SALUTO ROMANO AL PD! - PRODI RISPONDE PICCHE ALL'INVITO DI CASTAGNETTI, GIANNIZZERO DI MATTARELLA, DI APRIRE LA DIREZIONE PD: “NON SONO DISPONIBILE” - L'EX PREMIER VUOLE RESTARE LONTANO DALLE BEGHE DELLE CORRENTI DEM (CHE GLI SONO COSTATE IL QUIRINALE) MA ANCHE DA FRANCESCHINI, DI CUI HA STRONCATO L’IDEA DI FAR CORRERE UNITI I PARTITI DI CENTROSINISTRA SOLO NEI COLLEGI UNINOMINALI MA SOPRATTUTTO DALLA SCHLEIN (IN PASSATO PRODI HA TELEFONATO PIU' VOLTE A ELLY E LEI NON HA MAI RISPOSTO)
GIO.VI. per “la Repubblica” - Estratti
Padri nobili al capezzale del Pd. Uno chiama, l’altro risponde: picche però.
Tutto nasce dall’intervista a Repubblica nella quale Romano Prodi si lascia andare a una considerazione amara sulle alleanze: «Il Pd di Schlein ha fatto ottimi progressi, ma non esiste in Europa nessun partito, neanche la grande Cdu-Csu, che possa farcela da solo», premette il fondatore dell’Ulivo.
«È la nuova democrazia che esige la coalizione», esorta, demolendo il cosiddetto lodo Franceschini. «A questo punto accanto al Pd, che per le sue dimensioni ha la responsabilità maggiore, è bene che ci siano forze convergenti.
Non devo essere certo io a organizzarle, ma è utile che si cominci a discuterne ».
Una sorta di smarcamento rispetto a chi, da tempo, gli chiede di tornare in campo per raddrizzare la rotta, ma anche un incoraggiamento al movimento dei cattolici che, a disagio con il nuovo corso del Nazareno, meditano di dar vita a un rassemblement moderato che aiuti il centrosinistra a battere la destra.
ROMANO PRODI - DARIO FRANCESCHINI - FOTO LAPRESSE
Fatto sta che questa riflessione suona come musica alle orecchie di Pierluigi Castagnetti, l’ultimo segretario del Partito popolare, poi capogruppo della Margherita, tra i promotori della reunion dei catto-dem a Milano, di cui Prodi è stato ospite d’onore.
Ebbene, l’ex leader del Ppi ci pensa un po’ e ieri sgancia l’idea che lascia di stucco molti, specie nell’ inner circle della segretaria, nel frattempo in volo per Bruxelles dove oggi si terrà il pre-summit dei socialisti in vista del Consiglio europeo: «Fossi in Schlein convocherei un organo del Pd sull’attuale situazione, facendo introdurre a Prodi, poi aprirei il dibattito senza limite di tempo. Fermo restando il suo diritto/ dovere di trarre le conclusioni», twitta Castagnetti. Senza tuttavia fare i conti con la ferma volontà del Professore di restare fuori dalle faccende interne ai dem, proponendosi al più come “grande vecchio” che discute di politica.
Tant’è che «leggo la proposta secondo la quale dovrei essere io ad introdurre il dibattito alla direzione del Pd», replica il Professore: «Tengo a precisare che non ho nessuna intenzione di accettare ».
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