big gaia casaleggio

NON C’E’ LIMITE AL CASALEGGIO - STORIA DEL PARAGURU A 5 STELLE, TRA “VISIONI”, CONTRATTI, SOLDI E L’INCONTRO FATALE CON BEPPE GRILLO - LE SUE PROFEZIE? GUERRA MONDIALE NEL 2020, VITTORIA DELLA DEMOCRAZIA IN RETE NEL 2040 E PRIMA ELEZIONE MONDIALE SU INTERNET NEL 2054

Piero Melati per “Repubblica.it

 

LIBRO BEPPE GRILLO PARLANTELIBRO BEPPE GRILLO PARLANTE

Deve aver visto cose che noi umani non possiamo neppure immaginare. Magari non proprio «al largo dei bastioni di Orione», come si recita nel fantascientifico Blade Runner, pellicola di culto dell'82 ispirata alle visioni dell'amatissimo scrittore Philip K. Dick. Più realisticamente, si sarà illuminato dentro i suoi uffici di via Gerolamo Morone, a Milano, a due passi dal Duomo e da via Montenapoleone.

 

O nel bosco della casa di campagna nei dintorni di Ivrea, dove vive con la seconda moglie, un figlio (l'altro, Davide, sub e campione di scacchi, nato dal primo matrimonio, lavora con lui in azienda) e due gatte persiane. Per chi ama le coincidenze (lui, junghianamente, le definirebbe sincronicità) anche il suo amato Philip Dick ne aveva due, di gatte, sterilizzate. Guru, visionario, stregone, vendicativo, spietato come Gengis Khan (altro mito della sua vita).

GRILLO CASALEGGIO IMOLAGRILLO CASALEGGIO IMOLA

 

GIANROBERTO E DAVIDE CASALEGGIO A ROMAGIANROBERTO E DAVIDE CASALEGGIO A ROMA

Oppure: tutto d'un pezzo, radicale, sognatore, divoratore di libri di storia e di fumetti, imprenditore abile come un condottiero (di nuovo Gengis Khan). «Sembra quasi dotato di poteri magici» ha scritto di lui l'inglese Guardian. Gianroberto Casaleggio, milanese, classe '54, è il nuovo ufo della politica italiana.

 

Riservatissimo come non è neppure la Cia, in una lettera al Corriere della Sera ha affermato: «Non sono mai stato dietro a Beppe Grillo, ma al suo fianco». Ha fondato con l'ex comico il MoVimento 5 Stelle, ma è Grillo a detenere la proprietà del simbolo. C'è però chi dice che Beppe è una maschera e Gianroberto il cyborg che comanda.

GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2

 

Difficile fissare l'identikit di Casaleggio. Il personaggio spacca. Si scivola dal fascino per il carisma («l'uomo dai capelli frisé e dall'occhialetto pignolo» ha scritto Marianna Rizzini su Il Foglio) alla condanna per un pericoloso «sognatore realista» («uomo nell'ombra, sempre in giacca e cravatta ma con i capelli da freak» lo ha descritto Emiliano Liuzzi su Il Fatto).

 

Il dubbio è che, se non si viene a capo di un "profeta-manager" che fa eleggere sindaci e assessori (oltre 130 in 60 Comuni), e che si prepara a sbancare le politiche (i sondaggi danno il suo Grillo tra il 15 e il 16), gli attrezzi a disposizione siano davvero vetusti.

 

GIANROBERTO CASALEGGIO E ELENA SABINA DEL MONEGOGIANROBERTO CASALEGGIO E ELENA SABINA DEL MONEGO

Lui sostiene che internet ha una potenza d'impatto pari a quella della Rivoluzione francese, che presto «realtà e Internet diventeranno un'unica realtà», dove daremo «ordini al nostro frigorifero» e «l'intelligenza inserita in oggetti collegati alla rete diventerà la nostra realtà quotidiana».

 

Sono morti i partiti, ma non la politica, dice l'uomo che studia Fisica all'università, a 21 anni lascia perché diventa papà, cambia undici aziende e poi, a metà anni Ottanta, entra nell'Olivetti di Roberto Colaninno. Qui, nel 2000, diventa amministratore delegato di Webegg, dove introduce il 20% Time caro ad aziende come Google (un quinto del tempo dedicato a progetti privati dei dipendenti).

 

LIBRO CASALEGGIO LIBRO CASALEGGIO

Il segugio online di Affaritaliani.it, Francesco Oggiano, è andato a scovare gli ex impiegati di Casaleggio. Ne riporta le testimonianze in un ebook che esce per Cairo editore, Beppe Grillo parlante (sarà libro a metà marzo).

 

Anche loro sono divisi: chi parla di «oasi felice» (uffici colorati, spazi ricreativi, bevande gratis) e chi di un tiranno che lavorava con un dream team di pochi eletti. Gli altri, detti argonauti, «prendevano ordini e basta». Fatto sta che, nel marzo del 2000, la bolla di internet esplode. L'azienda di Casaleggio è esposta con investimenti per cento miliardi di vecchie lire. Il manager viene invitato ad andarsene.

 

Sono tempi difficili, ma Casaleggio resta sull'onda. Nel giro di quattro anni nasce il Web 2.0: ora online si può anche interagire, non solo visualizzare contenuti. La rete rinasce dalle sue ceneri. E l'industria musicale crolla sotto i colpi dei nuovi software P2P e dei nuovi dispositivi per lettori Mp3 come l'iPod di Steve Jobs.

 

CASALEGGIOCASALEGGIO

Nel 2004 il guru di Grillo fonda la Casaleggio Associati, con diecimila euro di capitale. Si occupa di consulenza strategica per le aziende e stila un rapporto annuale sull'economia digitale. Inventa dal nulla il blog di Antonio Di Pietro (ne ricava 750 mila euro l'anno). Poi, il fatale incontro con Grillo, a Livorno. L'anno dopo ne lancia il blog, poi tutto il ventaglio di iniziative in rete.

 

Risultato? Grillo è terzo nel mondo su Twitter, al secondo posto su YouTube, al quarto su Facebook. Tanto che, nel dicembre scorso, a Milano, il consigliere informatico di Obama, Michael Slaby, vuole incontrare Casaleggio. Ma sono anche mesi tormentati. Quest'anno, per la prima volta dalla nascita, la Casaleggio Associati registrerà ricavi in flessione (1,4 milioni) e andrà in rosso per 57.800 euro.

LIBRO CASALEGGIOLIBRO CASALEGGIO

 

Negli anni precedenti, consulenze, apprezzati rapporti sull'economia digitale e distribuzione online degli show di Grillo avevano assicurato utili ai soci (due milioni in sette anni). Non basta. A settembre si è dimesso il presidente della società, Enrico Sassoon, ex giornalista del Sole 24 Ore e direttore di Mondo economico.

 

Una protesta, spiegherà, contro la pioggia di accuse su massoneria e poteri occulti, alimentate anche dal "fuorionda" di Giovanni Favia dopo le amministrative. Nubi che avevavo un precedente nelle espulsioni dei "dissidenti", avvenute a marzo.

 

Un retroscena lo rivela ancora l'inchiesta di Francesco Oggiano Beppe Grillo parlante: Casaleggio, secondo i malumori interni ai grillini, avrebbe sempre favorito i piemontesi, perché "conservatori", mal digerendo invece bolognesi e fiorentini, definiti "anagraficamente comunisti".

 

LETTA E CASALEGGIO LETTA E CASALEGGIO

E una volta, in una riunione editoriale, disse di Antonio Gramsci: «Anche mio zio comunista diceva che era noioso». Da qui il sospetto di antiche simpatie leghiste, che spiegherebbero l'atteggiamento accondiscendente di Grillo verso Bossi. A Borgomanero, ventimila anime tra Piemonte e Lombardia, a maggio Grillo tuonò: «Bossi era straordinario, ma è entrato nel sistema e si è rovinato».

 

Casaleggio liquiderebbe tutto questo come "dietrologia" di un sistema mediatico di carta che, «colpito da un fulmine», è passato negli Usa da 63 miliardi di dollari di pubblicità a meno di 22. E sul futuro dei giornali aggiunge: «Ne resteranno pochi in vita, forse uno solo, come per Highlander» (film, ancora, di fantascienza dell'86, in cui un solo immortale riuscirà a sopravvivere).

 

GIANROBERTO CASALEGGIO ROBERTO NAPOLETANO FABRIZIO SACCOMANNI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO GIANROBERTO CASALEGGIO ROBERTO NAPOLETANO FABRIZIO SACCOMANNI AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO

Ma sarà un buon veggente? Tra il 2009 e il 2010 Casaleggio avrebbe dovuto occuparsi dell'edizione online del Fatto Quotidiano, ma non si accordò con l'amministratore delegato Giorgio Poidomani: voleva carta bianca. Oggi è consulente per il web del gruppo editoriale Gems (ha fondato il sito per autori Cado in piedi, 50 mila contatti al giorno).

 

In un video del 2008 prefigura un mondo diviso in due blocchi (democrazia a Ovest, dittatura all'Est), una guerra mondiale nel 2020 e, infine, nel 2040, la vittoria della democrazia in rete e, nel 2054, la prima elezione mondiale su internet. Il consigliere di Obama gli ha detto di non correre troppo. Siamo alle profezie dei Maya?

 

GIANROBERTO CASALEGGIO AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO GIANROBERTO CASALEGGIO AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO

Lui ripete: viviamo dentro Matrix (altro cult movie di fantascienza, del '99, dove ci appare un mondo fatto apposta per nascondere la verità). Ci libererà la rete che, quando avrà espresso il massimo della tecnologia, tornerà in mano a filosofi, designer, sociologi. Per ora Casaleggio ha affidato il suo credo a Siamo in guerra (scritto con Grillo, Chiarelettere, 2011) e al libro fresco di stampa Non c'è più tempo (sempre per Chiarelettere) con Grillo e Dario Fo.

 

GIANROBERTO CASALEGGIO AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO GIANROBERTO CASALEGGIO AL FORUM AMBROSETTI DI CERNOBBIO

Vive sulla Luna? No, organizza in Terra, girando con la sua Volvo, che ha già fatto 250 mila chilometri. Si dispera, calcolando quanto tempo ha passato in auto. E sogna di abolirle. Ma intanto, come dice il Tex appeso in ufficio, «senza una guida non saprebbero soffiarsi il naso».

 

GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO WIRED GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO WIRED

Dicevano così anche i mitici avi di Gengis Khan. Ma non si occupa solo dei vivi, Casaleggio. In un post del 2011 informa che, l'anno prima, sono morti 375 mila utenti di Facebook. «Le loro identità digitali, ogni contenuto creato, foto, articoli, video, gli sopravvive in rete... cosa accade all'identità digitale di chi muore? I suoi dati possono essere ereditati?

 

BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE BEPPE GRILLO E CASALEGGIO AL QUIRINALE GIANROBERTO CASALEGGIO GIANROBERTO CASALEGGIO GIANROBERTO CASALEGGIO GIANROBERTO CASALEGGIO DARIO FO BEPPE GRILLO GIANROBERTO CASALEGGIO DARIO FO BEPPE GRILLO GIANROBERTO CASALEGGIO CASALEGGIO SU LE MONDE CASALEGGIO SU LE MONDE grillo casaleggio grillo casaleggio GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO LAPRESSE GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO LAPRESSE

Chi e come può entrare in possesso delle password? Il trapasso nel mondo digitale è un problema che presenta aspetti inesplorati». Chi era Epicuro, che diceva che nulla ci sopravvive dopo morte? E se invece l'anima trasmigrasse? Magari per twittare?

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME