A CAMUSSO DURO: “LE BOTTE? C’È STATO UN ORDINE. È GRAVISSIMO QUANTO SUCCESSO IERI A ROMA, IL GOVERNO DEVE RISPONDERNE” - LE PAROLE DELLA PICIERNO? VALUTIAMO LA DIFFAMAZIONE MA NON MI INTERESSA OCCUPARMI DEL PROTAGONISMO DI QUALCUNO”

Salvatore Cannavò per il “Fatto quotidiano

 

CAMUSSOCAMUSSO

È gravissimo quello che è accaduto ieri a Roma”. Alla richiesta di un commento sulle frasi di Pina Picierno, il segretario generale della Cgil propone di cambiare discorso. Lei stessa è corsa al Policlinico Umberto I per accertarsi della salute dei militanti Fiom picchiati. Poi ha parlato con Maurizio Landini e ha telefonato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano.

 

Cosa ha detto al ministro Alfano?

Che quello che è avvenuto è gravissimo e chiediamo al governo di risponderne. Gli ho detto che occorre molta attenzione perché in una situazione così difficile non si sa dove si va a finire.

 

Avvertite una situazione pesante?

Ho incontrato personalmente i lavoratori dimessi, tutti e due raccontano la stessa cosa: c’è stato un ordine esplicito. Stupisce sempre, del resto, che queste cose possano avvenire per caso. Ci deve essere un ordine. Ma le manifestazione pacifiche non possono essere trattate in questo modo.

landinilandini

 

Non voglio fare dietrologia però abbiamo chiesto di convocare il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in modo da rendere esplicita una direttiva su quale deve essere il comportamento delle forze dell'ordine. Quello che è accaduto oggi non deve più verificarsi.

 

Quanto accaduto potrà anticipare il vostro sciopero generale?

Fino all’8 novembre ci sono mobilitazioni già decise. Continuiamo a pensare che bisogna articolare e allargare le iniziative, dare voce ai territori. Saremo sottoposti a numerose tensioni, a probabili voti di fiducia, non abbiamo in mente una lotta di breve periodo.

 

La richiesta Cgil è ancora quella di modificare la legge delega o spostate il tiro sulla legge di Stabilità?

RENZI MANGANELLO BY BARALDIRENZI MANGANELLO BY BARALDI

La priorità è che si crei lavoro, buon lavoro. Nella legge delega non c’è nulla sul superamento delle tante forme della precarietà. Lo Statuto dei lavoratori va esteso non ridimensionato. Legge delega, legge di Stabilità e riforma della Pubblica amministrazione sono tre cose che vanno insieme, una cosa non derubrica l’altra. In ogni caso, noi non diciamo solo dei “no”. Abbiamo idee, proposte: l’estensione dei diritti, la riduzione della precarietà, la qualità della pubblica amministrazione.

 

Pensate sia possibile un confronto con il governo o ci avete messo una pietra sopra?

Per stile una pietra sopra non ce la mettiamo mai. Una strada per confrontarsi è la più idonea ma non ne vediamo in questo momento le premesse. Abbiamo proposte e restiamo disponibili al confronto. Non ci chiudiamo in un fortino.

 

C’è una Cgil sotto assedio?

operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 9operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 9

No. La fase attuale è piuttosto caratterizzata da una grandissima questione sociale. Per correttezza, va detto che la situazione non è tutta figlia di questo governo ma di una lunga stagione di crisi che ha lasciato moltissimi nodi irrisolti. Capisco che ci sia del nervosismo in giro. L’isolamento non ci riguarda a meno che non si voglia intendere una separazione dei temi del lavoro dalle priorità del Paese.

 

operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 8operai delle acciaierie terni in corteo a roma, feriti in scontri con polizia 8

Cosa risponde a Pina Picierno?

Il mio sentimento prevalente è di parlare delle cose concrete e delle cose da fare. Non mi interessa rispondere al protagonismo di qualcuno. Ovviamente, ci riserviamo di valutare gli elementi di diffamazione ma non è questo il punto.

 

Immaginava che sarebbe stata il segretario dello scontro tra la Cgil e il partito a cui è iscritta?

Devo dire che quando sono stata eletta la preoccupazione era come affrontare una crisi così lunga. Ma forse abbiamo sottovalutato che una crisi così avrebbe cambiato non solo i rapporti sociali ma anche i rapporti sul piano politico. Ciò che invece non è mutata è la forte vocazione di autonomia della Cgil.

angelino alfanoangelino alfano

 

Non sentite il problema del rinnovamento, anche generazionale, della Cgil?

La Cgil non è mai un mondo omogeneo. Sabato scorso è stato evidente che siamo più compositi e più giovani di quello che è riconosciuto. Che poi anche noi abbiamo un problema di accelerazione del rinnovamento non c'è dubbio. Ma questa discussione l’abbiamo aperta prima del “cinegiornale dell’era Renzi”.

 

PINA PICIERNOPINA PICIERNO

Ultimi Dagoreport

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...

giorgia arianna meloni maria grazia manuela cacciamani gennaro coppola cinecitta francesco rocca

DAGOREPORT - MENTRE LE MULTINAZIONALI STRANIERE CHE VENIVANO A GIRARE IN ITALIA OGGI PREFERISCONO LA SPAGNA, GLI STUDIOS DI CINECITTÀ SONO VUOTI - SONDARE I PRODUTTORI PER FAVORIRE UNA MAGGIORE OCCUPAZIONE DEGLI STUDIOS È UN’IMPRESA NON FACILE SOPRATTUTTO SE A PALAZZO CHIGI VIENE L’IDEA DI NOMINARE AL VERTICE DI CINECITTÀ SPA, CARDINE DEL SISTEMA AUDIOVISIVO ITALIANO, MANUELA CACCIAMANI, LEGATA ALLE SORELLE MELONI, IN PARTICOLARE ARIANNA, MA DOTATA DI UN CURRICULUM DI PRODUTTRICE DI FILM “FANTASMA” E DOCUMENTARI “IGNOTI” – FORSE PER IL GOVERNO MELONI È STATA PIÙ DECISIVA LA FEDE POLITICA CHE IL POSSESSO DI COMPETENZE. INFATTI, CHI RITROVIAMO NELLA SEGRETERIA DI FRANCESCO ROCCA ALLA REGIONE LAZIO? LA SORELLA DI MANUELA, MARIA GRAZIA CACCIAMANI, CHE FU CANDIDATA AL SENATO NEL 2018 NELLE LISTE DI FRATELLI D’ITALIA - QUANDO DIVENTA AD DI CINECITTÀ, CACCIAMANI HA LASCIATO LA GESTIONE DELLE SUE SOCIETÀ NELLE MANI DI GENNARO COPPOLA, IL SUO COMPAGNO E SOCIO D'AFFARI. QUINDI LEI È AL COMANDO DI UNA SOCIETÀ PUBBLICA CHE RICEVE 25 MILIONI L'ANNO, LUI AL TIMONE DELL’AZIENDA DI FAMIGLIA CHE OPERA NELLO STESSO SETTORE…

consiglio europeo giorgia meloni viktor orban ucraina zelensky ursula von der leyen

LE DECISIONI ALL’UNANIMITÀ IN EUROPA SONO FINITE: IERI AL CONSIGLIO EUROPEO IL PRIMO PASSO PER IL SUPERAMENTO DEL VETO, CON L’ISOLAMENTO DEL PUTINIANO VIKTOR ORBAN SUL PIANO IN CINQUE PUNTI PER L’UCRAINA – GIORGIA MELONI NON POTEVA SFILARSI ED È RIUSCITA A RIGIRARE LA FRITTATA CON MATTEO SALVINI: NON ERA UN DESIDERIO DI TRUMP CHE I PAESI EUROPEI AUMENTASSERO FINALMENTE LE SPESE PER LA DIFESA? DI CHE TI LAMENTI? - ANCHE LA POLEMICA DEL LEGHISTA E DI CONTE SUI “SOLDI DEGLI ASILI CHE FINISCONO IN ARMAMENTI” È STATA AGILMENTE NEUTRALIZZATA DALLA SORA GIORGIA, CHE HA FATTO “VERBALIZZARE” LA CONTRARIETÀ DELL’ITALIA ALL’UTILIZZO DEI FONDI DI COESIONE…