CANTON LIGRESTI: I PM SVIZZERI SEQUESTRANO ALTRI 30 MILIONI – E I LIGRESTOS NON APRONO BOCCA

Stefano Elli per il "Sole 24 Ore"

Le operazioni di sequestro da parte delle autorità svizzere nei confronti dei conti correnti della famiglia Ligresti, iniziate venerdì 26 a Lugano, sono ancora in corso. Dunque la cifra di 30 milioni, ipotizzata ieri, è probabilmente un'approssimazione per difetto. Le banche destinatarie dei provvedimenti cautelari sono almeno cinque, ma al centro delle investigazioni del procuratore pubblico John Noseda, che segue personalmente le indagini, vi sarebbero anche alcune fiduciarie, tra le quali la società considerata da sempre il perno operativo, il vero architetto della galassia off shore che fa riferimento alla famiglia del costruttore di Paternò Salvatore Ligresti: la nota Fidinam di Lugano.

Come anticipato da il Sole 24 Ore andato in edicola sabato 27 luglio, dunque, l'inchiesta aperta dalla procura svizzera non procede al rallentatore. A svilupparla insieme al procuratore capo e alla polizia cantonale c'è un pool di investigatori interno alla procura, una decina di esperti di reati finanziari, non appartenenti alle forze di Polizia, che stanno tracciando i movimenti di denaro riconducibili a Salvatore, Jonella, Giulia Maria e Paolo Ligresti, quest'ultimo cittadino svizzero.

In dettaglio, un'attenzione mirata e selettiva viene riposta sulla cessione di una partita di immobili decisa e conclusa rapidamente dalla famiglia lo scorso mese di aprile. E sarebbe proprio il flusso del corrispettivo di quelle compravendite a interessare gli investigatori italiani ed elvetici. Il reato per cui la magistratura svizzera sta procedendo è quello di riciclaggio, definito dall'articolo 305 bis dell'ordinamento penale federale come «un atto suscettibile di vanificare l'accertamento dell'origine, il ritrovamento o la confisca di valori patrimoniali sapendo o dovendo presumere che provengono da un crimine».

Le tre procure (Milano, Torino e Lugano) coinvolte nelle indagini, ormai transnazionali, sulla famiglia Ligresti stanno collaborando tra loro con rogatorie incrociate. In particolare a Torino stanno continuando gli interrogatori degli indagati. Dopo il forfait dato dal capostipite del gruppo, Salvatore, che martedì 30 luglio ha rinunciato all'interrogatorio per ragioni di salute (il suo legale Gian Luigi Tizzoni ha ipotizzato un rinvio a settembre), è stata la volta della secondogenita dell'ingegnere Giulia Maria Ligresti.

Un interrogatorio durato quattro ore, interrotto da molte pause. Al termine dell'interrogatorio i legali di Giulia Maria, oltre che dall'avvocato Tizzoni è assistita anche da Alberto Mittone, hanno affermato che la figlia dell'ingegnere «è una delle persone che, per il ruolo che ha sempre ricoperto, hanno meno conoscenza della vicenda e per questo meno può dire.

La nostra cliente - hanno aggiunto i due legali - è davvero molto provata dal carcere. Per questo, tutto è più complicato e le risposte sono state più faticose, ma tutto è finito nel migliore dei modi, senza incidenti di percorso». Quanto all'ipotesi di un'istanza di attenuazione, modifica o annullamento delle misure cautelari (Giulia Maria è detenuta nel carcere di Vercelli) gli avvocati hanno confermato che almeno per il momento non verrà fatta istanza di scarcerazione al Tribunale del riesame.

 

 

FAMIGLIA LIGRESTI I VERTICI DI FONDIARIA - LA FAMIGLIA LIGRESTILIGRESTI CON LE FIGLIEjonella e salvatore ligrestiGiulia Paolo Jonella e Salvatore Ligresti

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?