don mauro carlino papa francesco

CARLINO ABBAIA E METTE IN MEZZO IL PAPA: ''LA TRATTATIVA LONDINESE FU FATTA CON L'AVALLO DEL SANTO PADRE. E VENNE FISSATO A MONTE ANCHE L'IMPORTO MASSIMO DEL COMPENSO PER IL FINANZIERE GIANLUIGI TORZI NELL'AFFARE DEL PALAZZO DI SLOANE AVENUE, 20 MILIONI DI EURO''. IL TUTTO SOTTO LA GUIDA DEL SUCCESSORE DI BECCIU, EDGAR PENA PARRA. E LO IOR AVEVA ANCHE DATO DISPONIBILITÀ A FINANZIARE LA SEGRETERIA DI STATO PER CHIUDERE LA FACCENDA

Gianluca Paolucci per “la Stampa

 

DON MAURO CARLINO PAPA FRANCESCO

La trattativa con il finanziere Gianluigi Torzi per il palazzo londinese di Sloane Avenue venne condotta «con l' avallo del Santo Padre» e venne fissato a monte anche l' importo massimo della «compensazione» per il finanziere, pari a 20 milioni di euro. La trattativa avvenne sotto la guida dell' attuale sostituto, Edgar Pena Parra.

E infine lo Ior, dalla cui denuncia è partita l' inchiesta vaticana che ha fatto emergere lo scandalo degli investimenti della Segreteria, aveva dato «più volte» la disponibilità a finanziare la Segreteria stessa per chiudere la vicenda.

 

In una lettera a La Stampa, il difensore di Monsignor Mauro Carlino, Salvino Mondello, ricostruisce il ruolo del suo assistito nello scandalo dei fondi della Segreteria di Stato. Aggiungendo una serie di circostanze finora inedite.

Carlino, già segretario del cardinale Angelo Becciu poi a capo dell' ufficio informazione della Segreteria di Stato, era stato sospeso dall' ufficio con altri quattro funzionari laici nell' ottobre dello scorso anno.

 

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone

Il suo ruolo nella vicenda è stato scandagliato dagli inquirenti della Santa Sede e quella che pubblichiamo, per il tramite del suo legale, è la sua versione della vicenda.

«Innanzi tutto - scrive l' avvocato - è assolutamente erroneo ed improprio definire mons. Carlino "uno dei protagonisti dello scandalo", poiché il suo intervento nella vicenda fu estremamente limitato nel tempo (da febbraio a maggio del 2019) e raggiunse lo scopo specifico cui era diretto, ovvero di salvaguardare gli interessi economici della Santa Sede».

 

Pena Parra, scrive l' avvocato, «interessò monsignor Carlino solo dopo che l' immobile di Londra era stato acquisito dalla Gutt, società lussemburghese gestita da Giancarlo Torzi. Quest' ultimo, attraverso 1.000 azioni con diritto di voto, aveva mantenuto il pieno controllo della società e la gestione del palazzo, sebbene la Segreteria di stato Vaticana fosse titolare della parte di gran lunga preponderante del capitale della società stessa (30.000 azioni, ma senza diritto di voto)». Prima di allora, «monsignor Carlino non si era mai occupato dell' immobile di Sloane Avenue, né direttamente né indirettamente».

 

giovanni angelo becciu

Secondo la ricostruzione, «la necessità della trattativa con Torzi era stata già decisa con l' avallo del Santo Padre ed inoltre era già stato indicato il prezzo della transazione in 20 milioni di euro». Carlino «ebbe il merito di ridurre a 15 milioni di euro le richieste di quest' ultimo, con un risparmio di ben cinque milioni di euro». È un passaggio chiave: proprio questo «accordo» ha fatto scattare l' accusa di estorsione per Torzi, arrestato e rilasciato nel giugno scorso.

GIANLUIGI TORZI PAPA BERGOGLIO

 

E poi il ruolo dello Ior: «La presenza di un possibile "scandalo" relativo al palazzo londinese fu evidenziata dal direttore dello Ior, il dottor (Gian Franco) Mammì, il quale, nonostante avesse più volte assicurato i Superiori di essere pronto a finanziare la Segreteria di Stato per l' estinzione di un mutuo che gravava sul bene, presentò una denuncia nel luglio del 2019, affermando che la richiesta di finanziamento appariva opaca e ventilando una serie di ipotesi di reato che, a suo dire, lo avrebbero impedito». «Spero - conclude la lettera - che queste circostanze consentano anche ai lettori del Suo giornale di apprezzare l' operato onesto, corretto e trasparente di monsignor Mauro Carlino».

Edgar Pena Parrapapa francesco bergoglio edgar pena parrafabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi giovanni angelo becciu papa francesco bergoglio

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...