funerale vittorio casamonica funerali

IL FUNERALE DI CUI TUTTI SAPEVANO – CARABINIERI, POLIZIA, VIGILI E TRIBUNALE SAPEVANO IN ANTICIPO CHE CI SAREBBERO STATE LE ESEQUIE DI UN CASAMONICA IMPORTANTE – CHISSÀ SE QUALCUNO NE HA ALMENO APPROFITTATO PER GIRARE UN PO’ DI IMMAGINI

Ilaria Sacchettoni per “Il Corriere della Sera

 

Tre autorizzazioni trasmesse ad altrettanti Casamonica ai domiciliari. Tre via libera della Corte d’Appello che, una volta consegnati al destinatario, sarebbero svaniti fra le comunicazioni ordinarie della Questura o rimasti nel cassetto di presidi periferici.

 

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Il dettaglio è valorizzato dalla relazione che il prefetto Franco Gabrielli ha trasmesso ieri al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Ed è interessante per pesare la «leggerezza» o le «falle» nelle comunicazioni come si è detto in questi giorni, che avrebbero consentito di celebrare il funerale a base di petali di rosa e note de «Il Padrino».

 

In parallelo sono partite indagini della Squadra Mobile su quanto è accaduto quel giovedì. Le immagini sul funerale non mancano, mentre si stanno acquisendo anche quelle delle telecamere stradali. È presto per ipotizzare qualunque reato e non è stato ancora aperto un fascicolo da parte della Procura, ma è in corso una ricognizione per ricostruire i fatti che finirà sul tavolo di Giuseppe Pignatone.

 

Le indagini dovrebbero far luce anche sulle motivazioni per così dire «politiche» delle esequie-kolossal. Perché cioè il clan avrebbe preferito una scena tanto sfarzosa (e rumorosa) anziché una cerimonia di profilo più basso. Vittorio Casamonica, si è detto, era malato e forse non più così operativo. Ma chi sfilava? I vigili del Tuscolano, avrebbero proceduto a qualche identificazione.

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Quanto alla relazione della prefettura sarà discussa domattina al comitato per l’ordine e la sicurezza di Palazzo Valentini. La relazione mette assieme tre rapporti, quello dei vigili urbani, il secondo dei carabinieri e un terzo della Questura. Un’impresa, visto il rimpallo di responsabilità delle ultime ore.

 

Quanto ai permessi dell’autorità giudiziaria, due dei Casamonica da «liberare» per mezza giornata affinché potessero partecipare alla celebrazione del lutto, sarebbero stati avvisati dallo stesso commissariato della Romanina. Il cui dirigente, dunque, avrebbe avuto informazioni sufficienti per pesare l’evento. Un terzo via libera della Corte d’Appello, arrivato in ritardo, fu invece trasmesso dai carabinieri agli agenti del commissariato competente perché se ne occupassero, soltanto la mattina del funerale. Ma il raduno era annunciato.

 

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Come del resto ha confermato il difensore di Antonio Casamonica, Mario Giraldi: «Siamo stati autorizzati dalla Corte d’Appello, è impossibile sostenere che le forze dell’ordine non fossero a conoscenza delle esequie».

Il comitato di domani dovrebbe sciogliere una serie di dubbi. Primo: chi ha avvisato i vigili urbani intervenuti sulla piazza della Basilica? I Casamonica sostengono di essere stati loro. Per il comandante dei vigili di zona sarebbero stati, invece, i cittadini inviperiti per il traffico.

 

Differenze abissale che potrebbe risolversi acquisendo i dati sugli orari delle chiamate.

Anche sull’elicottero, dubbi e provvedimenti non sono archiviati. A maggior ragione visto che ieri il sito Fanpage.it i ha denunciato l’aggressione nei confronti di un suo giornalista, Alessio Viscardi, minacciato di morte presso l’eliporto di Terzigno (Napoli) dal quale era partito l’elicottero utilizzato per il funerale.

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Il giornalista stava cercando i titolari della struttura per chiedere come mai i Casamonica si fossero rivolti proprio d un’elipista distante 200 km da Roma e perché il pilota — a cui l’Enac ha poi sospeso la licenza — abbia deviato dal piano di volo stabilito sorvolando una zona vietata. Ma mentre era lì, sono arrivate quattro persone in auto e lo hanno aggredito. Nel corso della colluttazione la telecamera si è spenta, ma si sente uno degli aggressori: «Io ti uccido proprio, devi posare la telecamera, io ti atterro».

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Il ministro dell’Interno Alfano annuncia una stretta: «Si stanno valutando gli aspetti legislativi e regolamentari per verificare eventuali interventi e si solleciterà l’Enac perché avvii una valutazione dei requisiti per l’autorizzazione al volo e perché preveda eventualmente una revisione delle licenze già concesse».

 

C’è anche la questione «comunicazioni»: «Bene la convocazione del comitato di domani — dice Alfano — va migliorata la circolarità delle comunicazioni». «L’unica cosa certa — polemizza Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) — è l’inadeguatezza di questo governo. Sta facendo vivere all’Italia una pericolosa emergenza sicurezza».

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