GLI EX COMPAGNI NON SMETTONO MAI DI LITIGARE – NEL QUARANTENNALE DELLA MORTE DI ENRICO BERLINGUER, IL PD RISCHIA DI PERDERE LA STORICA SEZIONE ROMANA DOVE IL SEGRETARIO DEL PCI È STATO A LUNGO ISCRITTO, A PONTE MILVIO – SONO 16 LE SEDI CHE POTREBBERO ANDARE ALL’ASTA A CAUSA DEI DEBITI ACCUMULATI – IL TESORIERE DEM MICHELE FINA PUNTA A UN ACCORDO CON LE FONDAZIONI PROPRIETARIE DEGLI IMMOBILI, CONTROLLATE DA UGO SPOSETTI. MA L’OFFERTA DI UN MILIONE DI EURO PER RIPIANARE IL ROSSO È STATA RIFIUTATA…
Estratto dell’articolo di Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica”
ENRICO BERLINGUER - SEZIONE PCI A PONTE MILVIO A ROMA
Nel quarantennale della morte di Enrico Berlinguer, il Pd rischia di perdere la storica sezione dove il segretario del Pci è stato a lungo iscritto e che si trova in zona Ponte Milvio a Roma. Proprio quella divenuta negli anni un circolo del partito democratico e dove, un mese fa è, stata allestita una mostra dedicata proprio a Berlinguer e inaugurata dalla stessa leader dem Elly Schlein. Ora quella sede rischia di finire all’asta, venduta al miglior offerente.
Destino condiviso con tante altre sezioni romane del Pd, riconducibili formalmente a diverse fondazioni che gravitano nell’orbita dell’associazione che, paradosso, si chiama proprio Enrico Berlinguer ed è presieduta da Ugo Sposetti, esponente di peso dei Ds che da anni custodisce il patrimonio (immobiliare, ma anche storico e culturale) che fu del Pci.
ugo sposetti foto di bacco (2)
E che ora batte cassa ai suoi ex compagni: da una parte ci sono debiti arretrati che il Pd si propone di ripianare per non perdere le sedi storiche; dall’altra i bilanci in rosso delle varie associazioni e fondazioni che a quanto pare non consentono di aspettare oltre. E così, da qualche giorno, sulla serranda della sezione del quartiere San Lorenzo spicca il cartello “Vendesi”.
Qui ieri si sono ritrovati l’europarlamentare Nicola Zingaretti, la senatrice Cecilia D’Elia, il Pd romano e gli iscritti per un brindisi, ma soprattutto per lanciare una richiesta: non vendere le sedi. […]
Ma per Sposetti, che in questa vicenda è il “creditore privilegiato” «se il brindisi era contro di me sono andati all’indirizzo sbagliato: di fronte a una morosità io non posso proseguire, ma se il Pd vuole acquistare lo spazio può fare un’offerta, ovviamente equa».
I dem preferirebbero una rateizzazione del debito per non perdere questa e altre sedi. Molte sono state acquistate tra gli anni ‘50 e ‘70 dagli iscritti con notevoli sforzi economici, rinunciando anche alla possibilità di accedere a un mutuo per acquistare casa. C’era già la cambiale da pagare per la sezione.
Quando Ds e Margherita, nel 2007 hanno dato vita al Pd, le sezioni di proprietà sono state gestite a livello locale, in autonomia. […] spiega il tesoriere del partito Michele Fina «stiamo vivendo una stagione di crescita e il Pd ha deciso che i fondi che derivano dal 2xmille devono essere destinati alle sezioni». Un modo per recuperare anche quelle che rischiano di finire all’asta, al momento sedici solo a Roma.
nicola zingaretti al parlamento europeo.
«Sposetti è un amico e un maestro. Gli vogliamo bene e lui vuole bene a noi», aggiunge Fina, sicuro che un accordo si troverà anche se al momento, l’offerta di circa un milione di euro per ripianare i debiti delle 16 sezioni sarebbe stata rifiutata.
Soprattutto, non è detto che l’operazione vada in porto prima dell’assemblea dei soci delle fondazioni fissata per il 20 gennaio: a quel punto, se i libri dovessero finire in tribunale, il destino di quelle storiche sezioni romane potrebbe essere segnato.