giorgia meloni giovanbattista fazzolari giovan battista

PRONTI, CHI SPIA? A PALAZZO CHIGI GIOCANO A CACCIA ALLA TALPA! - DOPO L'AFFAIRE SANGIULIANO-BOCCIA, LA SINDROME DA ACCERCHIAMENTO DI GIORGIA MELONI È PEGGIORATA AL PUNTO DA CACCIARE I 4 POLIZIOTTI IN BORGHESE CHE PIANTONANO IL SUO UFFICIO A PALAZZO CHIGI (COME L'HA PRESA IL CAPO DELLA POLIZIA, PISANI?) - IL PASTICCIACCIO BRUTTO DELLO STAFF DELLA MELONA CHE SMENTISCE LA NOTIZIA (CONFERMATA POI DAL SINDACATO DEGLI AGENTI CHE PARLA DI "STRAPPO ISTITUZIONALE") - FAZZOLARI E MELONI CERCANO GLI "SPIONI" TRA DIRIGENTI E FUNZIONARI DEL MINISTERO DELLA CULTURA E DELL'AGRICOLTURA...

ALLONTANATI GLI AGENTI DAGLI UFFICI DI MELONI,

Estratto dell'articolo di Irene Famà, Serena Riformato per “La Stampa”

 

fazzolari meloni

Palazzo Chigi nega di avere disposto l'allontanamento degli agenti in servizio davanti agli uffici della premier, ma i sindacati di polizia smentiscono la presidenza del Consiglio. «Abbiamo appreso da La Stampa e poi abbiamo verificato che gli agenti in servizio all'Ispettorato di Ps Palazzo Chigi sono stati allontanati dal piano, probabilmente per mancanza di fiducia nei loro confronti», spiegano.

 

E raccontano che non uno, come sostenuto dallo staff della premier, ma quattro poliziotti sono stati rimossi. E tutto è avvenuto con modi spicci: si sono sentiti dire che non sarebbero più serviti. Senza alcuna spiegazione, come scritto da questo giornale.

 

meloni fazzolari

La verifica di Silp Cgil contraddice il capo ufficio stampa di Meloni, Fabrizio Alfano, che ha cercato di minimizzare la notizia: «Non cambia nulla, il dispositivo di sicurezza resta lo stesso». Quindi cos'è successo? «Il presidente del Consiglio ha fatto presente al direttore dell'ispettorato di Palazzo Chigi di rivalutare la presenza di un agente di polizia destinato agli accompagnamenti in ascensore».

 

Alfano parla anche del «personale addetto all'anticamera» che «non ha nulla a che vedere con la gestione della sicurezza» ed «è di competenza dell'amministrazione». La versione di Palazzo Chigi arriva ieri intorno all'ora di pranzo: gli uffici di comunicazione e il gabinetto di Meloni si prendono la mattinata per decidere cosa rispondere. E poi si scontrano con la nota dei sindacati.

 

GIORGIA MELONI - ANNIVERSARIO POLIZIA DI STATO

I rappresentanti della Polizia non nascondono l'amarezza e parlano di «uno strappo istituzionale di non poco conto». Sdegno, a partire dal metodo con cui è stata presa e portata avanti la decisione. [...]

 

Le opposizioni chiedono spiegazioni davanti alle Camere. La «presidente del Consiglio tra un complotto e l'altro continua a vedere i fantasmi», attacca Matteo Renzi. Il suo partito, Italia viva, ha già depositato un'interrogazione parlamentare indirizzata alla presidente del Consiglio: la decisione di allontanare gli agenti è «dettata da reali circostanze» che l'hanno portata a pensare che la sua sicurezza «non sia garantita da importanti elementi dello Stato»? Enrico Borghi, capogruppo di Iv al Senato e membro del Copasir, porta il ragionamento a un livello successivo: «Vuol dire che non fida del ministro dell'Interno? Chi guida lo Stato non si fida dello Stato?». Al Viminale si rivolge anche l'interrogazione presentata da Alleanza Verdi-Sinistra.

giovanbattista fazzolari giorgia meloni

 

Oltre al merito, non passa inosservata la mancanza di trasparenza: «Il fatto che oggi i sindacati di polizia abbiano smentito la versione di Palazzo Chigi è molto grave», nota Angelo Bonelli, leader di Europa Verde. «Tentare di sminuire quanto accaduto è inutile e infantile», aggiunge il dem Matteo Mauri, ex viceministro all'Interno. «Meloni non si fida della polizia? Cosa nasconde?», domanda Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd, che è intervenuta in Aula durante il dibattito sul ddl Sicurezza rivolgendosi al governo. E ancora. «Parlate tanto e siete tanto preoccupati delle forze dell'ordine e poi apprendiamo da La Stampa che addirittura Meloni le considera degli spioni». [...]

 

GIORGIA MELONI E LA CACCIA ALLA TALPA A PALAZZO CHIGI (E NEI MINISTERI): «QUALCUNO SPIA IL GOVERNO»

Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato per www.open.online

 

GIORGIA MELONI - ANNIVERSARIO POLIZIA DI STATO

La premier Giorgia Meloni ha fatto sapere che la storia dell’allontanamento della polizia dal suo ufficio a Palazzo Chigi è una notizia priva di fondamento. Ma i sindacati degli agenti hanno confermato rincarando la dose: non uno ma quattro poliziotti sono stati spostati per volere della presidente del Consiglio.

 

[...] Ma intanto tra i suoi è scattata la caccia alla talpa. Ovvero a chi lascia uscire notizie dai palazzi del potere per mettere in difficoltà il governo. Gli occhi di Giorgia sono puntati su Palazzo Chigi. Ma anche su altre due realtà: il ministero della Cultura oggi retto da Alessandro Giuli e quello dell’Agricoltura dove c’è Francesco Lollobrigida. Nel primo il ministro dovrà fare bonifiche di dirigenti, funzionari e staff. Nel secondo c’è il caso delle api e dei calabroni.

 

giorgia meloni e giovanbattista fazzolari

Secondo il retroscena de La Stampa di ieri Meloni si fiderebbe ormai soltanto della sua scorta. Che ha a capo Giuseppe Natoli detto Pino, marito della sua assistente personale Patrizia Scurti.

 

«Se non avessi fiducia nella Polizia sarei finita. È ovvio che mi fidi degli agenti in servizio e della sicurezza che garantiscono alla sede istituzionale del governo e a me stessa. Passo con loro tutte le mie giornate», ha detto Meloni ai suoi. La premier ha ammesso di aver fatto spostare un solo poliziotto, ma per un motivo preciso. Si tratta di quello che, in rotazione con altri tre, ha il compito di accompagnarla fino all’ascensore.

 

«Da quando sono arrivata deve solo spingere un pulsante, dal piano terra al primo piano, dal primo piano al piano terra. Ho pensato che fosse lì per fare il poliziotto e che si ritrovasse invece a fare l’ascensorista, e nel momento in cui sono intervenuta ho creduto di fare qualcosa di più utile anche per lui».

 

MARIA ROSARIA BOCCIA, GIORGIA MELONI E GENNARO SANGIULIANO - VIGNETTA BY MACONDO

[...] Per questo dopo l’insediamento di Giuli è arrivato un ordine preciso: dare la caccia alla talpa. Il responsabile della comunicazione del governo Giovanbattista Fazzolari ha reso gli accessi privati e tracciabili già da mesi.

 

Mentre ieri il capogruppo di Fratelli d’Italia ha avvertito i colleghi: «Occhio a nani e ballerine». Anche all’Agricoltura, come alla Cultura, presto partirà la bonifica di funzionari e dirigenti considerati infedeli.

 

Secondo Repubblica la premier ha puntato il dito anche contro Pier Silvio Berlusconi. Che avrebbe saputo dell’ospitata di Boccia su Rete 4 ma non le avrebbe detto nulla. Anche se non le era certo dovuto. Poi c’è Marina, che invece viene guardata con maggiore sospetto. [...]

giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta

 

Ma ormai il frame del complotto di Mediaset contro la premier ha preso corpo. Secondo Meloni i figli di Berlusconi alzano il prezzo del loro appoggio al governo per pesarsi e per pesare.

 

Dietro l’ostilità odierna ci sarebbe l’intenzione di privatizzare la Rai o di offrire maggiori risorse alla tv pubblica tramite un aumento del canone. Per questo i Berlusconi avrebbero mandato avanti Antonio Tajani, che oggi minaccia rotture con il governo sullo ius scholae. Un complotto bello e buono o semplice paranoia?

giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta la ducetta e i quadrumviri crespi, sangiuliano, meloni, la russa, santanchepatrizia scurti giorgia meloni e gennaro sangiuliano foto di bacco (7)IL CASO BOCCIA - SANGIULIANO - MEME BY IL GRANDE FLAGELLOLA TROVATELLA DI POMPEI - VIGNETTA BY MACONDO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)