renzi costamagna gallia

LE MANI SULLA “CASSA” - LA CDP E’ DIVENTATA IL BRACCIO ECONOMICO DEL GOVERNO RENZI - IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE LA TRASFORMERÀ IN UN “MINISTERO DELL’ECONOMIA BIS”, DOVE SI PRENDERANNO LE VERE DECISIONI - ECCO COME CAMBIA IL FONDO STRATEGICO

Francesco Manacorda per “la Stampa”

 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

Sono passati quasi sei mesi dal blitz estivo che ha portato alla guida della Cassa depositi e prestiti il nuovo presidente Claudio Costamagna e Fabio Gallia come amministratore delegato. E tra meno di due settimane - giovedì 17 è previsto un consiglio d' amministrazione che dovrà approvare il nuovo piano industriale - la Cdp spiegherà la sua missione sotto il vertice rinnovato e, in ultima istanza, chiarirà a che cosa sia servito quel ribaltone d' estate e l' arrivo di due nomi così pesanti della finanza nella sede romana di via Goito.

 

GLI OBIETTIVI

costamagnacostamagna

«La missione di Cdp non cambia. Rimane la stessa con attori nuovi», aveva dichiarato il 30 giugno scorso, in un' intervista al Sole 24 Ore, il premier Matteo Renzi. Ma alla luce delle prime indiscrezioni sul nuovo piano industriale, le cui bozze stanno circolando tra il consiglio della stessa Cassa e i suoi azionisti, si può dire che l' affermazione di Renzi sia esatta solo in parte.

 

La missione della Cdp, infatti, non cambia per quel che riguarda l' amplissimo ventaglio di attività previsto dal suo statuto: dal finanziamento degli enti locali al sostegno alle imprese, dagli investimenti in infrastrutture alle partecipazioni in «società di rilevante interesse nazionale». Dove invece peso e ruolo della Cassa si modificano è in almeno due punti: il primo è il nuovo status - introdotto nella legge di stabilità - di Istituto nazionale di promozione.

fabio gallia bernabo?? boccafabio gallia bernabo?? bocca

 

IL NUOVO STATUS

La nuova «ragione sociale» di Cdp significa innanzitutto che potrà utilizzare i fondi previsti dal piano Juncker per i Fondi europei dedicati alle infrastrutture, che in Italia dovrebbero mobilitare 8 miliardi. Ma grazie al nuovo status ottenuto, la Cassa dovrebbe anche essere in grado di avere una posizione negoziale più forte nel confronto con il suo principale azionista, ossia il ministero dell' Economia, e di poter mobilitare risorse attraverso coinvestimenti con una varietà di soggetti, dai fondi pensione alle compagnie assicurative, dalle stesse Fondazioni bancarie che della Cassa sono anche azioniste, ai fondi di private equity.

 

cassa   depositi  prestiti cassa depositi prestiti

Costamagna e Gallia non hanno in mente un hedge fund, come è ovvio - spiega chi ha potuto vedere le bozze del piano industriale - ma un soggetto che possa comunque dialogare alla pari con i grandi investitori istituzionali internazionali, contribuendo anche in questo modo a indirizzare i loro capitali verso l'Italia.

 

IL BRACCIO OPERATIVO

L'altro aspetto della Cassa che muta è di natura più politica, almeno in senso lato. Passata la fase del credit crunch e dei finanziamenti alle imprese, in un mondo dove oggi il denaro costa davvero poco il compito della Cdp sarà diverso: meno difensivo e più aggressivo nel cercare strategie di crescita per il Paese. Chiamatela braccio operativo del governo, o hub per gli investimenti strategici; quel che è certo è che la Cassa, con il suo nuovo piano - messo a punto dai consulenti di McKinsey e che non a caso si estenderà sul medio periodo dei cinque anni invece dei soliti tre anni - sarà sempre di più lo strumento con il quale Renzi vuole fare politica industriale.

logo sace logo sace

 

E in una fase come questa, dove sulla ripresa il governo si gioca quasi tutto e un decimale di crescita del Pil in più o in meno può riflettersi immediatamente nei risultati elettorali, è quasi inutile sottolineare quanto la missione della Cdp sarà centrale.

 

I FONDI

Quanti saranno i fondi messi in campo non è ancora del tutto definito, ma si può pensare che nell' arco di cinque anni si possano mobilitare risorse per oltre 150 miliardi di euro, forse arrivando vicini ai 200 miliardi. Dunque, più attività di sostegno alle imprese attraverso una serie completa di strumenti - dal fondo per le start up, alla nascitura banca per l' internazionalizzazione - che promettono di portare le aziende dalla culla alla maturità, o in caso d' emergenza (per quello c'è il fondo di turnaround industriale) anche in sala di rianimazione.

SAIPEM ALGERIA SAIPEM ALGERIA

 

E poi maggiore rapidità nell' utilizzo e nella dismissione del patrimonio immobiliare della pubblica amministrazione - magari anche con un apposito veicolo quotato in Borsa - con un occhio anche alle esigenze pubbliche, come ad esempio l' housing sociale e la sistemazione degli immigrati.

 

I passaggi di queste settimane stanno provocando anche alcune scosse di assestamento nel sistema dentro e attorno la Cdp. La banca per l'export su cui il governo ha grandi aspettative per spingere le imprese italiane verso i mercati internazionali, nascerà ad esempio dalla fusione tra alcune attività della Sace e quelle della Simest, la finanziaria per l' internazionalizzazione delle imprese, entrambe controllate da Cdp. L'operazione rafforzerà dunque in qualche modo i poteri di Sace ma sancirà anche il suo completo inserimento in una logica di gruppo all' interno della Cassa.

 

IL RUOLO DI FSI

Allo stesso modo cambierà il ruolo del Fondo strategico italiano, che sarà spogliato delle partecipazioni più strategiche - ad esempio il 12,5% di Saipem o il 45% di Ansaldo Energia - e dovrà invece trasformarsi in un fondo di «crescita», che accompagni in un percorso le aziende ad alto potenziale, pensando poi a una via d' uscita - quotazione in Borsa o vendita a un altro soggetto - nel medio periodo.

ansaldo energia ansaldo energia

 

O ancora, oltre che a fornire consulenze agli enti locali, la Cdp nel nuovo formato sarà probabilmente anche in grado di muoversi in modo attivo per le aggregazioni delle tante utilities locali, aiutando a concentrare quel mondo delle municipalizzate che il governo intende disboscare. Quale sarà la reazione delle stesse municipalizzate e dei loro tanti consiglieri e manager?

 

E come la prenderanno le banche d' affari che finora si sono occupate di progetti di questo genere? Saranno temi di dibattito delle prossime settimane, mentre sullo sfondo resta la questione ancora da risolvere in modo chiaro della funzione della Cassa nelle partite che il governo considera o considererà strategiche per il Paese. Niente protezionismo, è la parola d' ordine che circola, ma nemmeno troppi pudori a muoversi quando sono in ballo assetti industriali che in Francia o in Germania verrebbero difesi.

Principi ancora abbastanza larghi e vaghi, insomma, da lasciare ampi spazi di applicazione quando si tratterà di giocare qualche partita effettiva.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…