisi internamente e Aise all’esterno).

 

E dal 2019 una diplomatica esperta come Belloni aveva saputo sedare e sopire con estrema capacità i dissidi dentro le due agenzie. Frizioni che si erano generate appunto negli anni di Renzi a Palazzo Chigi, quando l’ex premier aveva alimentato malumori e progetti di vendetta, per questioni di nomine e ingerenze del suo “Richelieu” Marco Carrai (che già all’epoca si era “invaghito” del giovane informatico Andrea Stroppa prima dell’arrivo di Elon Musk), le cui conseguenze si protraggono ancora adesso.

elisabetta belloni alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini copasir

 

I nostri agenti in Libia hanno stretti contatti con Almasri

Basta rileggere i giornali di area renziana durante l’arresto in Iran della giornalista Cecilia Sala per capirlo, con il particolare attivismo di Marco Mancini, ormai ex agente segreto coinvolto nel caso di Abu Omar. Anche adesso stanno uscendo troppe indiscrezioni sui quotidiani.

 

La vicenda Almasri ne è un esempio. Ma in un Paese serio, dove i servizi segreti funzionano, la vicenda sarebbe stata gestita diversamente. Non è difficile capire che quello del carceriere libico è un classico caso che interessa la sicurezza nazionale. Almasri nella città di Mitiga, a 5 chilometri da Tripoli, vanta rapporti con la nostra intelligence che utilizza il suo aeroporto militare per le operazioni in Libia. I nostri agenti sul campo ci parlano ogni giorno. Anche per questo motivo il Copasir si occuperà del caso.

GIUSEPPE DEL DEO

 

Gli incroci con Chiocci e la segnalazione su Del Deo

La vicenda però non finisce qui. Ai lettori più attenti non sarà sfuggito il ruolo di Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1 autore di un’intervista a Barbara Berlusconi. La terzogenita del Cav ha dato ragione a Meloni, paragonandola alle vicissitudini patite dal padre Silvio.

 

Di sicuro è una particolarità, anche perché i rapporti tra i Berlusconi e la premier sono altalenanti. E poi qualcuno sostiene che sia stato proprio Chiocci a portare a Meloni negli scorsi anni Giuseppe Del Deo, il vicedirettore dell’Aisi poi diventato nel 2024 vice proprio di Belloni al Dis. Di sicuro l’arrivo di Del Deo, spostato nemmeno un anno dopo da vice dell’Aisi con Mario Parente, ha avuto qualche effetto anche sulle dimissioni anticipate di Belloni.

gian marco chiocci

 

La perquisizione a Giambruno e gli accertamenti su Caputi

I più maliziosi avevano collegato lo spostamento di Del Deo al Dis in seguito alla vicenda poco chiara della perquisizione notturna della macchina di Andrea Giambruno, l’ex compagno della premier.

 

Furono agenti dell’Aisi a farla? O semplici ladruncoli di periferia? Non è mai stato chiarito veramente. Per di più a Palazzo Chigi sono ancora scossi per lo scoop del quotidiano Domani sugli accertamenti dell’Aisi a carico del capo di gabinetto della premier, Gaetano Caputi.

 

A ricordare e a mettere in relazione le vicende è stato il Corriere della Sera, che ha dato conto del possibile aumento di tensione «tra l’ufficio guidato dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e il governo». Ma soprattutto è stato fatto notare che gli accertamenti su Caputi sarebbero dovuti rimanere segreti. E invece sono finiti in un fascicolo d’indagine poi spiattellato sulla pubblica piazza. E chi c’è dietro quel fascicolo?

 

Nel comparto sicurezza sembra possa succedere di tutto

gaetano caputi

Nel giugno del 2024 fu proprio il procuratore capo di Roma Lo Voi a scrivere al Dis e a Belloni, chiedendo perché ci furono quegli accertamenti.

 

A rispondere fu Bruno Valensise, direttore dell’Aisi, che spiegò come le verifiche fossero autorizzate per indagare sul conto di alcuni soggetti che gravitavano intorno a Palazzo Chigi per interessi personali.

 

GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE

È sempre stato Domani, il quotidiano di Carlo di De Benedetti diretto da un altro grande esperto di Servizi come Emiliano Fittipaldi, a chiarire che dietro quegli accertamenti su Caputi ci sarebbe stato proprio l’interesse di Del Deo ai tempi dell’Aisi, che – su richiesta di Mario Parente, a quel tempo alla guida dell’Agenzia – si sarebbe attivato per raccogliere informazioni sul legame familiare tra la moglie del capo di gabinetto e un soggetto sotto osservazione dell’intelligence. Incroci e notizie che non fanno bene all’immagine dell’Italia. Ma che soprattutto fanno vacillare il governo. Non certo per una banale iscrizione al registro degli indagati, ma perché nel comparto sicurezza può succedere di tutto.

bruno valensise 4mario parente foto mezzelani gmt 037indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 8indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 9indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 5GAETANO CAPUTI FA INDAGARE I GIORNALISTI DI DOMANIindagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 2indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 6indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 7indagine dei servizi su gaetano caputi documento dell aisi pubblicato da domani 4

 

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!