trump devos

CACCIA ALLE SPIE CINESI NELLE UNIVERSITÀ AMERICANE - LA LETTERA DEI REPUBBLICANI TRUMPIANI: ''LA CINA STA SOPPRIMENDO LA RICERCA ACCADEMICA SULL' ORIGINE DEL COVID-19, E HA INVESTITO STRATEGICAMENTE NEL MONDO ACCADEMICO AMERICANO NEL TENTATIVO DI RUBARE INFORMAZIONI CONFIDENZIALI E TECNOLOGICHE DALLE AZIENDE USA E PERSINO DAL GOVERNO FEDERALE''

coronavirus cina 4

 

Giuseppe Sarcina per il “Corriere della Sera

 

Il Dipartimento dell' Istruzione «ha aperto indagini su diverse università» per accertare se siano diventate «piattaforme per la propaganda del partito comunista cinese». È uno dei passaggi di una lettera singolare, a metà tra l' elogio e la richiesta di informazioni, inviata alla ministra Betsy DeVos da sette deputati repubblicani di spicco, vice presidenti delle Commissioni della Camera coinvolte nella gestione del Covid-19. È un' operazione totalmente iscritta nello spazio politico trumpiano.

coronavirus cina 2

 

DeVos viene da una famiglia miliardaria che ha generosamente finanziato la campagna di Donald Trump nel 2016. I firmatari fanno parte dell' ala più conservatrice del partito repubblicano, la più vicina al presidente. Ecco i nomi: Jim Jordan (Commissione Controllo e Riforma); Virginia Fox (Istruzione e Lavoro); Michael Rogers (Sicurezza Interna); Frank Lucas (Scienza, Spazio e Tecnologia); Devin Nunes (Intelligence); Mac Thornbery (Forze Armate) e Michael McCaul (Affari esteri).

coronavirus cina

 

Il testo prende le mosse dall' emergenza pandemia: «Dear Secretary DeVos, grazie alla sua leadership il Dipartimento ha cercato di aumentare la trasparenza e ridurre la dipendenza delle università dagli investimenti stranieri. Le recenti rivelazioni sulle mosse della Cina per sopprimere la ricerca accademica sull' origine del Covid-19 sottolineano l' importanza dei suoi sforzi... La Cina ha investito strategicamente nel mondo accademico americano nel tentativo di rubare informazioni confidenziali e tecnologiche dalle aziende Usa e persino dal Governo federale.

DEVOS TRUMP1

 

Inoltre la Cina offre denaro per influenzare i nostri Istituti di alto livello, nello stesso tempo sta intralciando gli studi sull' origine del Covid-19 che non siano legati alla propaganda del partito comunista cinese. La vostra inchiesta è complementare alle intenzioni dei parlamentari repubblicani di indagare sulla propaganda del governo cinese e delle operazioni di copertura che contornano la pandemia». Il puntello giuridico è una legge del 1965 (The Higher Education Act) che impone ai singoli atenei di rendere pubblici le donazioni ricevute da «entità straniere».

 

DEVOS FAMILY

«Da tempo - proseguono i sette - siamo preoccupati per le potenzialità a disposizione del governo cinese di usare investimenti strategici in modo da trasformare i campus americani in piattaforme per indottrinare gli studenti. Un rapporto del 2018 della Hoover Institution aveva segnalato la presenza di circa 110 Confucio Institute nei college e oltre 500 corsi Confucio nelle scuole secondarie che si presentano come centri studio di lingua e e cultura cinesi ma in realtà c' è il rischio che diventino veicoli di propaganda del partito comunista...».

 

DEVOS PENCE

Ma non è solo una questione di vigilare sui programmi e sui contenuti dei corsi. Il documento rivela che il ministero ha già iniziato «un monitoraggio» sui «ricercatori stranieri», i cinesi in particolare. I deputati ora chiedono al Segretario DeVos di spingere i «leader di college e università» a fare di più: «Apprezziamo il fatto che molti dirigenti scolastici stiano cominciando a capire la minaccia posta dallo spionaggio accademico e stiano collaborando con l' Amministrazione e gli agenti federali (l' Fbi, ndr )...Tuttavia ci sono continue segnalazioni che riguardano singoli membri delle facoltà e ricercatori che possono mettere in pericolo la sicurezza nazionale».

il portavoce del ministero degli esteri cinese zhao lijian

 

 E qui viene evocato il caso del professor Charles Lieber, presidente del Dipartimento di Chimica e Biologia alla Harvard University, arrestato il 28 gennaio 2020 con l' accusa di aver reso dichiarazioni «false, fittizie e fraudolenti».

 

In concreto Lieber «aveva nascosto la sua associazione dietro a un programma del governo cinese per reclutare scienziati stranieri e per compensare gli individui disposti a rubare informazioni coperte dai diritti di proprietà». Lieber, tra l' altro, era «Strategic Scientist» alla University of Tecnology di Wuhan, la città da cui è partita la pandemia.

 

Conclusione: i parlamentari chiedono al Dipartimento «Informazioni, documenti e comunicazioni» che riguardano donazioni straniere ricevute non solo dalle scuole, ma anche dal «personale delle facoltà o dai professori dal 1° gennaio 2018 fino a oggi». Il piano è convincere i presidenti democratici delle Commissioni ad avviare un ciclo di inchieste sulle manovre di Pechino. Per i progressisti sarà un problema rifiutare. Ormai anche Biden cavalca l' onda anti-cinese.

coronavirus striscioni per strada in cina 3coronavirus striscioni per strada in cina 9coronavirus 2coronavirus 1banconote cinesi 1ricerca in cina contro il coronavirus

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…