OLTRE A CAPI E CAPETTI, HAMAS HA ANCHE UN “CEO”: ZAHER JABARIN – È LUI CHE SVOLGE IL RUOLO DI "TESORIERE" DELL’ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA PALESTINESE - IL 55ENNE GESTISCE UN IMPERO CHE VA DA SOCIETÀ QUOTATE IN BORSA A PROPRIETÀ IMMOBILIARI PASSANDO PER CONCESSIONARI D'AUTO - I SOLDI RACCOLTI DAL COLLETTO BIANCO DI HAMAS SONO SERVITI PER FINANZIARE L'ATTENTATO DEL 7 OTTOBRE IN ISRAELE - FU TRA I 1027 DETENUTI PALESTINESI A ESSERE LIBERATI IN CAMBIO DEL SOLDATO ISRAELIANO GILAD SHALIT, NEL 2011
Estratto dell’articolo di Enrico Franceschini per “la Repubblica”
Ha vissuto in Sudan, Arabia Saudita, Libano e Turchia, sua base attuale. Gestisce un impero che comprende proprietà immobiliari e azioni alla Borsa di Istanbul, società in Algeria e negli Emirati, presunte associazioni benefiche in mezzo mondo. Il suo biglietto da visita lo definisce un imprenditore. Ma in realtà, affermano fonti dei servizi segreti americani e israeliani, è il “Ceo di Hamas”, l’amministratore delegato del movimento fondamentalista islamico palestinese, considerato un’organizzazione terroristica da Usa, Ue, Regno Unito e altri Paesi.
Gli ingenti fondi raccolti dal 55enne Zaher Jabarin sarebbero serviti fra l’altro a fornire a Hamas le armi e gli esplosivi per l’attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. Probabile che il Mossad lo abbia inserito nella lista dei “most wanted” da eliminare come responsabili della strage. Non a caso Jabarin aveva stretti contatti con Saleh Arouri, il vicecapo politico di Hamas ucciso martedì a Beirut da un drone in un’operazione attribuita a Israele.
[…] In carcere impara l’ebraico, studia economia e si prepara alla futura professione di “tesoriere” di Hamas: quando viene liberato nel 2011, nel famoso scambio di 1.027 detenuti palestinesi con il soldato israeliano Gilad Shalit, è pronto per la parte. [...]
Allora si trasferisce a Istanbul. Secondo l’inchiesta del quotidiano di Wall Street, Zabarin controlla un’azienda edile e numerose proprietà immobiliari in Sudan e Arabia Saudita, società commerciali e concessionari d’automobili in Turchia, azioni in aziende in Algeria e negli Emirati Arabi Uniti.
Il suo maggior investimento è il 75 per cento della Trend Gyo, una compagnia di costruzioni turca, quotata alla Borsa di Istanbul. In tutto, amministra un portafoglio globale da 500 milioni di dollari, con decine di conti bancari da cui trasferisce denaro a Hamas attraverso un network di cambiavalute.
«È un onore raccogliere fondi per Hamas», dice Jabarin in un’intervista al Journal, pur negando di finanziare l’ala militare del gruppo. «Israele prova a confondere le cose mescolando mele e arance», afferma. […]
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