matteo salvini giancarlo giorgetti canone rai

UN “CAPITONE” IN BOLLETTA – IL MINISTRO DELL'ECONOMIA GIORGETTI HA ANNUNCIATO CHE IL CANONE RAI RESTERÀ NELLA BOLLETTA DELLA LUCE ANCHE NEL 2023 – UNA DECISIONE CHE SMENTISCE QUANTO DICHIARATO A GRAN VOCE DA SALVINI, CHE LO SCORSO SETTEMBRE, DAL PRATO DI PONTIDA, ERA ARRIVATO A PROMETTERE L'ABOLIZIONE DELLA TASSA PIU' ODIATA DAGLI ITALIANI: “COME LEGA, CI PRENDIAMO QUESTO IMPEGNO, DALL'ANNO PROSSIMO ZERO CANONE RAI”…

Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

matteo salvini e giancarlo giorgetti 8

Il canone Rai? Resta. E rimane anche saldamente inserito nella bolletta elettrica.

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in una nota del Mef, non lascia dubbi: «Le voci di un'esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate».

 

Per stare a ieri, «le voci» di cui parla il responsabile (leghista) del Mef sono quelle dei sindacati dei dipendenti Rai (Usigrai, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil) che hanno chiesto al ministro un «autorevole intervento» per evitare «un impatto dirompente sul futuro stesso della Rai».

 

canone rai 3

Ma tra le «voci» che avevano chiesto non soltanto lo scorporo del canone dalle bollette ma anche la cancellazione del canone stesso c'è sicuramente Matteo Salvini. Dal prato di Pontida, lo scorso settembre, lo aveva detto così: «In 10 paesi dell'Unione non si paga il canone per la televisione pubblica. Come Lega, ci prendiamo questo impegno: dall'anno prossimo zero canone Rai».

 

Quanto allo scorporo dalla bolletta, il governo Draghi aveva dato via libera a un emendamento in quel senso al decreto Energia dello scorso aprile. Resta il fatto che i vicinissimi a Salvini non raccolgono il fatto che sia l'autorevolissimo leghista Giorgetti a mettere il punto: «Noi - spiega un leghista di alto livello - non abbiamo affatto accantonato l'idea. Il contesto impone che la manovra dedichi tutte le risorse possibili al caro energia, ma la battaglia non è conclusa».

 

canone rai 7

I sindacati, nella loro lettera, fanno riferimento al voto dell'aprile scorso che toglieva il canone dalla bolletta: «Privare la più grande azienda culturale del Paese della certezza dei finanziamenti, oltre alle evidenti ricadute in termini occupazionali, avrebbe degli effetti diretti» sullo stesso Mef «in quanto azionista di Rai Spa». Di qui, la richiesta di un «incontro urgente».

 

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

Dall'altra parte della barricata, le associazioni dei consumatori che battono sul tasto dell'«onere improprio». Secondo il Codacons, «il canone Rai è l'imposta più odiata dagli italiani e deve essere abolita» anche perché oltretutto appesantirebbe la spesa per l'energia. Nella sua nota, il Mef osserva che il traguardo del Pnrr si basa sulle proposte del Garante che «non aveva rilevato alcuna criticità dal punto di vista della concorrenza, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali». Ma secondo Massimiliano Dona, il presidente dell'Unione nazionale consumatori «non si può chiedere ai consumatori di pagare nella stessa bolletta un costo legato a un servizio diverso: il canone resta un onere improprio non legato ai consumi di elettricità».

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