adinolfi di stefano

ADINO’, CHE TI E’ SUCCESSO? IL CATTOLICONE MARIO ADINOLFI, EX POPOLARE, GIA’ PARLAMENTARE PIDDINO, ORA BACIAPILE DA CONFESSIONALE E SEMPRE POKERISTA INDOMITO, SI ALLEA CON L’EX CASAPOUND SIMONE DI STEFANO PER CREARE UN NUOVO PARTITO "ALTERNATIVA PER L'ITALIA" CONTRARIO A DRAGHI, ALL’ABORTO E AL GREEN PASS (ACCREDITATO AL 2%) - ADINOLFI DIMENTICA PERÒ QUANTO È VALSA LA SUA CANDIDATURA COME SINDACO DI VENTOTENE: ZERO VOTI...

Da “Libero quotidiano”

 

adinolfi di stefano

Nasce una nuova creatura politica (l'ennesima?) e il suo nome, non troppo originale (richiama evidentemente il tedesco Alternative für Deutschland) è Alternativa per l'Italia. A lanciarla ieri sono stati Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia, e Simone Di Stefano, già esponente di punta di CasaPound e ora presidente di Exit.

 

In una conversazione svoltasi sul social Clubhouse hanno presentato così il loro nuovo soggetto politico: «Noi siamo alternativi a chi vuole Draghi fino al 2028 senza neanche candidarlo». Di Stefano spiega: «La nostra è una federazione aperta, senza pregiudizi, che con dialogo e pazienza vuole unire tutta l'area alternativa all'attuale governo tecnico, per evitare un altro quinquennio con Draghi a Palazzo Chigi». Adinolfi continua: «Simone e io, come capi dei rispettivi movimenti politici, abbiamo raccolto già alle elezioni del 2018 ben 535mila voti. Credo che l'area vasta dell'opposizione a Draghi valga venti volte tanto. Uno studio di BiDiMedia riconosce a Alternativa per l'Italia «un consenso attuale dell'1.9%, con un potenziale del 4.8%». Adinolfi dimentica però quanto è valsa la sua candidatura come sindaco di Ventotene: zero voti...

mario adinolfiMARIO ADINOLFI FA IL BAGNO NUDO IN PISCINAmario adinolfiADINOLFI DI STEFANO 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…