KAZAKI AMARI PER ALFANO - A BUOI SCAPPATI, LA CASSAZIONE CI INFORMA CHE LA DEPORTAZIONE DELLA SHALABAYEVA, A FINE MAGGIO 2013, ERA ILLEGITTIMA - ORA CHI PAGA PER QUELL’ABUSO? AH SAPERLO…
1 - SHALABAYEVA: CASSAZIONE, ILLEGITTIMA SUA ESPULSIONE
(ANSA) - Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Muktar Abliazov, non doveva essere espulsa dall'Italia e il provvedimento di rimpatrio è viziato da "manifesta illegittimità originaria". Lo afferma la Cassazione che ha accolto il ricorso della Shalabayeva contro il decreto del giudice di Pace di Roma del 31 maggio 2013.
In particolare la Sesta Sezione Civile della Suprema Corte, con la sentenza 17407 depositata oggi, ha accolto il ricorso della Shalabayeva e ha annullato senza rinvio la convalida del trattenimento della donna al Cie di Roma (Ponte Galeria) da parte del giudice di Pace di Roma che faceva seguito al provvedimento di espulsione emesso il giorno prima. Shalabayeva, dopo aver passato qualche ora nel Cie, era stata messa su un volo per il Kazakistan insieme alla figlia Alua di soli sei anni.
2 - SHALABAYEVA: CASSAZIONE, IRRUZIONE NOTTURNA IMMOTIVATA
(ANSA) - L'irruzione notturna nell'abitazione di Casal Palocco dove risiedeva Alma Shalabayeva, effettuata dalle forze dell'ordine, era stata fatta per cercare suo marito e non per finalità di prevenzione e repressione dell'immigrazione irregolare. Lo sottolinea la Cassazione elencando l'irruzione notturna - avvenuta nella notte tra il 28 e il 29 maggio 2013 - tra le anomalie che hanno caratterizzato il caso Shalabayeva e l'operato delle forze di polizia.
"La contrazione dei tempi del rimpatrio e lo stato di detenzione e sostanziale isolamento" nel quale è stata tenuta Alma Shalabayeva "dall'irruzione alla partenza, hanno determinato nella specie un irreparabile vulnus al diritto di richiedere asilo e di esercitare adeguatamente il diritto di difesa". Lo sottolinea la Cassazione accogliendo il ricorso della Shalabayeva contro il ministero dell'Interno e contro il decreto del giudice di Pace di Roma del 31 maggio 2013.