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CAOS A 5 STELLE – L’ASSEMBLEA DEI PARLAMENTARI M5S E’ SPACCATA MA 3 SU 4 STANNO CON CONTE – TRA I GOVERNISTI ANCHE IL MINISTRO DEI RAPPORTI CON IL PARLAMENTO D’INCA’ CHE CHIEDE UNA TREGUA TRA GIUSEPPI E DRAGHI, PER NON METTERE IN DIFFICOLTÀ L’ESECUZIONE DELLE RIFORME COLLEGATE AL PNRR – ANCHE IL CENTRODESTRA E’ DIVISO – LA MELONI TUONA CONTRO L’APPELLO PRO DRAGHI DEI SINDACI (“USO DELLE ISTITUZIONI SENZA PUDORE”) E CHIEDE IL VOTO ANTICIPATO – LA FORZISTA GELMINI: “VOTARE SULLE MACERIE E’ DA IRRESPONSABILI”
Da corriere.it
FEDERICO D'INCA' GIUSEPPE CONTE
D’Incà chiede una tregua tra Conte e Draghi
Se Conte schiera i suoi sostenitori in assemblea, ci sono invece ministri ed ex ministri che lo attaccano, come Federica D’Incà: «Davide Crippa e Maria Domenica Castellone in Aula han confermato la fiducia al governo. Cosa è cambiato? Volete andare a votare».
Nel suo intervento in assemblea D’Incà ha chiesto una tregua tra Conte e Draghi, per non mettere in difficoltà l’esecuzione delle riforme collegate al Pnrr e i progetti collegati, questo per il bene del Paese. Ha fatto inoltre riferimento alle difficoltà che ci sarebbero nel campo progressista in caso di voto anticipato.
Assemblea M5s: prevale linea Conte, oltre 30 interventi pro leader
Prevalgono nettamente, nel corso dell’assemblea congiunta M5S della mattina, gli interventi dei parlamentari a sostegno della linea del leader Giuseppe Conte.
Tra questi Daniela Torto, Giuseppe Buompane, Marco Bella, Luigi Gallo, Francesco Silvestri, Angela Salafia, Sebastiano Cubeddu, Teresa Manzo, Vittoria Baldino, Giovanni Currò, Filippo Scerra, Manuel Tuzi, Arnaldo Lomuti, Giulia Lupo, Marco Pellegrini, Tiziana Ciprini.
Tra ieri e oggi oltre 30 gli eletti hanno sposato la linea dei vertici, mentre sono una decina i parlamentari a favore della fiducia al governo Draghi. Tra questi, la deputata Azzurra Cancelleri ha manifestato la sua intenzione di appoggiare l’esecutivo.
Meloni: «Appello sindaci? Uso istituzioni senza pudore»
mario turco giuseppe conte paola taverna
«Mi chiedo se tutti i cittadini rappresentati da Gualtieri, Sala, Nardella o da altri sindaci e presidenti di Regione che si sono espressi in questo senso, condividano l’appello perché un governo e un Parlamento distanti ormai anni luce dall’Italia reale vadano avanti imperterriti. La mancanza di regole e di buonsenso nella classe dirigente in Italia comincia a fare paura. Le istituzioni vengono usate come sezioni di partito, si fa di tutto, pur di evitare il voto». Lo afferma la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
GELMINI
Da open.online
«È chiaro che in questo momento ci sono posizioni diverse. Fratelli d’Italia è all’opposizione mentre la Lega e Forza Italia hanno fatto nascere il governo: l’allineamento sulla richiesta della Meloni di elezioni subito sarebbe certamente la cosa più semplice, ma il centrodestra di governo oggi deve pensare al Paese. È giusto non avere paura del voto, ma votare sulle macerie è da irresponsabili». Così Mariastella Gelmini, capodelegazione di Forza Italia, ha ben riassunto la situazione in un’intervista a la Repubblica.
giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini
«In questo momento è Draghi a dover prendere una decisione e credo che i partiti che hanno avuto il senso di responsabilità di far nascere questo governo non dovrebbero porre condizioni, ma assicurare un sostegno leale al premier fino in fondo», ha detto, lanciando un messaggio a Tajani e Berlusconi e chiudendo a un quarto governo o a una campagna elettorale.
E poi: «Chiunque ha la possibilità di evitare di gettare nel caos il Paese e non fa tutto quello che deve per il bene dell’Italia, si assume una grave responsabilità», ha ribadito. «La legislatura sta comunque finendo: si tratta di decidere se farla terminare nel caos o assicurarne un’ordinata chiusura, scrivendo una legge di bilancio che metta in sicurezza i conti e sviluppi quell’agenda sociale su cui non è impossibile trovare punti di convergenza».