EROI ITALIANI: DOPO IL BATMAN DEL LAZIO, TOCCA AL SUPERMAN DEL PIEMONTE - IL CASO DI ROBERTO BONIPERTI, CONSIGLIERE REGIONALE PIEMONTESE CHE SI FA RIMBORSARE 40.000 KM L’ANNO - NIENTE SCONTRINI, MA UN CALCOLO: SONO POCO PIU’ DI 100 CHILOMETRI AL GIORNO - “MI SBATTO, VADO AVANTI E INDIETRO E ADESSO FACCIO LA FIGURA DEL FIORITO MA SE IO VOGLIO FARE IL MAIALE LO FACCIO PER CONTO MIO, LONTANO DA TUTTI” - ANCHE I LEGHISTI LO DIFENDONO….

Paolo Griseri per Repubblica

Spunta da sotto il caricabatteria multiplo, quello modificato per poter far girare a tutta tacca contemporaneamente un Ipad e due cellulari. Agganciate all'attaccapanni sopra il sedile posteriore, immancabili, le grucce con le camicie appena stirate e una giacca di ricambio. È tutto stipato nell'abitacolo dell'Audi 3 di colore bianco, praticamente una casa viaggiante. Rappresentante di spazzole? Agente di assicurazione? Gigolò di provincia? Niente di tutto questo. Politico, consigliere regionale. Nome Roberto Boniperti, soprannome Superman.

«Sa quel che mi dà fastidio? Che io mi sbatto, vado avanti e indietro, macino chilometri e adesso faccio la figura del Fiorito, quello del Lazio. Le dico una cosa ma non la scriva: se io voglio fare il maiale lo faccio per conto mio, lontano da tutti. Pensa che sarei così scemo da comprarmi la maschera e andare alle feste? ».

Così ragiona Superman di prima mattina, poco dopo, le 10. Ha parcheggiato l'Audi bianca di fronte al bar Benevolo di Novara, ritrovo dei tifosi della squadra che fu di Silvio Piola. «Qui di fianco, sotto le gradinate del vecchio stadio, c'è la sede della Sparta Novara, ormai solo più attiva nel settore giovanile. Ci sono tredici squadre di ragazzi e il Comune vuol far pagare le spese di ristrutturazione. Mi hanno chiamato per questo il Venturin e lo Zani ».

Invece al bancone si avvicina il Pietro. Qui si chiamano tutti con l'articolo come se la città fosse una grande periferia di Milano. Il Pietro è leghista, uno di quelli che Roma ladrona eccetera. Boniperti risponde al telefono, rilascia interviste, è ormai un personaggio. Pietro commenta: «Boniperti è un bravo ragazzo, uno che gira sempre, si da da fare». Scusi ma lei non è leghista? «Sì e allora?». Non volevate farli a pezzi quelli del palazzo che recuperano migliaia di euro con i rimborsi chilometrici?

«Beh, in effetti non sarebbe giusto. Ma Boniperti gira davvero». E lei ci crede così, sulla parola? «Anche questo non è giusto, bisognerebbe fare un sistema diverso. Adesso hanno detto che le autocertificazioni le aboliranno». Pensarci prima? «Eh, ma sa, fa comodo a tutti». Anche alla Lega? In Regione governa la Lega, governa Cota, che è anche di Novara... Pietro è spaesato: «Beh, speriamo che cambi». Non cambierà. Boniperti ha anche trovato degli ammiratori: «Due anziani del mio paese, Carpignano Sesia, mi hanno telefonato: "Ti abbiamo visto in tv. Bravo, hai fatto il record"». Che bel record, 40 mila chilometri percorsi in un anno senza una pezza giustificativa.

Da Novara Boniperti dovrebbe salire per mezzogiorno a Pogna, all'inaugurazione della biblioteca civica. «Ma oggi non posso andarci. Con questa storia delle interviste sto diventando matto. Comunque da Carpignano a Novara sono 28 chilometri. Cinquantasei andata e ritorno. Poi oggi pomeriggio andiamo a Pella: cinquanta andare e cinquanta a tornare. Già così sono 160. Se fossi andato anche a Pogna arrivavo a 260 senza accorgermene».

Ma tutto questo anche ad agosto, con il Consiglio regionale chiuso? La domanda cade di primo pomeriggio, lungo la strada tortuosa che sale verso le colline del lago d'Orta, patrimonio dell'Unesco. «Agosto? Agosto è il mese dei santi patroni». Scusi? «Certo, molti paesi in quel periodo festeggiano. Sa, così ci sono anche i turisti». E che c'entra sant'Eusebio con i suoi rimborsi chilometrici? «C'entra perché spesso io vado a rappresentare la Regione. Lei non sa quanto è apprezzato in questi posti tanto lontani da Torino l'arrivo di un delegato del Consiglio regionale, qualcuno che dal centro dia un segno di attenzione verso comunità troppo spesso dimenticate». Un delegato del Consiglio regionale, roba forte, direbbero a Roma ladrona.

Forse però il Boniperti non ha tutti i torti. Provare per credere. L'appuntamento è alle 16 nel teatro della Casa di Maria Ausiliatrice di Pella, mille anime che vivono di turismo sulla sponda del lago. È la cerimonia di premiazione del concorso di poesia in inglese. Ci sono autori che arrivano da tutto il mondo, una scolaresca si è trasferita da Milano, l'Unesco promuove. In sala un centinaio di persone. Madrina della manifestazione è la poetessa ufficiale della Corte Britannica, Carol Ann Duffy.

Ed è con gioia che gli organizzatori chiamano sul palco a consegnare i premi proprio Superman: «We have the honour to introduce mister Roberto Boniperti». Tutti applaudono, lui sorride e si fa tradurre: «Non conosco una parola di inglese - confessa sottovoce - ho studiato tedesco e francese». Cento chilometri per partecipare a una cerimonia in una lingua sconosciuta? Mister Boniperti, chi glielo fa fare? «È il Territorio, il territorio lo chiede, ha bisogno che noi stiamo vicino, ci facciamo vedere».

Dica la verità, lo fa per avere un po' di cresta sui rimborsi... «Io non ho bisogno di quelle cose. Per fortuna sono benestante. Ho una piccola cascina, tre bar, un'attività di assicuratore ». Lavora la terra? «Ogni tanto guido il trattore». Si fa rimborsare anche i chilometri del trattore? «Lei ha voglia di scherzare». Perché allora oggi pomeriggio è venuto fin qui? Per i voti? «Ma li ha visti? Sono tutti inglesi, votano da un'altra parte. Ora però la devo lasciare. Domattina mi alzo presto. Caccia alla lepre, caccia di movimento».

 

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