enrico letta massimo cacciari

“LETTA HA FATTO CENTRO SULLA TASSA DI SUCCESSIONE. BENE LA VIRATA A SINISTRA, MA…” – PARLA MASSIMO CACCIARI: "COME È POSSIBILE IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE SCANDALIZZARSI PER UNA MANOVRA CHE COLPIREBBE SOLO I PATRIMONI SOPRA I 5 MLN DI EURO? - CONTE? SE NON SI SVEGLIA A FARE LA COALIZIONE REGALA TUTTO AL CENTRODESTRA, MA IL PD SI SCELGA ALTRI RIFERIMENTI - RENZI? HA COMPIUTO IL SUO SUICIDIO POLITICO. IL QUIRINALE? IL BIS DI MATTARELLA POTREBBBE ESSERE LA SOLUZIONE" – E SU DRAGHI…

Francesco Bechis per formiche.net

 

 

MASSIMO CACCIARI A OTTO E MEZZO

Non chiamatela patrimoniale. Perché “la patrimoniale non c’entra niente”. E pensare che da Massimo Cacciari ci aspettavamo un buffetto, diciamo pure un amorevole scappellotto al segretario del Pd Enrico Letta, fresco della proposta di una “tassa di successione” che ha fatto imbufalire metà maggioranza.

 

Invece no, tutto il contrario. “È una proposta del tutto logica, modestissima, al limite del superfluo”, dice il filosofo e saggista, già sindaco di Venezia in quota Pd. “È incredibile che sia stata accolta con tale nettezza”. Perché? “Come è possibile in una situazione del genere scandalizzarsi per una manovra per equilibrare i sacrifici che il Paese dovrà fare? E poi è una proposta che colpirebbe solo i patrimoni superiori a 5 milioni di euro, in quasi tutti i Paesi europei è più alta che da noi. Lo sa che in Giappone la tassa arriva ad assorbire fino al 60% dell’asse ereditario?”.

 

ENRICO LETTA PARLA DI DRAGHI A PORTA A PORTA

Sarà, ma intanto c’è maretta fra il Nazareno e Palazzo Chigi. Dopo il rimbrotto, “è il momento di dare i soldi, non prenderli”, il premier ha convocato il segretario dem a palazzo per un faccia a faccia. Ordinaria amministrazione, rassicura Cacciari. “Non vedo alcun fastidio, Draghi sa perfettamente che il Pd è il partito più di governo sulla faccia della terra”.

 

Di governo, e anche “di sinistra”, tra Ius Soli, accoglienza ai migranti e Ddl Zan. “Letta ha spostato il baricentro dove è necessario. Ma lasci stare questi balletti. Se il Pd vuole sopravvivere ha bisogno di una linea, di una strategia. Di uno straccetto di identità, e di smettere di atteggiarsi come partito di centro”. Insomma, un partito derenzizzato. “La derenzizzazione è nei fatti, non si ferma più. Ma poi ancora parliamo di Renzi? Ha compiuto il suo suicidio politico, amen”.

massimo cacciari a otto e mezzo 1

 

Con i Cinque Stelle, invece, si procede a singhiozzo. “Vivere deinde philosophari. Se Pd e Movimento non riescono a trovare presto l’ombra di un’intesa alle amministrative stravince il centrodestra. Conte dovrebbe almeno abbozzare una strategia, lavorare seriamente a una coalizione. E invece al momento si limitano a sopravvivere, a una convivenza obbligata”.

 

Ecco, Conte. È ancora il “riferimento” dei progressisti, come vaticinava un anno fa Nicola Zingaretti? “Progressisti, destra, sinistra, è un glossario morto e sepolto. Conte è un riferimento per i Cinque Stelle, costretti a trovare un’intesa. Mi auguro non divenga un riferimento per il Pd”.

 

 

draghi letta 1

Sulla battaglia aperturista, da un mese a questa parte, ci ha messo il cappello Matteo Salvini. Letta poteva farla sua? “Non ci sono battaglie su aperture o chiusure. Servirebbero solo provvedimenti razionali. Perché penalizzare le scuole? Così i ragazzi non ci vanno e si assembrano altrove. Che senso ha dire ai ristoranti di non tenere la gente dentro?”.

 

Capitolo Quirinale. Chi finisce sul colle più alto? “Dipende da come va il governo. Se funziona e rimane fino a fine legislatura, un bis di Mattarella potrebbe essere una soluzione. Se il piano vaccini e la ripresa economica iniziano a fare acqua da tutte le parti, allora al Quirinale potrebbe finirci Draghi. Ma perché ne parliamo ora? Qui nessuno sa cosa farà domattina, figuriamoci fra sei mesi”.

massimo cacciari a otto e mezzo 3draghi letta

 

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...