fabio tumminello salvini appeso

SI È APERTA LA STAGIONE ''VENARIA'', CACCIA AL SALVINI - IL CANDIDATO DEL PD NEL COMUNE PIEMONTESE PUBBLICA UN POST CON LA SCRITTA ''SALVINI APPESO''. SI È DIFESO DICENDO CHE ''ERA UN POST IRONICO'', MA IL PARTITO L'HA DEFINITA UNA ''INFELICE BATTUTA CHE NON RISPETTA I VALORI DEL NOSTRO PARTITO''. MA I DEM NON SONO QUELLI CONTRO IL LINGUAGGIO DI ODIO E CONTRO IL FASCISMO DELLE PAROLE?

 

Gianni Giacomino per www.lastampa.it

 

Si scalda sempre di più la campagna elettorale a Venaria. Ieri il candidato del Pd Fabio Tumminello ha pubblicato sul proprio profilo Instagram il messaggio «Salvini appeso». Ovviamente si è scatenato il finimondo. «Il Partito Democratico, a Venaria, candida individui che offendono e incitano alla violenza» - è la netta presa di posizione di Andrea Cerutti, vicepresidente del gruppo Lega in consiglio regionale e segretario della sezione cittadina del Carroccio.

fabio tumminello salvini appeso

 

«Questo genere di azioni - continua Cerutti - nulla ha a che vedere con il confronto politico. Siamo certi che i venariesi non vogliano essere rappresentati da personaggi così, capaci solo di fomentare l’odio e cavalcare l’ignoranza perché senza idee propri». «Il nostro auspicio - conclude il leghista - è che, con il voto di domenica, questa figura possa essere estromessa dalla gestione della cosa pubblica. La nostra città merita ben altro, merita una rappresentanza degna del ruolo che è chiamata a ricoprire».

 

«Era un post ironico»

 

Poco fa il Pd ha preso le distanze. «Come specificato dallo stesso candidato, il post voleva essere ironico, ma l’iniziale ironia si è invece trasformata in un’infelice battuta che non rispecchia i valori del nostro partito – scrivono i vertici del Pd -. Il Partito Democratico, infatti, da sempre propone di “abbassare i toni” e mantenere livello di dibattito politico civile e positivo, per il bene della nostra città e dei suoi cittadini. Chiediamo scusa, anche a nome del nostro candidato, a chiunque si sia sentito offeso da questa esternazione e siamo altresì certi della sua buona fede, conoscendone sì l'esuberanza, ma anche il carattere mite ed assolutamente non violento. Un errore dettato dalla giovane età da lui pienamente riconosciuto e per il quale si è già dichiarato dispiaciuto, provvedendo a rimuovere prontamente il post dai social».

 

La replica del candidato di centrodestra: «Abbassiamo i toni per il bene della Città»

Ecco la lettera di replica di Fabio Giulivi, candidato a Venaria per il centrodestra «Molti giornalisti mi stanno chiedendo una presa di posizione sul candidato del Pd venariese che ha pubblicato una foto con la scritta Salvin i appeso. Naturalmente esprimo solidarietà agli alleati attaccati in questo modo.

 

 

matteo salvini alla festa della lega di cervia 2020 1

Io personalmente non lo conosco bene questo candidato. Mi dicono che spesso abbia pubblicato post goliardici o di satira prendendomi di mira ma non mi ha mai creato alcun problema perchè penso faccia parte del "gioco".

Pur non conoscendolo credo che come molti purtroppo si sia fatto prendere la mano dai social dando un'immagine diversa da quello che è realmente. Ha pubblicato un'immagine certamente grave, che non aiuta il clima che stiamo cercando di mantenere, ma dobbiamo pensare subito a Venaria e ai suoi tanti problemi. 

 

Fin dall'inizio ho chiesto, auspicato e mantenuto toni bassi in questa campagna elettorale. Molti mi hanno chiesto di attaccare duramente i miei avversari ma ho preferito concentrarmi sulle proposte e non sugli insulti.

 

La gente è stanca di liti, di risse, di stracci che volano. Stiamo uscendo da uno dei momenti più difficili della nostra storia tra problemi sanitari e problemi economici. Chiunque vincerà le elezioni si troverà di fronte una montagna da scalare e - come sempre ho detto - servirà anche la collaborazione con l'opposizione pur nel rispetto delle differenze e del confronto democratico.

Sono certo che tutti i candidati a queste elezioni vogliano solo il bene di Venaria, al di là delle etichette e delle divisioni politiche.

La politica vissuta come tifo da stadio non ha mai aiutato ad amministrare una città.

Usiamo bene questi questi ultimi giorni per parlare di proposte e non di insulti».

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