IL CAINANO INFINOCCHIA LA BOCCASSINI – PER ILDA IL RICOVERO AL SAN RAFFAELE PER LA CONGIUNTIVITE NON È UN MOTIVO SUFFICIENTE PER ACCORDARE IL LEGITTIMO IMPEDIMENTO E RINVIARE LA PARTE FINALE DELLA REQUISITORIA NEL PROCESSO RUBY - ANZI, LA PROCURA NON CREDE NEMMENO CHE LA MALATTIA DI BERLUSCONI SIA COSÌ INVALIDANTE DA POTERGLI INIBIRE LA PARTECIPAZIONE ALL’UDIENZA…

Paolo Colonnello per Lastampa.it

La congiuntivite che ha colpito l'occhio di Silvio Berlusconi non è secondo la Procura un motivo sufficiente per accordare il legittimo impedimento e rinviare la parte finale della requisitoria nel processo Ruby. Anzi, la Procura non crede nemmeno che la malattia di Berlusconi sia così invalidante da potergli inibire la partecipazione all'udienza.

Ma il Cavaliere, che oggi avrebbe dovuto essere in aula a Milano, è stato invece ricoverato al San Raffaele.

Il pm Ilda Boccassini, cui toccherebbe concludere la requisitoria, ha fatto notare al tribunale che in questi giorni sono arrivate due richieste di legittimo impedimento: la prima contemplava problemi di ordine politico (una riunione a Palazzo Grazioli convocata per oggi); la seconda, spedita via fax ieri, revocava le questioni politiche e poneva solo l'impedimento fisico, ovvero la congiuntivite che da due settimane affligge Berlusconi.

Il secondo fax è stato accompagnato da tre certificati medici rilasciati dal San Raffaele in cui, in un certo senso, la posizione del Cavaliere si aggrava di certificato in certificato, fino a vietargli, proprio ieri, di comparire in luoghi in cui possa essere esposto alla luce. Ma, si chiede Boccassini, se il primo certificato medico è del 5 marzo, come mai il giorno dopo l'unico impedimento fatto valere è quello per impegni politici?

Insomma, Boccassini non crede che quello di Berlusconi sia un impedimento tale da vietargli di essere presente all'udienza, o comunque da chiedere che l'udienza venga rinviata.
Il tribunale si è ritirato in camera di consiglio per decidere.

 

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