A CATANIA, UNA MINESTRINA IN BIANCO: IL CANDIDATO DEL PD VINCE IN BARBA AL PD COL 50,64% DEI VOTI
1 - COMUNALI: CATANIA; BIANCO ELETTO SINDACO COL 50,64%
(ANSA) - Enzo Bianco è il nuovo sindaco di Catania. L'ex senatore del Pd ha ottenuto il 50,64% delle preferenze. Un dato che, quando manca una sola sezione da scrutinare, lo rende matematicamente eletto. Il candidato del centrodestra, e sindaco uscente, Raffaele Stancanelli, ha ottenuto il 36,63% dei voti.
2 - L'ETERNO RITORNO DI BIANCO: CATANIA SI FIDA DI ME
Felice Cavallaro per il "Corriere della Sera"
à il grande ritorno per il candidato che divenne sindaco della sua Catania per la prima volta venticinque anni fa, quando i suoi nemici erano gli amici di Giulio Andreotti.
Ma Enzo Bianco, allora leader repubblicano del partito di Ugo La Malfa, riafferra la città strappatagli in tempi più recenti dal Popolo della libertà , archiviando come vecchie storie anche alcune animosità interne al centrosinistra. Comprese quelle di un avversario irriducibile, il leader di Sel Claudio Fava.
Sorvola e sorride appagato Bianco, col suo capello fonato e semi-riportato, cravatta azzurra, il passo spedito di un giovanotto che ben cela i 62 anni, le mani incrociate nel segno della vittoria con quelle del presidente della Regione Rosario Crocetta: «Con questo voto Catania volta pagina, un catanese su due mi ha dato fiducia».
Trionfante non solo sul sindaco uscente Raffaele Stancanelli, che poco dopo l'inizio di un lento scrutinio è già distaccato di 16 punti, ma anche sull'onda d'urto dei grillini, bloccati qui con una candidata che annaspa intorno al 3 per cento dopo i boom del 30 per cento di pochi mesi fa, la stessa onda della campagna animata dall'ex comico che aveva attraversato a nuovo lo Stretto per poi percorrere l'Isola da parte a parte in camper.
Mentre ora grazie a Enzo Bianco, l'ex ministro dell'Interno che in febbraio rinunciò alla corsa per un seggio sicuro al Senato, il centrosinistra potrà gloriarsi di avere quasi triplicato i consensi, visto il dato di partenza che lo stesso Bianco evoca non senza nascondere la soddisfazione durante lo spoglio: «Appena qualche mese fa, eravamo al 19 per cento, compresa la sinistra radicale di Antonio Ingroia, cioè niente».
A spiegare cosa è accaduto provvedono sondaggisti come Pietro Vento che con Demopolis scopre le tendenze dei catanesi. Parole riprese dallo stesso Bianco: «Il 62 per cento ha scelto il sindaco indipendentemente dal partito d'appartenenza, solo per la fiducia che ha in me».
Compito gravoso nella città con le casse vuote, ridotta pochi anni fa con Umberto Scapagnini a spegnere le luci della sera per non pagare la bolletta. L'effetto abat-jour e il grigiore di una stagione segnata da una disoccupazione alle stelle hanno convinto tanti a riprovare con la speranza dell'alchimia proposta da Bianco, il piano «Catania più 10», dove quel numero sta «per i dieci grandi progetti da realizzare e per gli anni che saranno necessari». Ma giura che non si tratta di una autocandidatura per una seconda rielezione: «Tutt'altro, mi circonderò di giovani che diventeranno la classe dirigente chiamata a gestire quei progetti».
Il mare da riconquistare, i quartieri poveri da ristrutturare, le aziende da rilanciare stanno dentro i «dieci» sogni auspicati anche con Pasquale Pistorio, il canuto patron della Stm, il colosso elettronico di quella che fu e vorrebbe tornare ad essere la cosiddetta «Etna Valley». Non a caso l'ex presidente dell'azienda è tornato in campo, pronto a giocare un'altra partita per la sua Catania.
La città «disordinata e triste» che Bianco vuole trasformare in un'oasi «viva, luminosa, sicura, pronta a guardare al futuro con speranza», come ripeteva ieri sera festeggiando con Crocetta: «Ma questo futuro non potremo costruirlo senza il sostegno del governo regionale e di quello nazionale».
Un modo per bussare già a quattrini. Con il governatore che per adesso si limita a promettere: «Bianco potrà salvare Catania, come noi siamo riusciti a salvare la Sicilia dal default. Sono felice della rivoluzione, felice di essere con Enzo in una città rivoluzionaria».
Ricomincia da qui il sindaco che torna sulla poltrona occupata anche nel 1993 con la prima elezione diretta, quando fu proclamato primo cittadino dopo avere battuto al ballottaggio il suo avversario di sempre, appunto, l'europarlamentare Claudio Fava.
Vecchie ruggini che vorrebbe spazzare via. Forse, un progetto da aggiungere ai primi dieci.
ENZO BIANCO E ROSARIO CROCETTAENZO BIANCO FRANCO DEBENEDETTI ENZO BIANCO ENZO BIANCO CON I CISNETOS Enzo Bianco phAgrpress Claudio Fava