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"LA NOSTRA NON È STATA APOLOGIA DEL FASCISMO" (CE LA BEVIAMO?) - LA CANTINA LUNARDELLI NON PRODURRÀ PIÙ I VINI DEDICATI A HITLER E MUSSOLINI - POVERINI, SI SONO STUFATI DELLE POLEMICHE: "POCO TEMPO FA HO RICEVUTO MINACCE DI MORTE DAI RUSSI CHE PROPAGANDAVANO LE NOSTRE BOTTIGLIE COME SEGNO DELLA PRESENZA NAZISTA IN ITALIA" - BEH, DIFFICILE UN'ALTRA LETTURA SE IN VETRINA HAI IL BAFFETO CON IL BRACCIO ALZATO...
Vino di Hitler e Mussolini, stop alla produzione (era ora). Ne hanno parlato Scatti di gusto e Gusto, che ha contattato Andrea Lunardelli, della cantina friulana che dal 1995, su iniziativa del padre Alessandro, commercializza i vini dedicati al Fuhrer e al Duce. Dall’anno prossimo, dice, non saranno più in circolazione nuove annate dei vini con le famigerate etichette.
Non ci strapperemo i capelli, né gli appassionati del vino sentiranno la mancanza di queste bottiglie. Ma fa un po’ ridere, e un po’ arrabbiare, sentire quel che dice Lunardelli, le sue motivazioni e le sue spiegazioni. Dice che il padre, ottantenne, è d’accordo con la sua decisione e “non ne può più“.
Di cosa? Delle polemiche: “Poco tempo fa ha anche ricevuto minacce di morte dai russi che propagandavano le nostre bottiglia come segno della presenza nazista in Italia. Non siamo nazisti e la nostra non è mai stata apologia del fascismo, tanto è vero che abbiamo vinto tre cause”.
Va bene, ma intanto la dottoressa austriaca Dagmar Millesi ha raccontato di aver visto suoi connazionali spingersi fino a Jesolo per acquistare le bottiglie. Il Forum ebraico tedesco contro l’antisemitismo ha preso posizione duramente contro. Ne ha scritto anche l’edizione americana di Vice.
Sul sito – dove peraltro campeggia ancora in home l’Amaro del Duce – c’è scritto chiaro: “Questo è un sito esclusivamente commerciale. Rinneghiamo ogni tipo di propaganda politica“. Chiaro, del resto nella linea di bottiglie “storiche” ci sono anche Franco e Stalin, Marx, la principessa Sissi e Napoleone. Ma, diciamolo, chi ha mai visto in giro una bottiglia con la principessa Sissi? Quelle con Mussolini e Hitler, invece, si trovano eccome, da sempre. Per esempio a un’enoteca dell’Esquilino di Roma, ma anche altrove Fa ridere e arrabbiare la giustificazione di Lunardelli: “Le nostre era solo bottiglie storiche, non celebrative“.
Tra le ultime novità c’era (e c’è ancora sul sito) “Il Camerata” e il “Liquore alla Rosa X Mas”. Certo, nessuno pensa che Lunardelli sia nazista. Che importa poi? Lunardelli è peggio che nazista: è uno che per anni ha sfruttato ambiguamente le nostalgie fasciste e naziste degli italiani, guadagnandoci sopra soldi.
ciano, ribbentrop, hitler, mussolini
E’ il cinismo del capitale, che se ne frega dell’etica e della politica, e accumula soldi sfruttando i cattivi sentimenti. Ma, naturalmente, questa non è la fine della storia. Non passerà tempo, vedrete, prima che qualche altro produttore nostalgico o semplicemente avido si butti sul business lasciato libero.
adolf hitler e benito mussolini al vertice del brennero 18 marzo 1940
adolf hitler e benito mussolini a firenze